Un the con il diavolo

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La brezza primaverile, l'erba verde perfettamente tagliata dei giardini e l'aroma dei fiori variopinti che fiorivano in quel periodo regalavano a quella bellissima giornata di metà Maggio motivi in più per viverla al meglio.

Dalla casa del conte del Cheshire, tuttavia, giungevano strani lamenti.

<< Devo stringere più, forte signorina? >> Chiedeva timidamente una cameriera rivolta ad una ragazza dalla pelle lattea e i capelli color del grano, mentre cercava di allacciarle il bustino.

Lucy annuì con fermezza e, dal canto suo, cercava di guardarsi intorno per sopportare al meglio quella tortura: la stanza era ben illuminata dalla grande finestra che dava sul giardino fiorito, un letto a baldacchino con coperte color panna si trovava dalla parte opposta della camera, mentre una specchiera color bianco laccato che sorreggeva trucchi, cere e profumi era contigua all'armadio alto e ampio.

<< Suo padre mi ha ordinato di vestirla con questo abito... >> Annunciò la ragazzina con i capelli azzurri mentre faceva vedere a Lucy un abito lungo rosa antico con nastri e fiocchi che circondavano il decolleté ben visibile e la fine della gonna a balze.

Quell'abito era sicuramente di ottima fattura, bastava vedere il tessuto pregiato e le cuciture professionali che aveva. Lucy, pur trovandolo bellissimo, quando lo indossò arricciò il naso e una smorfia si disegnò sul volto triste.

"Mio padre, chissà come mai vuole farmi mettere questo abito..." Pensava in modo sarcastico. Il padre della ragazza, Jude Heartphilia, oltre a lavorare tutto il giorno per l'amministrazione della contea del Cheshire e partecipare ad eventi mondani in ricerca della felicità perduta, da quando la moglie, Layla Heartphilia morì e sua figlia entrò in età da marito, incominciò disperatamente a cercarle un compagno nobile e agiato, organizzando appuntamenti su appuntamenti.

Appena egli seppe che il conte del Lancashire Natsu Dragneel famoso per la sua ricchezza aveva chiesto a sua figlia di partecipare ad un the nella sua residenza quasi svenne per la fantastica opportunità che si era materializzata a quel ballo. Lucy, però, proprio non sopportava quel lato di suo padre, che sembrava quasi averlo posseduto dalla morte di sua madre, rendendolo cupo, materialista, approfittatore e dittatore.

La carrozza viaggiava sulle strade di campagna affiancando i campi di grano e le risaie.

Dopo mezza giornata di viaggio la figlia del conte giunse nel Lancashire e qua vide grande prosperità e felicità da parte di tutti gli abitanti.

Verso le quattro del pomeriggio giunse davanti alla residenza della famiglia Dragneel, che si presentò maestosa e perfettamente tenuta: le pareti esterne non davano segno di cedimenti, macchie o crepe e i giardini pieni di rose enormi e pregiate erano perfettamente potati e curati.

All'entrata della villa un uomo basso e anziano, con i capelli grigi e qualche segno di calvizia accolse Lucy e Levy, la sua attendente da camera e le portò nella stanza del the, situata al primo piano che dava sul giardino interno.

La pesante porta di legno scuro si aprì e rivelò una stanza ampia sui toni color crema, con un tavolo circolare in mezzo allo spazio e delle poltrone foderate intorno ad esso. Sul tavolo erano adagiate due tazze di ceramica e un piatto con molti dolci e pasticcini. Su una sedia si trovava il conte, vestito con un soprabito nero lungo, una camicia bianca e dei pantaloni neri che fissava la biondina con occhi maliziosi e sfidanti.

Lucy avanzò temeraria cercando di sorreggere lo sguardo penetrante, mentre le porte dietro di lei si chiusero.

<< E' un piacere rivederla signorina Heartphilia. >> Disse posando un leggero bacio sulla mano dell'ospite, che divenne paonazza in un secondo ma che cercò di nasconderlo il più possibile. "Diamine Lucy! Hai già incontrato dei Don Giovanni come lui... Cosa c'è di diverso stavolta?!" Pensò Lucy, cercando di restare con i piedi per terra.

I Diavoli Non Esistono Solo All'Inferno - A Victorian HistoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora