29 Settembre
8.00 AM
«Buongiorno!» Sento Honey urlarmi dall'altra parte della stanza, «E' ora di alzarsi!» Esclama la mia compagna rimbalzando con le gambe sul letto mentre afferra il cuscino in mano. «Mmh.» Mugolo assonnata mentre mi stropiccio gli occhi. Qualche secondo dopo sento qualcosa di morbido arrivarmi in faccia, mi sollevo di scatto spostando il cuscino lanciato da Honey e guardandola male esclamo «Sono sveglia!» Mi alzo completamente dal letto; prendo l'asciugamano e mi dirigo a passo di zombie verso le docce comuni. Appena entro nei bagni il vapore nella stanza non è tanto e intravedo i piedini di alcune ragazze nelle docce; mi svesto poggiando il mio pigiama e l'asciugamano su un mobiletto; una volta entrata in una delle docce libere aspetto che scenda l'acqua calda per potermi lavare. Appena inizio a lavarmi ripenso a ieri sera, Charlotte non ha potuto fare video chiamata con me a causa dell'orario in cui ha terminato le lezioni di danza classica prolungate più del dovuto; perciò abbiamo rimandato a oggi e mi ha promesso che sarebbe salita qui per passare il weekend insieme. Avrei voluto raccontarle di quel ragazzo dagli occhi occhi blu con cui ho discusso ieri pomeriggio; non capisco perché non riesco a togliermi dalla testa quel maledetto sguardo e quell'atteggiamento sgarbato e prepotente alquanto odioso. Esco dalle docce infastidita per via di quel ricordo e dopo essermi avvolta nell'asciugamano torno in camera per prepararmi e noto che il letto di Honey è tutto disordinato e che lei non è più in camera. Mi asciugo i miei lunghi capelli neri e metto un filo di mascara nelle mie lunghe ciglia; decido di indossare il mio solita felpa nera Nike preferita, dei jeans attillati e dei tronchetti e le solite vans. Dopo aver rifatto il mio letto e pure quello di Honey esco dalla stanza per passare a ritirare i fogli delle lezioni visto che ieri è stata una giornata "provvisoria" per l'accoglienza dei nuovi arrivati all'università. Passo nell'ufficio della segreteria e la donna con l'ombretto azzurro mi consegna in modo molto garbato e gentile i fogli. Una volta ritirati, inizio a cercare l'aula nell'edificio del campus, busso alla porta chiusa e una donna sulla trentina con degli occhiali rossi e uno chignon scompigliato biondo cenere mi rivolge un sorriso, «Prego.» Dice la professoressa, «Accomodati.» Mi sorride «Sei in anticipo.» Presa dal cercare l'aula non mi sono resa conto dell'ora, guardo l'orologio appeso alla parete nella stanza, «Mi scusi.» sorrido imbarazzata e cammino per dirigermi verso una sedia iniziando a guardarmi attorno immersa in quell'enorme classe. Ci sono delle sedie vuote disposte in modo circolare e ciascuna ha delle tele ancora inutilizzate; le pareti della classe sono decorate da cartelloni e quadri dipinti da vari studenti; il centro è occupato da un piccolo "palco" che ha la funzione di rendere più osservabile l'oggetto o la persona da disegnare.
La campanella suona e la classe inizia a riempirsi, ogni studente si precipita ad occupare la propria postazione e dopo circa dieci minuti la donna con gli occhiali rossi e con un abbigliamento bizzarro sale sul "palco" di fronte a noi iniziando a presentarsi. «Buongiorno, per chi ancora non mi conoscesse sono la professoressa Wendy Pattinson, insegno arte; sono contenta di conosc- » La porta si spalanca e il ragazzo con gli occhi blu fa irruzione nella stanza ottenendo su di sé gli occhi di tutta la classe, indossa delle classiche vans nere, un giubbotto in pelle nero, una maglietta bianca e dei jeans neri con una camicia a quadri bianchi e neri legata in vita. « Ryan. . . iniziamo già male.» Incrocia le braccia e sospira la donna, «Hai intenzione di fare come lo scorso anno?» La professoressa Wendy lo guarda; Ryan la osserva con sufficienza abbozzando un mezzo sorriso e dirigendosi verso una sedia vuota in corrispondenza della mia. «Parliamo di lei, non parliamo sempre di ciò che faccio io.» Si siede, «Ottimo colore di capelli professoressa Wendy, questo biondo cenere risalta i suoi occhi verdi, è più bella dello scorso anno.» Le sorride cercando di sviare l'argomento e ci riesce facendo pure arrossire la professoressa per via del suo complimento. Sono completamente scioccata dalla situazione e mi accorgo di avergli già dato troppa importanza così distolgo lo sguardo appena lui incrocia il mio; la lezione inizia e cerco di concentrarmi in quelle due ore interminabili in cui intravedevo i suoi occhi addosso a me ma mi costringevo in ogni modo a non ricambiare. Forse vendetta per il suo atteggiamento sfacciato nei miei confronti ieri pomeriggio? Si, probabilmente si. A fine lezione esco dall' aula per dirigermi in giardino ma un ragazzo mi si piazza davanti e subito dopo mi rendo conto che è quel ricciolino stronzo «Quindi ci vedremo pure qui a quanto pare» afferma incrociando le braccia al petto mentre mi guarda dall'alto, caspita ma quanto è alto? mi riscuoto dai miei pensieri pronta a rispondergli come si deve ma mi precede «A me sta bene eh per carità basta che non rimani a fissarmi pure qui.» mi fa l 'occhiolino e va via lasciandomi sola con un sacco di risposte in mente che avrei voluto riversargli addosso, lo fa apposta a infastidirmi non c' è altra spiegazione.
4.55 PM
«Ma ce la fai?!» Mi mette fretta Honey per il thè delle cinque che mi ha invitata a bere, una sorta di "ringraziamento" per averle rifatto il letto. «Ho finito, sta calma!» Urlo mentre sto davanti allo specchio e sorrido mentre finisco di mettermi in rossetto; dopo aver preso il telefono la raggiungo fuori dalla stanza dove mi aspetta da ormai 15 minuti, «Eccomi ho terminato.» Rido divertita dalla situazione. Mi guarda da capo a piedi con le braccia incrociate «Che bomba che sei! Eh bella mia io lo so per chi ti vuoi fare bella!» Dice proseguendo per il corridoio mentre la sento ridere. Spalanco gli occhi sentendo quelle parole e una volta chiusa la porta la seguo cercando di raggiungerla «Non hai capito proprio nulla, mi faccio bella per me stessa.» Dico con un tono poco credibile mentre faccio un sorriso convinto ottenendo una sua risata.
Una volta arrivate alla tavola calda e aver ordinato il thè al ragazzo dal ciuffo biondo, faccio partire la video chiamata indirizzata a Charlotte che risponde subito; «Io sono Honey!» Urla Honey facendo un sorriso e piazzandosi di fronte allo schermo del mio telefono coprendomi totalmente la visuale; Charlotte sbalordita dalla scena ride iniziando a presentarsi alla mia compagna. Do il mio telefono a Honey e le lascio un po' parlare tra loro; mi osservo attorno cercando qualcosa con lo sguardo, non so cosa. . . anzi lo so ma non voglio ammetterlo nemmeno ai miei stessi pensieri. «Allora è perfetto! non ci resta che convincere lei!» Urla felicissima Honey mentre mi punta gli occhi pieni di gioia addosso. La guardo confusa aggrottando le sopracciglia; grandioso Darleen distratta come sempre. Scaccio via la vocina dei miei pensieri dalla testa «Come prego?» Dico a Honey «Charlotte scende per il weekend e viene alla festa con me, lei è più festaiola di te.» Mi fa una linguaccia e si mette a ridere. «Guarda che pure io so esserlo!» la guardo male incrociando le braccia. «Allora perché non vuoi venire alla festa visto che lo sei?!» Mi sorride Honey con aria di Sfida, «Io ho detto che non amo questo genere di cose, non ho mai detto che non ci sarei andata.» Le faccio un sorrisetto senza accorgermi di ciò che ho appena detto; presa dal mio tipico modo di voler smentire le persone non mi sono resa conto che davanti al nostro tavolo, con due tazze di tè in mano, è arrivato il motivo della mia totale distrazione, ringrazio per aver portato il nostro ordine ma lui gira i tacchi e va via mentre io sto li senza ottenere nessuna risposta, che maleducato ora mi sente « Non ti hanno insegnato le buone maniere?! Si dice 'PREGO' quando qualcuno ti ringrazia.» si gira di scatto e si riavvicina al tavolo a passo svelto e batte le mani sul tavolo davanti a me e Honey che sobbalza spaventata ma non io mi lascio intimorire e lo fisso con le braccia incrociate « Me le hanno insegnato a differenza tua non ho saputo mantenerle... mi scusi tanto principessa » fa un finto inchino e un sorriso falso mentre pronuncia questa frase per poi farmi un ghigno e andarsene via di nuovo. «Ma scherzi l' hai visto che h fatto?! Il ghigno! a me!» Honey mi guarda con ancora in mano il mio cellulare e Charlotte ancora in chiamata che ha appena assistito alla conversazione, se così si può definire, e la sento dire «Sei la solita testa calda Darleen lascialo perdere ho già capito che genere di persona» non do retta alla mia amica mi farò rispettare da questo essere così ingrato perchè non ho fatto nulla per essere trattata così da uno che fino a ieri era uno sconosciuto...anzi ancora lo è ancora è un sconosciuto a tutti gli effetti, forse.
Buongiorno ragazzi, come sempre fateci sapere tramite commenti o in privato cosa vi piace e cosa no, accettiamo qualsiasi critica! E se il capitolo vi e piaciuto lasciateci una stellina.⭐ Quale personaggio vi incuriosisce di più per ora?
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RomanceIn una città impregnata di arte come Newcastle due persone che vivono di arte pur essendo dei poli opposti possono avere qualcosa in comune e tentare di amarsi follemente? Per amare ci vuole coraggio soprattutto se dentro di te non è rimasta nemmen...