"Che palle"
era questa la parola che rimbombava in testa a Dylan da ormai mezz'ora, mentre si copriva le orecchie col cuscino e si rigirava nel letto. Era l'una di mattina e non riusciva a dormire e nessuno gli poteva dare torto, infatti in soggiorno, solo una stanza più in là, c'erano gli Avengers che stavano festeggiando l'ultima vittoria e stavano facendo casino; Dylan aveva provato a convincere suo padre di farla un'altro giorno o da un'altra parte ma invano. Rassegnato lanciò il cuscino dall'altra parte della stanza per poi cercare di liberarsi dalla trappola di coperte che si era creato mentre si rigirava nel letto per cercare di dormire, ma riuscì solo a peggiorare la situazione, infatti si ritrovò per terra, avvolto dalle coperte come un salsicciotto. Quando finalmente si liberò dall'intreccio, uscì dalla camera e si avviò al bagno, ma non fece in tempo a far due passi che si ritrovò schiacciato dal peso di Thor, e diciamocelo, non è che sia una piuma eh!
Thor si alzò velocemente e porse una mano a Dylan per aiutarlo ad alzarsi, quest'ultimo alzò lo sguardo, guardando il dio del tuono negli occhi per mandarlo a quel paese ma venne di nuovo sepolto da Thor, quest'ultimo infatti fu colpito dallo scudo di Captain America, lanciato da un Tony ubriaco fradicio che cercava di imitare il soldato.
"Oggi sono destinato a stare per terra" penso' il sedicenne. Una volta riuscito ad entrare in bagno decise di farsi un bagno caldo...si anche all'una di notte. Mezz'ora dopo uscì dalla vasca, si coprì e si diresse verso camera sua. Durante il tragitto, con grande sollievo del ragazzo, notò che i Vendicatori erano crollati nelle braccia di Morfeo. Arrivato in camera si svestì e si mise il pigiama per poi dirigersi nel letto ma si interruppe davanti allo specchio, sgranò gli occhi, era stupito dal suo riflesso, infatti non vide il solito ragazzo con i capelli corti e biondi con i tratti del viso somiglianti a suo padre, Tony, e gli occhi marroni ma vide un ragazzo con i capelli ricci e neri, gli occhi che erano un mix tra l'azzurro e il marrone, con i tratti del viso completamente diversi. Dylan si toccò il viso, incredulo per vedere se era veramente lui.
"Ma che cazzo?!" disse un po' troppo forte. Passò un'altra mezz'ora davanti allo specchio a domandarsi che cosa fosse successo e come fosse possibile che abbia cambiato aspetto tutt'ad un tratto, finché il sonno prevalse alle sue domande, si sdraiò sul letto e si addormentò in un sonno profondo, deciso di chiedere spiegazioni ai suoi genitori l'indomani.
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L'erede
FanfictionQuesta è la storia di Dylan Stark, figlio di Pepper Potts e il genio, miliardario, playboy, filantropo Tony Stark. La sua vita era abbastanza tranquilla (per quanto possa esserlo avendo Iron Man come padre eh), fino a quando, Dylan scopre una dura...