Claudio's pov
‹‹Eddaaii... Ma perché?›› la sento sbuffare mentre mi verso un bel bicchiere di thè freddo per cercare un po' di frescura in questo fine Aprile precocemente caldo. Non oso immaginare come sarà Roma quest'estate: proprio insopportabile quasi quanto la qui presente Sacrofano che non demorde nonostante i miei, più volte ripetuti, "no" categorici. ‹‹E mi chiedi pure perché?›› le rispondo alquanto stupito.
Possibile che non si renda conto dell'assurdità che ha detto?
‹‹Senti, Claudio, a me non sembra una tragedia...››
Ah no?
‹‹Potremmo anche dividerci nel sen-›› non le do il tempo di concludere la frase che subito ribatto a questa sua assurda ipotesi, ‹‹Non se ne parla neanche, già è un miracolo che Andrea abbia concesso ad entrambi un giorno di ferie e tu cosa vuoi fare? Lo vuoi passare separati? Per di più vuoi anche trascorrerlo lungo i negozi in Via Condotti? Ma ti pare normale?›› non sono arrabbiato, sono più che altro irritato, ‹‹Hai ragione, perdonami›› ammette finalmente, mordicchiando una pellicina. La sua testolina starà pensando ad una soluzione che vada bene ad entrambi ma, in questo caso, non si può. ‹‹Vorrà dire che dovrò rimandare la giornata di shopping ad un'altra volta›› ammette sconfitta ‹‹Mi faccio accompagnare da Lara, così compriamo qualcosa anche per la bimba!›› dal tono di voce con cui lo dice si sente che è parecchio emozionata.
Un po' ti ci vedo a fare shopping per gli infanti...
Scaccio momentaneamente dalla mia testa l'immagine di Alice indecisa se prendere la tutina con gli orsacchiotti o quella con i biberon, per proporle una mostra che finisce proprio tra pochi giorni. ‹‹Che te ne pare? Guarda che un po' di cultura ti farebbe bene!›› la prendo in giro mentre mi avvicino per andarmi a sedere accanto a lei che si è letteralmente stesa sul divano, senza un minimo di dignità. ‹‹Mi stai dando dell'ignorante?›› domanda un po' offesa incrociando le braccia ma rimanendo sempre sdraiata, ‹‹Devi ammettere che un po' forse lo sei›› non appena lo dico sgrana gli occhi tentando, invano, di colpirmi con uno schiaffo. I suoi riflessi sono peggio di quelli di Amalia, ed infatti, riesco a bloccarle subito la mano che non esito ad intrecciare con la mia. ‹‹Rimangiatelo o non ti faccio sdraiare sul divano›› mi minaccia, inutilmente, perché ho già la risposta pronta ‹‹Questa è casa mia, decido io chi può sedersi o meno››. Gongolo vittorioso mentre lei, tutta imbronciata, scioglie la presa per incrociare, nuovamente, le braccia sotto al seno. Nel fare ciò si mette anche seduta composta.
Mi pare evidente chi abbia vinto.
‹‹Almeno posso sapere di chi è la mostra?›› mi chiede curiosa, ‹‹È una sorpresa Sacrofano, non mi avevi detto che ti piacevano tanto?››.
Alice's pov.
‹‹Seriamente? Mi hai buttato giù dal letto per venire a vedere degli schizzi, ma letteralmente schizzi, su una tela?›› sono sbigottita e, a quanto pare, devo averlo fatto capire a tutti visto che Claudio mi intima di abbassare la voce. Mi ha portato al complesso del Vittoriano per "ammirare un po' di arte allo stato puro"- sue testuali parole. Se io sono annoiata, lui è estasiato da tanta bellezza.
Ma come fa? Sono solo pennellate sparse qua e là...
‹‹Ti devo illuminare su Jackson Pollock?›› mi domanda con aria da saputello ed io, un po' perché non ho voglia di leggere le descrizioni e un po' perché passerei le ore ad ascoltarlo, non me lo faccio ripetere due volte, ‹‹Educimi dottor Conforti!›› gli dico con una punta di malizia, citando quell'espressione che proprio lui ha utilizzato in passato. Si trasforma, rapidamente, in un cicerone perfetto. Perfetto per una capra ignorante come me.
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Something Just Like This- AA&CC/ One Shots
FanfictionHo deciso, forse per la prima volta d'istinto, di provare a scrivere qualcosa su quei due individui lì nella copertina. Sarà una raccolta di one shots che vedranno la luce quando avrò la giusta ispirazione, proveniente da fattori esterni (foto e vi...