Sento le mani di Edward ovunque sul mio corpo, la sua bocca che si impossessa della mia e sto impazzendo.
All'improvviso suona la sveglia ed io sussulto. Apro gli occhi, sono accaldata, ho il respiro affannato e il cuore batte all'impazzata.
Esco dal letto e vado a farmi una doccia fredda.
Come entro dentro e l'acqua inizia a scorrere sul mio corpo, inizio a sentire di nuovo le mani di Edward accarezzarmi il corpo.
Mordicchio il labbro, la mano scivola lenta dal collo fino a giungere in mezzo alle gambe; un piacere che si fa sempre più intenso, fin quando non raggiungo l'apice, sussurrando il suo nome.
Resto ancora cinque minuti, poi mi preparo per andare a scuola.
«Com'è andata con Jacob?» domanda Jessica.
Jessica e Angela sono le mie migliori amiche.
«Sì dai, racconta» dice Angela.
Avvampo di calore sul viso e il pensiero va alla doccia fretta di questa mattina. Chi glielo dice che non sono più interessata a Jacob?
«È andata meglio di quanto mi aspettassi e forse aveva ragione Charlie» confesso.
«Da quando dai ragione a tuo padre?» esclama Angela sorpresa.
«Avete presente l'agente che sarebbe dovuto venire con noi?»
«Be'?» esorta Jessica curiosa.
«Diciamo che...» Non so come dirglielo.
«Oh avanti Bella, non lasciarci sulle spinte» mi sollecita Angela.
Ridacchio divertita. «Edward è molto carino e fo-rse, anc-he più di Ja-cob» balbetto imbarazzata.
«Cosa?!» esclama Angela.
«Ragazze lo so che ci siamo visti solo una sera, ma ve lo giuro è bellissimo...» confesso, mordicchiandomi le labbra.
«Bellissimo quanto?» chiede Jessica in tono malizioso.
«Ha uno sguardo, un fiso, un portamento. E poi non la smetteva di fissarmi.»
Jessica tossisce. «Jacob sta venendo verso di noi» mi fa notare, indicandolo con la testa.
«Possiamo parlare?» mi domanda Jacob.
«Credevo che lo schiaffo di ieri sera fosse stato chiaro» rispondo sulle mie, girandomi verso di lui.
«Ti prego Bella perdonami io non volevo, è stata la rabbia a farmi dire quelle cose.»
«Jacob risparmiati le scuse e le scenate. È finita tra di noi!»
«Centra l'energumeno, non è così?»
La sua sembra quasi una puntualizzazione, come se fosse tutta colpa di Edward; nemmeno gli rispondo, prendo sottobraccio le mie amiche ed entriamo in classe.
*La sera*
È passato solo un giorno dall'appuntamento con Jacob e da quando ho visto Edward ed io penso solo a lui, non riesco a togliermelo dalla testa; è come se avesse preso possesso della mia mente, per non parlare dei pensieri.
Non resisto, infilo una mano sotto i pantaloni del pigiama e quando apro gli occhi sono di nuovo accaldata.
Che diavolo mi prende? Fino a poco tempo fa, avrei fatto di tutto per uscire con Jacob e ora... ora sogno un altro, immagino di baciare un altro.
*Una settimana dopo*
Questa sera sono da sola, Charlie è dovuto andare alla centrale per un caso urgente, ma ormai sono abituata a stare da sola.
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L'agente focoso
FanfictionUn amore nato grazie a Charlie, che decide di far sorvegliare sua figlia Isabella da uno dei suoi agenti più fidati: Edward Cullen. Un primo appuntamento rovinato, un desiderio incontrollato, una passione che brucia nei loro corpi. Nessun vampiro in...