Capitolo 4

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Ancora con la maglietta lunga e gli slip, assonnata andai verso la cucina a bere un po d'acqua.

Non avevo dormito moltissimo e stavo morendo di sete.

- Buongiorno. - disse stiracchiandosi Francesca con dei pantaloncini e uno strano top con gli unicorni.

La salutai e presi una mela giusto per mangiare qualcosa.
Fra nel mentre si fece pane e Nutella.

- Come va con Giorgio? - chiesi addentando il frutto nella mia mano.

- Abbastanza bene, siamo molto diversi ma va bene. -

Io annuii semplicemente ed entrò anche Valeria.

- Giorno rega. - disse stropicciandosi gli occhi.
Aveva una semplice maglia bianca e delle crocs, anche esse bianche, che notai subito.

Aprì la finestra e iniziammo la giornata con una J.
All'improvviso qualcuno suonò alla porta.

- Chi è? - borbottai al citofono, ma nessuno rispose, così aprii la porta direttamente.

E chi poteva essere se non lui a
rompere le palle.

- Giorno mimma, ho finito 'o zucchero... - disse mettendosi una mano dietro al collo leggermente imbarazzato.

Io arrossii lievemente ricordandomi com'ero conciata in quel momento.

- S-si entra pure, vedo se ce n'è un po. - andai verso la cucina e nel mentre si sedette come fosse a casa sua, salutando le altre.

- Ragazze, voleva un po di zucchero, ce n'è in più? - chiesi.

- Scaffale in alto a sinistra del frigo. - mi rispose Fra.

Mentre prendevo lo zucchero e lo mettevo in un contenitore, il moro continuò a parlare.

- Pe le cinque pensavo de annà co Gio, Cristian e Gaia 'n centro, se volete venite. - nel mentre Francesca gliela passò.

- Ci sta perché no. - fece spallucce Valeria e annuí Franci.

- Okay. - gli passai il contenitore con lo zucchero dentro.

A quel punto il ragazzo ci salutò.

- Bella, grazie Sò, a dopo. - disse passandomela

- A dopo. - gli risposi sorridendo leggermente.

Io e le ragazze finimmo di fare colazione e sistemammo la cucina.

- È la prima volta che viene qui per chiedere qualcosa. - disse Francesca.

- Non eravate già amici? - chiesi io confusa.

A quel punto mi rispose Valeria.

- No, semo conoscenti e vicini de casa. C'avemo solo amici in comune, è 'a prima volta che entra qui. A quanto pare s'è mosso quarcosa ar pischello quanno t'ha vista. -

Ci misi un po a capire le sue parole, per poi scuotere la testa.

- Macché non penso, mi sembra solo uno socievole. - feci spallucce.

- È arrivata Sofia a smové er gruppo, daje così. - continuò la romana riferendosi all'uscita che si sarebbe tenuta oggi pomeriggio.

- Davvero! - disse Francesca ridacchiando e mettendo le cose nel lavabo.

Fui abbastanza felice delle loro parole, a sapere che non ero d'intralcio, ma al contrario un punto di riferimento per unire tutti, a grosso modo.
Generalmente sono una persona abbastanza riservata, non parlo subito con la gente in modo tranquillo, mi ci vuole tempo, ma a quanto pare sembrava essere il posto giusto.
Anche se sarebbe stato meglio non fare conclusioni troppo affrettate.

Mentre riflettevo non mi ero nemmeno accorta Vale era andata in bagno a prepararsi.

- Rega devo annà a lavoro, stacco pé 'e quattro. - disse lei già lavata, vestita e truccata.

- A dopo. - dicemmo entrambe e lei uscì.

- Che lavoro fa? - chiesi curiosa a Francesca.

- L'estetista, è anche molto brava... Me le ha fatte lei! - disse facendomi vedere le sue unghie rosa molto lunghe, con qualche brillantino e disegno ordinato.

Nel mentre il suo ragazzo la chiamò, così si scusò e andò a parlare con lui.

Io allora, mi buttai sul divano e feci zapping tra i canali.

[...]

- Maronna, 'na vecchia demmerda oggi è venuta pe' delle unghie e si è lamentata tutto er tempo pe' suo marito, poi diceva che 'o smarto puzzava, infine, come se nun bastasse, m'ha raccontato 'a storia de 'a su' vita! - disse Valeria con la sua solita finezza, buttandosi sul divano.

Io e Francesca scoppiammo a ridere alle sue parole.

- Oh magari lo smalto puzzava sul serio. - dissi io ironizzando.

- Ouch! questo non le dovevi fare. - disse ridendo Fra.

Valeria a quel punto mi lanciò un cuscino.

- Ma annate a lavorà! - disse lei.

A quel punto, suonarono alla porta e Francesca andò ad aprire.

- Ciao amore. - si sentí alla porta, segno che era arrivato Giorgio.

- Ciao amore mio, vita mia. - disse Valeria imitandola, facendo una vocina un po stridula.

- Cucciolo mio! - la seguii io facendole il verso e allungando la 'o' finale.

Francesca rientrò in salotto alzando gli occhi al cielo, mentre Giorgio rise ammonandoci con un ''bimbe''.

Ma non mi accorsi che c'era anche Oroscopo Coatto insieme a loro.

- Mbé 'o sapeoo che te sarei mancato ma addirittura ''cucciolo mio''! - disse con quella voce irritante.

- Abbello! A momenti non mi ricordo manco il tuo nome. - dissi io scherzando.

- Ma poro cristo! - disse Giorgio ridendo.

- Intanto ha detto che so' bello! -

Boobs On Fire - Oroscopo Coatto <3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora