Callie fu attirata dal suono della porta, dal dolce tocco delle dita di Noah sul rovere di essa. Lei aprii la porta e vide un bagliore accecarle gli occhi, fu costretta a spostare lo sguardo in basso, poi tirandosi dietro l'orecchio una ciocca di capelli che si era liberata da essi, risollevò lo sguardo che si posò sugli splendenti denti bianchi di Noah, che risaltavano in quel viso già perfetto.
Ci fu un momento di pausa, i loro sguardi si incontrarono ed entrambi sorrisero. Callie divenne leggermente rossa ma Noah non spostò lo sguardo dalla sua faccia. «Perchè mi fissi?» Gli chiese in un modo molto dolce ridacchiando a metà frase. In quel momento fu travolta da un sentimento di adorazione, si sentiva bella agli occhi di Noah. Il suo ragazzo confermò i suoi pensieri, «perchè sei molto bella Callie Cadogan.»
Se prima Callie era già leggermente rossa adesso sulla sua faccia si stava disegnando un mosaico di tonalità rosa-rosse.
«Posso entrare?» Le chiese retoricamente Noah con un sguardo di desiderio nei suoi confronti. Lei non rispose ma gli fece cenno di entrare.
Callie sentì un rumore verso la cucina e se girò un attimo in direzione opposta finché non sentii la presa di lui sui suoi fianchi.
Noah aveva posizionato le sue mani sulla pelle nuda di Callie tra i leggings ed il top, scatenando in lei un' emozione che la travolse.
Piano piano la avvicinò a sé , finche non si trovarono ad un pollice di distanza, ed in quel momento Noah riuscì a guardare Callie dall'alto verso il basso. La sua faccia si posizionò sulla fronte di lei. Poi cominciò a fare più forza sui fianchi e la sollevò dolcemente facendo entrare in contatto i loro bacini, ed in quel momento Noah cominciò a tastare con le labbra i contorni della sua mascella, sentendo il suo profumo mischiato al calore della sua pelle che fece arrossire pure lui. Lei si ritirò un attimo dalle sue labbra per cominciare ad esplorare la sua bocca questa volta. Cominciò a stuzzicare Noah con qualche bacio agli estremi delle sue labbra, poi si decise di baciarlo intensamente.
Era sempre lì, in aria, sostenuta dalla forza del suo ragazzo, quando si ritirò un attimo dal bacio per sorridergli, ma subito fu travolta ancora e ricominciò.
L'atmosfera stava diventando sempre più leggera ed armoniosa, un profumo di rose si diffuse nella stanza e qualche raggio di sole si fece spazio tra le vetrate incorniciando la coppia al centro della stanza.
Callie chiuse gli occhi e si abbandonò al bacio.Calliope Cadogan era sempre stata una di quelle ragazze modello, sempre in tinta con il rosa, sempre con il sorriso stampato sulla faccia e sempre estremamente gentile.
Come ogni ragazza della sua età attraversò il momento del suo primo diario segreto. Un insieme di pagine racchiuse in una custodia tutta rosa e brillantini che sputava arcobaleni ovunque.
Lei fu subito presa da questo suo diario cominciando ad annotare quello che era successo, le sue impressioni ed i suoi desideri.
Poco dopo cominciò a disegnare il suo romanzo rosa attraverso le parole: sognava così tanto il suo principe azzurro, con i suoi folti capelli biondi che scendevano sulle spalle ed incorniciavano un viso ben definito con due occhi più azzurri del cielo.
Sognava di vivere in un palazzo e di essere la principessa più bella.
Quando cominciò a crescere notò che le altre bambine iniziarono a realizzare che la vita da principesse Disney non esisteva. Ma Callie non abbandonò mai di scrivere del suo futuro fantastico. Le parole cominciarono a formarsi su più diari, il suo futuro cominciò ad essere sempre più definito e non smise mai di sognare. Ancora adesso conserva i diari con le prove del suo sogno e continua a raccontarlo ogni giorno sperando nel lieto fine fiabesco.Callie riaprì gli occhi e trovò il suo principe azzurro proprio davanti a sé. Non aveva né capelli biondi splendenti né occhi azzurro cielo ma ero tutto quello che lei poteva desiderare.
Cominciò a formasi un sorriso sotto il viso di lui, le allungò le mani sulle gambe e la tirò su a se. Noah cominciò a mostrare un sorriso stampato in faccia che fece sciogliere Callie.
Lei gli fece cenno di lasciarla giù e lui faticosamente si staccò dal bacio. Callie che ormai era fin troppo cotta di lui, lo avvicinò al divano e con una leggera e dolce spinta lo fece sdraiare su esso.
Callie ormai aveva preso la parte della fidanzata perfetta, gli allungò un sorriso e si posizionò sopra di lui.
Affondò le mani nei sui capelli castani mentre continuava a baciarlo ininterrottamente.
Callie allungò la mano sotto la sua maglietta entrando a contatto con il suo corpo nudo. Alzò il busto e si sciolse i capelli per poi ritornare da lui.
Noah aprì gli occhi e si mise a guardarla mentre lei si morse il labbro inferiore, i suoi capelli castani scendevano su tutto il suo corpo, disegnato un viso magro e lineare.
Il ragazzo era sempre lì fermo, con i capelli arruffati e la maglietta semi sollevata.Fece la sua mossa. Ad un certo punto si alzò di scatto e andò sopra la sua ragazza mentre ricominciavano con il rito di baciarsi.
L'aria era ormai diventata magica, i rumori erano scomparsi era come se nell'universo esistessero solo lei ed il suo ragazzo.
«Sei bellissima» le sussurrò lui mentre lei gli prese i fianchi sorridendo. I suoi occhi erano colmi di felicità, il suo sguardo era penetrante. Prese i lembi della sua maglietta e gli fece cenno di togliersela e così accadde. Lui stava per ricominciare a baciarla quando furono interrotti dallo squillo di un telefono. Lei si girò verso esso ma lui non distaccò lo sguardo da lei, era l'unica cosa che importava in quel momento.
«Vai» lo spronò lei.
Lui si alzò molto dolcemente dandole un ultimo bacio sfuggente e si diresse a rispondere al cellulare.
L'atmosfera magica fu interrotta, ma lei si buttò sul divano guardando al soffitto con un sorriso da un estremo all' altro della faccia.
«Come scusi?, cosa? Ok, arrivo subito» Queste parole la fecero scattare subito in piedi, si girò verso il fidanzato e gli chiese cosa fosse successo.
Lui si rimise la maglietta e le rispose «Devo andare, mi hanno chiamato dall'ospedale, mia madre» Non aggiunse nient'altro e la guardò come in cerca di approvazione. «Vai» le ripetè ancora lei con un tono preoccupato.
Lui si avvicinò a lei e le prese con una mano la mascella e le diede un ultimo bacio per poi dirigersi verso la porta.
Callie si pizzicò il braccio per verificare se fosse tutto reale, e lo era.
Si diresse in camera sua e si buttò sul letto a pancia in su abbandonandosi ai suoi pensieri.
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Anaconda
Science FictionIl mio è un racconto diviso in capitoli, uno spin-off di the 100 che prende il nome di Anaconda. Esso racconta la storia di Calliope Cadogan, la figlia di Bill Cadogan, personaggio apparso nella sesta e settima stagione in veste di "pastore" della...