6 mesi senza te

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Zulema,
Oggi sono passati sei mesi dalla tua morte,
sei mesi dalla lettera che mi scrivesti prima di andartene senza nemmeno salutarmi,
sei mesi dall'inizio di uno dei miei più grandi tormenti.

Sono sei mesi esatti in cui continuo a leggere la tua lettera, giorno per giorno, quelle parole mi martellano nella testa, hai concluso il tutto dicendo che merito di meglio e che mi guarderai sorridere felice ad una nuova vita.
Ma dov'è che sorrido?
Come faccio a sorridere senza di te, Zulema?
Chi altri è rimasto al mio fianco se non tu? Come fai a dire di non meritarmi?
La verità è che lo pensavo anch'io, pensavo di non meritarmi questa vita, di non meritarmi i tuoi problemi, i tuoi dolori, i tuoi vuoti interiori.
La verità non è che li meritavo, è che li necessitavo e li necessito tutt'ora e lo capisco solo adesso che tu non ci sei più.
La verità è che tu avevi altro da raccontare, eri diversa dagli altri e io ti ho sempre screditata, come tutti.
La verità è che tu hai deciso di aprirti a me, di mostrarti a me per quanto possibile, ma io non sono stata in grado di prenderti, ti ho solo ferita ulteriormente.
Lo sai che passo le mie giornate cercando di dimenticarti, cercando piacere in altro, ho iniziato a bere molto eppure il mio ricordo va sempre a te, come un pensiero fisso che mi martella.
Non saresti per nulla fiera di me vedendomi ridotta così, ma sai com'è, ognuno usa un male per sconfiggerne un altro.
Ricordi quella sera quando ti dissi che tu eri il mio cancro, ora più che mai ti sento dentro me, dalla mattina alla sera, non riesco a fare altro.

Nella tua lettera hai parlato del nostro rapporto, come darti torto... i nostri sguardi, le nostre provocazioni, i nostri giochi, non si fanno tra persone che si odiano e lo sappiamo entrambe.
Ma come dici tu, non abbiamo mai avuto il coraggio di dircelo a vicenda.
La verità è che io ti ho sempre accusata di nascondere le emozioni, di non aprirti mai, ma il problema è che nemmeno io l'ho fatto, perché provavo qualcosa di così grande che avevo paura anche di dirlo a me stessa, ma ora te lo dico, te lo dico ora che non puoi saperlo che ti amo più di ogni altra cosa, che ti amo per quanto questo sbagliato.
Ti dico che ti amo solo ora che tu non potrai saperlo più.
Perché è andata cosí?
Come faccio io a vivere felice con un'altra persona se penso sempre a te? Se ogni cosa mi riporta a te, come faccio?
Te ne sei andata portandoti via il mio cuore, che adesso non batte per nessun'altro se non per te.
Quanto è tossico tutto questo, lo so, ma non è giusto, quanto mi rode il fatto che ora che avevi conquistato la libertà non sei riuscita a godertela,
È vero, hai sempre dato male a tutti, ma è anche solo l'unico sentimento che hai ricevuto.
Io ti avrei dato altro, Zulema.
Tutto l'amore che avremmo potuto provare, seppure a modo nostro.
Come faccio a dimenticarmi di te e al contempo non deluderti, visto che mi stai guardando?
Tu non vorresti vedermi soffrire, eppure da sei mesi è l'unico sentimento che provo, insieme a rabbia e sensi di colpa.

Con tutti i tuoi attacchi di ira, la tua freddezza, la tua mancanza di empatia... potevi avere tutti i difetti di questo mondo, eppure solo dio sa quanto sei affascinante, quanto sei bella, particolare, quanto sai essere comprensiva.
Ho sempre amato quando mi chiamavi biondina, perché era diventato un nomignolo di affetto, un nome mio e tuo.
Ora come ora non ti avrei cambiata di una virgola, avremmo affrontato insieme tutto, mentre io ti insegnavo un po' a vivere con gli altri, tu mi avresti un po' insegnato a farmi rispettare.
Saremmo andate insieme a qualche concerto, mangiare il kebab il sabato sera, avremmo potuto fare qualche piccola rapina ridacchiando di gusto con il bottino in mano e litigare per ore, per poi risolvere tutto facendo l'amore.

Avremmo potuto, potevamo essere questo, ma qualcuno non ha voluto, qualcuno ti ha portata via da me.
Non credo che tornerò la stessa senza di te, no non succederà mai
continuerò la mia vita come un piccolo puntino nel mondo, diventerò una persona banale, senza di te.
Ho perso la mia anima, ho perso tutta me stessa, giuro solo che un giorno ti raggiungerò, solo in quel momento non verserò più lacrime.
Fammi solo sapere come va dalle tue parti, come si sta all'inferno?

Tua, Rubia

Ho scritto questo capitolo per il sesto mese dalla morte di Zule...
Chissà, più avanti potrei continuare con altre lettere, fatemi sapere cosa ne pensate
Baci

Il mio tormentoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora