Lettera dal Diavolo

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Me lo ricordo bene quel giorno. Era una domenica qualunque, e come sempre Josephyne, la ragazza delle quattro gambe, mi portò gentilmente tutta la posta che era arrivata a nome del signor Harris. In mezzo alle lettere di comunicazioni vari per il Circo e qualche lettera di ringraziamento alla nostra "maga" Morgana trovai una lettera particolare, era in una busta marrone sigillata e, ovviamente, non esitai ad aprirla per poter analizzarne il contenuto.

Al Gentilissimo Sign. Harris

Dalle Porte del Demone Azazel Asura,

Anzianissimo Sgnr. Harris , le volevo ricordare che il tempo del nostro accordo di vendita sta per scadere tra 3 giorni esatti e mi presenterò davanti alle porte del suo Circo dei Mostri per chiudere il nostro debito. Le chiedo cortesemente di preparare il tutto al mio arrivo,

Non mi deluda ,

La scelta spetta a me,

Azazel Asura.

Non capivo, in base ai miei conti il Circo non aveva alcun debito aperto, anzi, certe quote delle nostre fermate erano pagate addirittura in anticipo. Avevo riletto la lettera più e più volte prima di andare a domandare al vecchio Harris del suo significato.

"Signor Harris, disturbo?" chiesi io entrando nella sua tenda con la lettera in mano "Figurati..." mi rispose il tutore porgendomi un calice di rosso con il suo solito sorriso sotto la barba folta. "Ecco...Avevo dei dubbi sul contenuto di una lettera ricevuta oggi in giornata. Vede, da quanto ne so io, il Circo non presenta debiti aperti o arretrati negli ultimi cinque anni, ma questa lettera mi dice il contrario... E stranamente senza specificare la cifra del debito, tu ne sai qualcosa per caso?" Chiesi io lasciando la lettera aperta sul tavolino di Harris, che, dopo averne esaminato il contenuto, rimase talmente sorpreso da rileggerla più e più volte. Dopo aver finalmente posato la lettera sul tavolino, il mio tutore finì in un solo sorso tutto il contenuto del suo calice dicendo "Eve... Questa lettera tratta di un vecchio contratto, talmente vecchio che a malapena me lo ricordavo io.." Il signor Harris fece una breve risata malinconica togliendosi gli occhiali da lettura e strofinandosi gli occhi con due dita. "E quindi di quanto si tratta il nostro debito verso questo Signor Azazel Asura?" In quel momento non comprendevo minimamente la preoccupazione del mio tutore visto che a livello economico gli affari del Circo andavano a gonfie vele, e chi se non io poteva affermarlo. La risposta di Harris fu talmente secca e breve che mi lasciò senza parole per qualche minuto risuonando nella mia mente come un eco.

"Un'anima"

...

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