Oliver Phelps

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immagina per @Lueesacullen spero ti piaccia <3

Pov. Luisa

Erano nel mio stesso bar da ore ormai. Era strano che fossi così affezionata a quel bar: eravamo a Londra, ce n'erano tantissimi, ma se lui andava in quello per me era impossibile non seguirlo.

Lavoriamo anche insieme, ma non penso che si ricordi di me, in fondo sono solo una delle comparse del film e lui è uno dei personaggi principali. A volte gli porto il caffè, ma non abbiamo mai parlato molto. Il suo gemello oggi non era con lui, cosa strana dato che entravano dalla porta sempre insieme, salutavano la barista loro amica, ordinavano e si sedevano. Ma quel giorno qualcosa era diverso: era solo e non era andato via alla solita ora, guardava ansioso il telefono, continuando ad accenderlo e spegnerlo. Ero stranita, in anni di lavoro in cui lo osservavo non aveva mai avuto comportamenti simili.  In un primo momento pensai che magari sarei potuta avvicinarmi a lui ma poi cambiai idea, non volevo che pensasse che mi volesse intromettere nella sua vita privata.

Dopo un po' le cose si fecero ancora più strane: ricevette una chiamata, sgranò gli occhi e una lacrima rigò la sua guancia. Non ragionai nemmeno: odiavo vederlo in quella situazione, quindi mi alzai e andai da lui. 

"Oliver, tutto bene?" Il ragazzo parve sussultare, alzando lo sguardo e asciugandosi di fretta le lacrime.

"Luisa! Non ti avevo vista. Tutto bene tranquilla. Siediti pure." Non sapevo se fossi più stupita perché sapeva il mio nome o perché mi avesse chiesto di stare con lui.

"Grazie, ma ti ho visto, no stai bene, non fingere. Vuoi parlarne?" Chiesi mentre prendevo posto accanto a lui.

"Mia moglie mi sta rendendo la vita infernale da quando ha letto su un giornale una notizia falsa su di me. Crede fermamente che io la tradisca, ma non è così. Solo che oggi ha davvero esagerato: è sempre stata una bugiarda nata, ma andare a dire a suo fratello che l'ho picchiata perché mi ha beccato a letto con la mia immaginaria amante mi pare eccessivo." Sospirò lui sull'orlo di una crisi di nervi. Gli posai una mano sulla spalla: non sapevo bene cosa dire in una situazione del genere, ma la situazione mi stupiva parecchio.

"Senti, se vuoi casa mia ha una camera per gli ospiti, puoi venire a stare da me." Proposi timidamente: sapeva il mio nome, ma alla fine quella era stata la nostra conversazione più lunga in assoluto. 

"Non ci penso proprio." Rispose brusco lui. Probabilmente feci un'espressione strana, perché si affrettò ad aggiungere:

"Non intendevo essere scortese. Solo che non voglio metterti in mezzo, non voglio che tu ti faccia male o sia in pericolo a causa mia." Sorrisi leggermente, ma aggiunsi che sapevo badare a me stessa.

Sentii la porta aprirsi, i campanellini tintinnare come sempre, ma ciò che colse la mia attenzione fu lo sguardo terrorizzato di Oliver. Quando mi voltai vidi un uomo sulla trentina, che pareva poco sobrio, cercare con lo sguardo nel bar. Quando si posò su di noi partì verso il nostro tavolo, sbattendoci sopra i pugni e appoggiandocisi.

"Quindi è lei che ti scopi. Almeno hai buoni gusti, ma hai sbagliato persona a cui mettere le corna, stronzo." Mentre parlava barcollava, quindi non risultava molto intimidatorio. Oliver si alzò, sovrastandolo di molti centimetri in altezza. 

"Punto primo: solo un animale si rivolge ad una ragazza in quel modo, punto secondo: sei un babbeo che crede a tutte le stronzate che gli racconta sua sorella. Cresci e se devi minacciare qualcuno fallo da sobrio. Vieni Luisa, andiamo." Mi prese la mano e  insieme uscimmo dal locale, lasciando lì il ragazzo per conto suo. 

"Mi dispiace, sono giorni che mi perseguita e oggi mi aveva minacciato di venirmi a prendere ovunque fossi." La situazione mi aveva lasciata del tutto senza parole e forse anche un po' scossa. Ad ogni modo non gli lasciai il tempo di controbattere, o trascinai con me sul bus e lo portai nel mio appartamento.

"Luisa, non ti posso disturbare, non so nemmeno per quanto questa situazione andrà avanti: sono legalmente separato, ma quella donna è capace di inventarsi di tutto pur di farmi finire nei casini." fece per tornare alla porta, ma ero piccolina e agile, quindi mi infilai tra lui ed essa, spostando la sua mano dalla maniglia. Lo guardai negli occhi dicendo che non mi dava assolutamente fastidio e che u po' di compagnia mi avrebbe fatto piacere. 

Quella sera ordinammo pizza e ci guardammo un film horror, poi gli dissi che andavo a farmi un bagno. Mi svestii ed entrai nella vasca, in cui gettai una bathbomb nera e oro. L'atmosfera era meravigliosa tanto che quasi mi addormentai. Non potei fare a meno di sorridere realizzando che il ragazzo che mi piaceva da anni era ormai libero dalla moglie e si trovava anche in casa mia.  Sentii bussare alla porta, quindi alla svelta mi coprii il corpo con una salvietta grande, poi chiesi al ragazzo di cosa avesse bisogno.

"Posso farmi anche io una doccia quando esci tu?"

"Certo Oliver. Non devi nemmeno chiedere, è come se fossi a casa tua ora."

Quella sera andammo a letto tardi, ma comunque non riuscivo a dormire sonni tranquilli: mi ero appena svegliata da un incubo orribile, forse dovuto al film horror o forse a ciò che era accaduto al bar oggi. Avevo la fronte imperlata di sudore, il respiro affannato e delle lacrime mi rigavano le guance. sentii la porta di camera mia aprirsi e vidi il ragazzo entrare. 

"Luisa, tutto bene? Ho sentito dei rumori strani." Chiese sedendosi sul letto. Scossi la testa, dicendo che avevo sognato la sua morte. Il ragazzo mi abbracciò forte, accarezzandomi la schiena fino a che non mi fui calmata del tutto.

"Se vuoi resto qua con te." propose con un tono dolcissimo e rassicurante. Annuii, ringraziandolo.

Ci sdraiammo uno di fronte all'altra e lui mi circondò la vita con le braccia, avvicinandomi a sé. Senza che me ne accorgessi aveva le labbra sulle mie, in modo dolce, quadi come se avesse paura di farmi male o di spaventarmi. Fui io ad approfondire il bacio, spingendolo a prendere il controllo, facendogli capire che anche io volevo quel momento da anni.


Immagina (richieste chiuse)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora