5. Lividi e brividi

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Erik l'aveva presa per il polso e tirata giù in sala.

-Mi scusi, Miss Dattwood, questa ragazza non sta bene e siccome sono molto amico di suo padre mi sento in dovere di portarla a casa- aveva detto.

Miss Dattwood aveva annuito e li aveva guardati andare via.

Usciti dalla sala Erik aveva preso la mano di Elysa, intrecciando le sue dita con quelle della ragazza, la quale aveva fissato le due mani combacianti per un quarto d'ora buono, mentre lui la conduceva fuori. Arrivati alla macchina Erik aveva lasciato la sua mano per aprirle la portiera del passeggero e le aveva ordinato di sedersi.

Lei aveva deciso che contrastarlo sarebbe stato peggio e si era seduta.

Erik cominciò a sfrecciare ad alta velocità sulle strade di Sidney. La trascinò dentro la sua enorme casa ed Elysa rimase affascinata dai particolari eleganti sui quali i suoi occhi si soffermarono.

-Voglio essere molto chiaro con te. Non posso fare a meno di farti del male. Ogni volta che ti ho davanti vorrei farti di tutto. Ovviamente non accetto un no come risposta, ma questo perché quando voglio una cosa la ottengo sempre, in qualsiasi modo e a tutti i costi-

Fece una pausa ed Elysa cercò di ingoiare il groppo che aveva bloccato in gola.

Erik stava per riprendere il suo discorso, ma Elysa lo interruppe.

-Mi va bene-.

Cosa? Lo aveva detto davvero? Non ci avrei mai sperato.

Erik si ritrovò a fare una cosa che mai avrebbe pensato: si avvicinò alla ragazza, che nelle sue mani sembrava cosi piccola e fragile, e posò le labbre sulle sue.

Anche lei rimase sorpresa dal gesto di lui, tanto che all'inizio non ricambiò il bacio, poi, lentamente, fece arrivare le mani nei capelli di Erik e mise la dovuta passione in quel bacio. Fecero scontrare le lingue in una rotazione ora da una parte, ora dall'altra.

Stavano per staccarsi ed Erik doveva rimediare a quel vuoto che stava per provare, così le tirò un forte pizzicotto sulla coscia.

-Ahi!- Elysa si massaggiò la parte offesa, guardandolo a metà tra la comprensione e la confusione.

Allora era questo che intendevi. Non puoi fare a meno di farmi del male. Ma io sono stanca di scappare. Non scappo più. Mi farò male comunque.


NdA: buon pomeriggio a tutti, di nuovo.

So che questo capitolo non è un granché e magari è anche più corto degli altri, ma è una specie di introduzione per quello dopo. Spero che vi sia piaciuto comunque e vi lascio ribadendovi che mi piacerebbe molto se mi lasciate la vostra opinione in un commentino.

Un bacio

Clo

Una giovane sadomaso (In Sospeso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora