Questo è successo nell'ottobre del 2020, il giorno di Halloween per la precisione.
Allora... In una città a qualche kilometro dalla mia, la stessa dove si trovava la mia scuola quando ancora ci andavo per intenderci, c'è un negozio chiamato "Yuri e Alice" (si trova a Pietrasanta, in Toscana, è in una stradina un po' nascosta vicina alla chiesa nella piazza del Duomo,gli faccio un po' do pubblicità perché adoro quel posto, i cupcake sono buonissimi e vengono preparati con ingredienti di stagione, costano 3 euro l'uno ma ne vale veramente la pena e i due proprietari che ci lavorano sono molto gentili) che fa cupcake, per Halloween avevano fatto delle decorazioni particolari sui loro cupcake e così, dato che si poteva spostarsi da una città all'altra senza rischiare una multa, abbiamo deciso di comprarli per festeggiare Halloween.
Così mi vengono dati i soldi, prendo la bici e parto, faccio l'andata tranquillamente, arrivo che sono appena aperti quindi non trovo neanche fila, scelgo i cupcake con anche l'aiuto di Yuri che ormai ci conosce abbastanza dato che siamo clienti abituali, ne prendo in totale otto e quindi mi dà la scatole da nove, quella più grande, ci scambiamo velocemente due chiacchiere mentre pago, saluto e me ne vado.
Per il ritorno, non avendo il cestino alla bicicletta, ho dovuto per forza tenere la scatola con una mano, ma non era un grande problema perché lo avevo già fatto più volte e ormai sapevo come fare per evitare che i cupcake si ribaltassero, infatti arrivavo e nessuno dei cupcake era rovinato. Sembravo una di quei fattorini delle pizze che si vede nei fumetti.
Pedalo abbastanza tranquillamente, non posso usare il campanello ma grido un educato "permesso" quando devo superare e va tutto bene.
Supero metà del percorso che devo fare per tornare a casa ed eccoli là.
Un gruppo di ragazzini, di quelli che si credono furbi, che si divertono ad infastidire il primo che passa ma che non sono neanche alti quanto me.
Sono ancora lontani ma abbastanza vicini perché anche loro mi notino dato che stavo andando proprio nella loro direzione.
Li vedo che si dicono qualcosa mentre continuano a guardarmi e poi uno di loro si stacca dagli altri e mi viene incontro.
Lo vedo proprio caricare il braccio con l'intento di tirarlo su in modo da tirare una manata, dal basso verso l'alto, al mio passaggio per colpire la scatola dei cupcake in bilico sul mio braccio.
Tutto questo cominciando a dire "dolcetto o scherzetto".
Io tenevo bene la scatola ma se qualcuno la avesse colpita mi sarebbe caduta di sicuro e dopo avrei perso 3 euro l'uno di Cupcake ed avendone presi 8 erano ben 24 euro.
Che possono non sembrare molto ma per 8 cupcake direi che poco non è.
Senza contare che la mia adorata nipotina li aspettava con grande entusiasmo ed io non avevo altri soldi e neanche tempo per poter, al massimo, tornare indietro e prenderne altri.
E poi che cazzo non si spreca il cibo.
E così per impedirgli di colpire la scatola, proprio mentre stava finendo la frase, io stacco il piede dal pedale e uso il piede per spingere sulla sua gamba gridando, per risposta, "scherzetto".
Il mio intento era solo quello di spingerlo, ma la mia velocità in bici in quel momento, il fatto che indossassi i miei amati anfibi, che uno solo pesa più di mezzo kilo (che non è poco per una scarpa), e che io fossi proprio di corporatura più grande di quel ragazzino a fatto sì che la spinta diventasse proprio un calcio, così lui è caduto per terra probabilmente dolorante con i suoi amici che lo perculano per la figura di merda mentre io mi allontanavo con o cupcake in salvo.
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Austale {Fumetto E Roba Random}
Random"Per me si va nella città dolente, per me si va nel'eterno dolore, per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto fattore; fecemi la divina podestate, la somma sapienza e il primo amore. Dinanzi a me non furon cose create se non ete...