Capitolo 14

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Adesso potremo notare un Draco passione stalker

Draco si rigirò nel letto per l'ennesima volta.

Si era svegliato e non riusciva più a prendere sonno, non era la stessa cosa dormire senza Harry.

Stufo, si alzò sbuffando e scese le scale, per andarsi a fare un the.

Quando arrivò alla porta della cucina, però, si fermò ad ammirare Harry mentre dormiva.

Possibile che deve essere bello anche mentre dorme? Pensò Draco mentre rimaneva a fissarlo rapito.

Aveva i capelli più scompigliati del solito, non che fossero pettinati di giorno, un braccio sopra la testa piegato e l'altro lasciato mollemente sul fianco.
La maglietta era leggermente alzata, e come Draco facesse a vedere nel buio dato che non aveva acceso nessuna luce, lo sapeva solo lui.

Incantato, si dimenticò pure di cosa doveva fare, era troppo occupato a osservare la perfezione fatta a persona.

Fu tentato di svegliarlo e di raccontargli tutto quello che era successo, che lui si era veramente lasciato, ma da molto tempo prima, che Astoria fosse solo gelosa che non stava più insieme a lui.

Ma non lo fece tanto sapeva che non gli avrebbe dato retta, era troppo arrabbiato per ascoltare, doveva ancora metabolizzare tutto, e Draco sperava il più in fretta possibile, perchè la cosa lo distruggeva.

Draco venne risvegliato da tutto, da un movimento improvviso di Harry e da i suoi occhi verdi aperti.

Preso alla sprovvista accese velocemente la luce della cucina e andò velocemente al fornello per scaldare l'acqua.

Harry si svegliò di colpo dopo aver sognato Draco, ma possibile che non lo lasciava stare neanche nei sogni? Lui era arrabbiato con lui!

Si girò e vide la luce della cucina accesa, incuriosito andò a vedere, e trovò Draco intento a preparare l'acqua per il the.

"Cosa ci fai sveglio?" Chiese Harry con voce impastata dal sonno mentre si grattava un occhio
"Non riuscivo a dormi e ho deciso di farmi un the" disse Draco senza guardarlo in faccia troppo spaventato, magari lo aveva pure beccato mentre lo fissava
"Guarda che mi puoi anche guardarmi in faccia quando ti parlo" disse, sta volta, più bruscamente Harry, sentendo la rabbia montare
"Che c'è?" Chiese girandosi Draco, appoggiando una mano su bancone di fianco al fornello
"Sono ancora arrabbiato con te" disse Harry
"E allora perchè mi stai parlando?" Chiese scettico Draco, era arrabbiato con lui? Benissimo poteva pure andarsene.

Harry sbuffò sonoramente e ritornò sul divano affranto.

Draco finì di farsi il the e tornò in camera, si sedette sul letto e scoppiò a piangere, possibile che non capiva? Ma il cervello glielo avevano dato? O quando lo distribuivano era da tutt'altra parte?

Con quelle domande Draco bevve il suo the e si mise a dormire mentre piangeva, ancora.

Harry era disteso sul divano quando sentì Draco scoppiare in lacrime, veramente ci sta così male? Si chiese Harry mentre lo ascoltava piangere.

In un primo momento fu tentato di andare da lui e consolarlo, magari farsi spiegare cosa era successo veramente, ma no l'orgoglio era troppo e alla fine decise di mettersi a dormire, scoppiando, anche lui, in lacrime.

La mattina dopo Harry stava peggio del giorno prima, la notte l'aveva passata a piangere come un disperato, si era ripromesso di non farlo, ma il dolore era troppo.

Per andare in bagno passò davanti alla camera da letto e si fermò a osservare Draco.

Stava dormendo dalla sua parte, che carino, pensò Harry ma scosse la testa, cavolo lui era arrabbiato con lui, ma ogni volta che gli stava vicino o solamente lo guardava il suo cervello andava in tilt e non capiva più niente.

Aaaaaaaa, quel ragazzo platinato gli aveva proprio rubato il cuore.

Andò in bagno e si guardò allo specchi, era veramente messo male!
Aveva gli occhi arrossati per le troppe lacrime versate, i capelli messi malissimo, e si sentiva veramente male, e per di più aveva un mal di testa fortissimo.

Si fece una doccia e si andò a rimettere sul divano con una tazza di the e a guardare la TV.

Draco quando si svegliò si sentì osservato, aprì leggermente un occhio per non farsi vedere e beccò Harry a fissarlo, poi scosse la testa come per scacciare un pensiero e poi ritornò a fissarlo, fino a quando si diresse verso il bagno.

Aveva notato che era in condizioni pessime, proprio come lui, gli occhi arrossati i capelli, non parliamone e condizioni fisiche pessime.

Aspettò che Harry finisse i bagno per poi intrufolarsi lui e farsi una doccia per scacciare via il malessere.

Quando scese le scale, per andare a fare colazione, notò Harry che abbracciava un cuscino con una tazza di the in mano e piangeva mentre guardava topolino.

Trovo la scena un po' buffa, ma sapendo il perchè di quelle lacrime, tornò subito serio e andò in cucina.

Quando ebbe finito di fare colazione tentò di parlare con Harry
"Posso spiegare?" Chiese cauto per cercare di non scatenare la furia di Harry ma con pochi risultati
"E cosa mi dovresti spiegare!? Eh!? Che mi hai usato per tutto questo tempo!? Io non voglio essere l'amante io voglio avere un persona che mi ama!" Urlò Harry girandosi verso Draco con gli occhi iniettati di sangue.

Draco non proferì nessun' altra parola troppo spaventato da quegli occhi, di solito erano calmi, verde smeraldo un bellissimo verde che solo lui aveva, invece adesso erano spenti, come un prato in inverno, spento, morto.

Lo distruggeva vederlo in quelle condizioni, lui voleva veramente spiegargli che non era come pensava, ma veramente non ci riusciva, sia per il troppo orgoglio di Harry, sia perchè era intoccabile.

Demoralizzato e con il cuore che aveva perso un altro pezzo tornò in camera a testa bassa.

Harry era arrabbiato nero, forse anche di più, come si permetteva quello stronzo di rivolgergli la parola dopo quello che aveva fatto? Bah proprio non capiva, doveva stargli almeno a 3 metri di distanza se non voleva ritrovarsi con una gamba rotta come minimo.

Il resto della giornata la passò a guardare film e a ingozzarsi di schifezze, almeno loro non ti tradivano.

Draco d'altro canto la passò uguale ad Harry, mangiando e mangiando ancora a tal punto di sentirsi quasi male, ma non gli importava niente.

Sapeva che avrebbe passato la notte in bagno, ma chissene frega, almeno aveva qualcosa con cui sfogarsi.

Quarantena con il mio nemico ~drarry~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora