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<<M-ma dove mi trovo? Perché è tutto bianco?>> mi domando confusa cercando di orientarmi.
<<Dulce hija, estas en un sueño>> mi dice una voce da lontano.
<<C-chi sei?! Perché parli in spagnolo?!>> Chiedo tremando dalla paura.
All'improvviso una figura angelica con un abito rosso, i capelli ricci e neri si avvicina a me. Metto a fuoco e mi rendo conto che è lei, la mia dolce mamma defunta che non ho potuto conoscere.
<<Wow, sei proprio tu?..>>deglutisco e un brivido mi percorre la schiena.
<<Si>> mi afferra le mani <<sono proprio io>> conclude per poi darmi un bacio sulla fronte.
<<Cosa ti porta qui?>> Domando a mia madre con gli occhi sgranati.
<<Volevo augurarti buona fortuna... purtroppo di questi tempi è difficile avere un lavoro stabile, ma sappi che io sarò sempre orgogliosa di te! Sei proprio come la mamma ma solo un po'più maldestra>> dice accennando un dolce sorriso.
<<Mamma...io ho paura..>> abbasso gli occhi dalla tristezza.
<<Paura di cosa?>> Domanda mia madre accarezzandomi i capelli.
<<Paura di fallire. Insomma guardami! 22 anni e non ho concluso ancora nulla sia in ambito lavorativo che sentimentale...mi sento inutile...>>Incomincio a piangere silenziosamente.
Mia madre mi abbraccia forte, mi asciuga le lacrime e mi rincuora.
<<Per la carriera percepisco un'energia positiva, sull'amore è difficile fare previsioni perché è un poco loco. L'anima gemella viene quanto meno te lo aspetti.>> Finisce la frase dandomi un secondo bacio.
<<Mi fido di te.>> Forzo un sorriso e finisco di asciugarmi le lacrime.
All'improvviso vedo del fumo nero e sento dei rumori frastornanti.
<<Figlia mia devo andare, te quiero mucho.>> mia madre si dissolse in modo brusco e il fumo avanzò.
<<MAMMA TI PREGO NOOO>> Urlo dalla disperazione.

Di colpo mi sveglio con le lacrime agli occhi, sento qualcuno che sale le scale velocemente.

<<GINGER, CHE SUCCEDE?!>> Urla Lewis facendo irruzione in camera.
<<L-lewis>> esplodo in una crisi di pianto.
<<Gingerina mia... calmati>> sale sul letto e mi abbraccia forte forte <<ci sono io qui, sei al sicuro tra le mie braccia>>.
<<Lewis ho parlato con mia madre...quella che non ho mai conosciuto! Sembrava viva ma in realtà non lo era. Ero lucida, ho avuto un bellissimo dialogo con lei ma il tutto è finito bruscamente a causa di un fumo nero e di rumori fastidiosi.>> Dico piangendo a dirotto e tenendendomi stretta a Lewis.
<<Che cosa ti ha detto tua madre?>> Mi domanda il ragazzo continuando ad accarezzarmi.
<<Che percepisce un'energia positiva sul lavoro ma confusione sull'amore...>> Replico singhiozzando.
<<Capisco...>> Dice Lewis abbassando lo sguardo.
<<Che ore sono?>> Chiedo con le lacrime agli occhi.
<<Non è passata neanche mezz'ora cucciola>> mi riassicura Lewis.
<<Vuoi farmi compagnia nel letto e metti la sveglia per le 15.50?>> Domando a Lewis con la voce rotta e da bambina indifesa.
Lewis accetta e ci addormentiamo insieme nel letto.
I suoi abbracci sono in grado di consolare e proteggere, sono capaci di esprimere attraverso il silenzio profondo amore e solenne amicizia, sostituendosi a mille parole con eleganza e semplicità. Non è la prima volta che dormiamo insieme, da bambini era praticamente un'abitudine. Mia nonna ci rimboccava le coperte ogni sera e ci leggeva la storia di Pierrot cantandoci la canzone "Al chiaro di luna"...quanto mi mancano quei momenti.
L'unica cosa che critico di Lewis è il suo essere donnaiolo, so che non lo fa con cattiveria ma certe volte esagera...non a caso è stato fidanzato seriamente solo una volta con una tipa di nome Jolyne Craig, non nascondo che io ero gelosa di questa ragazza perché fin dall'infanzia mi è sempre piaciuto Lewis ma lui mi ha visto sempre e solo come una sorella. Nella mia vita non sono quasi mai stata fidanzata seriamente perché avevo solo Lewis nella mia testa...ma adesso è tutto quanto passato, ho 22 anni (compiuti da poco) e devo fare nuove esperienze.

Passano ore e il nostro sonno viene disturbato da quella stronza della sveglia.
<<Gingerina, è ora di alzarsi>>mi sussurra dolcemente all'orecchio Lewis.
<<Di già?!>> Sbuffo come una bambina che non vuole andare a scuola.
<<Esattamente!>> Esclama <<È ORA DI FARTI BELLA PER IL TUO NUOVO LAVORO!!>> Urla in modo gioioso Lewis alzandosi dal letto.
<<Yuppi-ye.....>>dico sarcasticamente per poi diventare un sushi con la coperta <<mi scoccio troppo di andarci!>> Sbuffo chiudendo di nuovo gli occhi.
Lewis assume la parte da mamma rompicoglioni e Incomincia ad urlare <<ALZATI PRIGRONA ALZATI!!>>. Non contento delle urla, decide di buttarmi l'acqua gelida in faccia.
No Cioccolatino Scaduto, non dovevi provocarmi anche se a fin di bene.
<<TE LA FARÒ PAGARE>> mi alzo di scatto dal letto, prendo un cuscino, dò un urlo da amazzone, mi scaglio contro il mio migliore amico e Incomincio a prenderlo a cuscinate in faccia!
<<NOOOOO! GINGER SEI UNA BASTARDA>> ride Lewis cadendo a terra.
<<Direi più una nana infame ahahaha>> replico facendo le smorfie.
Lewis non contento, mi tira il braccio facendomi cadere su di lui. Le nostre facce sono vicine e le nostre labbra pure... sento che i nostri cuori battono forti, i nostri sguardi ardono di passione proibita e la voglia di baciarci sale sempre di più...ma questa atmosfera durò poco perché a Lewis squillò il cellulare.
Io mi alzo imbarazzata e mi dirigo verso il bagno per prepararmi, lui invece scende al piano di sotto.
Ma cosa mi stava prendendo? Non posso provare ancora qualcosa per il mio migliore amico...io a lui non piacerò mai e poi rovinerei solo un'amicizia lunga anni e anni.

Moonlight: George RussellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora