Avete mai pensato a quanto fosse sciocco iniziare con "Caro diario"?
Amo i diari, amo la carta ed il rumore che fa.
Amo scrivere a mano, e per questo c'è chi si dispera perchè non cambierò mai, e c'è chi mi guarda come fossi un alieno ( perchè effettivamente siamo nel 2020 e la tecnologia è molto avanzata... lo capisco, è un pò da pazzi scrivere a lume di candela).
Credo di aver iniziato questa lunga storia d'amore con agende e diari alle elementari.
La mia preoccupazione più grande era "che diario mi compro quest'anno?", il tutto seguito da un immenso rituale di scelta: la grandezza, la larghezza, la copertina, la tipologia di carta, righe? quadretti? Giornaliera? settimanale? con disegni? tutta bianca?
si, avete capito bene, alle elementari, del resto non sono mai stata ordinaria, visto che, dopo topolino, il mio primo libro, a 9 anni fu "Il Ritratto di Dorian Grey".
Ho scritto, da allora, molti "caro diario" e ne andavo davvero fiera, mi sentivo bene dopo aver scritto pagine e pagine, ma ora mi sembra davvero cosi stupido, perchè?
Forse perché eravamo piccoli o forse perché c'era quella gigantesca metafora del poter rivelare i più intimi pensieri, i più indicibili segreti, soltanto ad un oggetto inanimato fatto di carta e colori.
Un diario che nessuno avrebbe letto o sarebbe stato sacrilegio...
Bhé, un pò si, almeno io, a rileggere ciò che scrivevo a 15 anni mi vergogno e neanche poco...
Ma sto divagando, perdonatemi, imparerete presto che divago, mi perdo, apro molte strade diverse mentre inizio un discorso.
Torniamo al caro diario, ecco, non voglio confessare e raccontare le mie avventure, che spesso si rivelano dei veri e giganteschi film, ad un oggetto.
Vorrei che le mie riflessioni arrivassero a qualcuno, magari potrebbero dare una spinta, uno slancio, magari potrebbero far riflettere o conoscere una realtà che si ignora.
Quindi, mentre tornavo in macchina dal lavoro riflettevo ad alta voce (si, questa è un'altra cosa che faccio sempre e ne riparleremo) ho pensato di scriverli da qualche parte, infilarli in una bottiglia e lanciarli nel mare virtuale.
Forse naufragheranno o forse verranno raccolti da qualcuno, del resto io credo che il caso non esista, quindi vediamo questi miei messaggi fin dove arrivano.
Se per caso dovesse arrivare ai tuoi piedi questa bottiglia hai tre scelte:
Ignorarla.
Prenderla, leggerla ed ignorarla.
Prenderla, leggerla ed aggiungere un pò della tua vita alla mia...
Dopo la ributteremo in mare e chissà che non si aggiungano altri a noi!
M.
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The Adventures of a Nurse
RandomTutto questo è nato durante uno strano viaggio in macchina. E' un diario anomalo: attraverso le avventure che vivo nella mia professione, rifletto sui massimi sistemi!