0.10

3.7K 184 0
                                    

Il parcheggio sotterraneo era freddo e silenzioso,l unico suono udibile probabilmente erano i mocassini lucidi del moro.
Vi erano le 8 quando la redazione decise di chiudere,chiedendo a tutti i dipendenti di lasciare il posto lavorativo. Avrebbe voluto chiedere un passaggio al fratello,hoonjong, ma senza un minimo del lume della ragione ,si ritrovò a correre in cerca dell autovettura nera dell amministratore delegato dell agenzia.

Aveva quindi,deciso di andare da lui  dopo vari dubbi incompleti, fremendo dalla voglia di riavere il ragazzino di cui aveva perso la testa anni prima.
Provava un miscuglio di sensazioni indescrivibili,se non contrastanti, all altezza dello stomaco,dolorante.
Vi trovò solamente alcune auto sostate da ore,non riuscendo ad intravedere quella di jeon jungkook.
《Sei venuto..veramente 》 scosse la testa,spaventandosi all udire della voce roca del capo,intento a mettere in modo la sua auto.
Si girò,trovando quest ultimo a fissarlo.

Potete sentire l ansia montare dentro di sé mentre avviandosi a lui,vacillava tremolante.
《Come potevo lasciarti andare per l ultima volta..》 disse cercando di assumere un espressione sicura di lui,quasi a competere con gli occhi loquaci ed inumiditi.

Fece un cenno con la testa,invitando l impiegato a salire sulla sua maestosa auto vettura nera corvino, lucidata e resa elegante.
Si limitò ad annuire costatato l azione gentile del moro ad aprire la portiera del passeggero,ammiccando un sorriso.
Si sedette poco dopo nel sedile in pelle osservando jungkook fare il giro e mettersi comodamente accanto a lui ,nel lato del guidatore.
Senza volerlo tenne gli occhi fissi sulla sua figura attenta per tutto il tragitto,dove le mani grandi del capo andarono a posarsi sul volante,facendo estendere la contrazione in esse.

Era totalmente cambiato da quando stavano insieme,il jungkookie di cui si era innamorato era il ragazzo dalle mille prospettive e desideri,adesso,invece, con il capo ordinato e reso sensuale ai suoi occhi,dal taglio unicamente rasato dalla parte sinistra,e dagli abbinamenti eleganti e semplici,oltre la grande volontà a capacitarsi delle attrattive mani di quest ultimo,evidenziate dalla camicia ripiegata in se stessa nelle sue braccia;era proprio diventato uomo .

Tutti i suoi dubbi furono accantonati in un angolo e scavalcati dal desiderio bramante di stare con jeon jungkook.
Intento nel fissare quest ultimo quasi non rese conto che l auto si fermò fuori da una struttura tipicamente di un nero corvino,dalle grandi vetrate.
Boccheggiò,incredulo,ricevendo solo una risata da parte del guidatore.
Scesero insieme,dirigendosi all interno della grande struttura,divisa dall esterno da un grande cancello in ferro.
Si avviarono nel grande giardino, dove jungkook estrasse delle chiavi inserendole nella tappa della porta,aprendola dopo poco.
《Tua figlia?..》

《Sta con la madre..per oggi》
《V-vive con voi?》
《Se intendi ha-yoon,siamo separati..areum vive con me,ma ogni tanto ha bisogno della sua mamma》
Disse comprensivo e docile, quasi a sussurrarlo.
Il cappotto beige che tenne per tutto il tragitto nella sua mano destra finì per essere lanciato nel divano in pelle di fronte ad un enorme schermo tv,dove al di sotto,jimin potette trovare delle fotografie della bambina e del padre,sorridendo sul fatto che in tutte mancasse ha-yoon.
Ne prese una,raffigurante la dolce bambina dai lineamenti identici a quelli del padre.

《Jeon areum...》
La rimise al proprio posto,soffermandosi sul fatto che jeon jungkook lo stesse fissando con qualche tipo di risentimento.
Venne preso in contropiede da quest ultimo,sbattuto contro il muro della prima sala.

Fece aderire il suo corpo con quello del capo,guardandolo con occhi colmi di desiderio.
《Se vuoi tirarti indietro ti consiglio di farlo ora,perché altrimenti, non riuscirò a controllarmi dopo》 borbottò incominciando a baciare il suo collo,quasi con una lentezza maniacale.
《Che perdita di tempo rifiutare...non credi jk?》
Sbottò,afferrando la sua testa ,guardandolo,prima di collocare le sue labbra in quelle del moro.

Quest ultimo rispose famelico alle sue azioni,afferrandolo per le cosce,portandolo nella camera senza nessun tipo di ripensamento.

𝑴𝑹. 𝑱𝑬𝑶𝑵Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora