4

2.6K 182 57
                                    

T/N si svegliò, e questa volta non per colpa della sveglia, ma per via del tepore provocato dai deboli raggi di sole che filtravano dalla finestra della sua camera.
T/N amava svegliarsi così.
Erano le 8:00, così lei corsie a prepararsi, e, questa volta, fece colazione decentemente.

Uscii di casa e con calma per incamminarsi verso la scuola.
Appena arrivata a scuola, la ragazza, notò subito Hinata, che, "stranamente" stava mangiando.

 "FIAOOUU T/N!" disse con la bocca piena di riso. 

Lei scoppiò a ridere e lo salutò con la mano dirigendosi verso la sua classe.
Le lezioni erano noiose come sempre, ma T/N non faceva altro che fissare l'orologio posto sopra la cattedra.
Questa volta, dopo la scuola, aveva qualcosa di ben più eccitante da fare, per cui aspettava impazientemente il suono della campanella che avrebbe segnalato agli alunni di lasciare quell'inferno, comunemente chiamato scuola.
Appena suonò, tutti gli studenti uscirono dalle loro classi, creando un baccano generale.
Tutti erano diretti verso il loro club, alcuni tristi, altri incerti e altri ancora, come lei: entusiasti.

 Corse in palestra, non vedeva l'ora di entrare in quello sgabuzzino ormai divenuto il suo spogliatoio personale.
Si cambiò rapidamente per poi dirigersi verso la catasta di palloni.
Non c'era ancora nessuno.
Allora, come era solita fare, decise di ammazzare il tempo in qualche modo.
E, proprio come l'ultima volta, decise di servire qualche pallone, per provare il servizo flottante.
Non l'aveva mai provato, ma lo vedeva spesso il giovedì sera, quando si concedeva di guardare qualche match di pallavolo.
Provò la battuta un paio di volte, fallendo miserabilmente.
Pochi minuti dopo T/N sentì il rumore delle scarpe da ginnastica scivolare sul pavimento.
Girandosi vide Kageyama e Hinata.

"Ciao T/C-Sann!" disse Shoyo sorridendo.

"Ehi Hinata! Chiamami semplicemente T/N, non sono abituata alle formalità" disse lei sorridendo.

"E, Kageyama che ne dicessi se provassimo un'alzata?"

"No".

"Sinceramente me l'aspettavo" disse lei ridacchiando.

"Il Re fa così tutto il tempo" disse il biondino entrando nella palestra accompagnato da Yamaguchi.

I ragazzi si andarono a cambiare, e appena rientrarono nella palestra, arrivò anche il coach Ukai insieme alle due manager: "Facciamo questa maledetta prova di elevazione!" disse il coach entrando.

Ukai pose per terra un secchio pieno di un liquido biancastro simile alla colla, ma più polveroso. Uno ad uno i maschi iniziarono ad intingersi le mani di quel liquido biancastro, per poi correre verso il canestro, lasciandoci il segno del palmo.
Successivamente la manager comunicava l'altezza al coach che la segnava su un foglietto di carta stropicciato.
Tutti avevano finito, mancava soltanto lei.
I migliori tre erano Tsukishima, Kageyama e Hinata.
Intinse la mano nel secchio, e prese la rincorsa.
Saltò. O meglio, volò.
Questa era la sensazione che aveva la ragazza.
La sua mano superò addirittura il canestro: mancavano una decina di centimetri al soffitto.
Spiaccicò la mano sul muro, per poi atterrare sul pavimento traslucido causando un grande tonfo.

"Q-quattro metri e sette c-centimetri" disse timidamente Yachi. 

 Kyoko balbettò: "C-credo abbia superato i-il record mondiale".


꒰ 🥥 ꒱ؘ ࿐ ࿔*:・゚
come state?
ricordatevi di lasciare una stellinaaa :)☆
byee -eli :3

p.s. : in questo capitolo i parametri della fisica sono andati a farsi fottere ma siamo su wattpad quindi tutto è possibile :)

𝐋𝐀 𝐑𝐀𝐆𝐀𝐙𝐙𝐀 𝐃𝐄𝐋 𝐊𝐀𝐑𝐀𝐒𝐔𝐍𝐎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora