Pov shila
Ok, dove eravamo rimasti?
Ah già, mi ritrovo davanti a me il ragazzino maleducato che sta studiando il mio studio.Che ci sarà mai da studiare in uno studio se non i diplomi, le apparecchiature, il medico.
"Questo studio fa schifo"
Mi sta per salire l'istinto omicida di prenderlo a cazzotti, ma come si permette!
È vero non è una stanza d'albergo o di qualche palazzo reale, però è un studio normale, semplice.
Ve lo descrivo, dietro alla mia scrivania ci sono tutti i miei diplomi di medicina e ortopedia, i diplomi del triage e anche un premio che vinsi alle medie anni orsono.
Le pareti sono di un'azzurrino molto chiaro, e gli attrezzi son quelli che sono.
"Felice che il mio studio le faccia schifo signor..?"
"Taisho"
"Signor Taisho"
Sorrido leggermente, nonostante questo tizio mi stia sui nervi devo pur sempre comportarmi da medico responsabile.
Ossia fare la carina e gentile e fare bene il mio lavoro.
Mi metto in testa l'obiettivo di curare il paziente che ho davanti, la maleducazione la lascerò da parte per il momento.
"Allora, signor Taisho, mi dica cosa le fa male e cosa le è successo per cortesia"
Lo vedo sbuffare leggermente e tira fuori dalle tasche un pacco di sigarette e un accendino.
"Piuttosto di parlare di cosa mi fa male c'è un portacenere?"
Rimango non basita ma di più!
Questo tizio non solo ha dato fastidio a mezzo mondo in ambulatorio ma ora pretende pure di fumare e non dirmi che cos'ha?ARE YOU SERIOUS IDIOT!? (sorry per l'inglese merdosoXD)
"Mi spiace deluderla, ma nel mio studio non si fuma, ora"
Gli ritiro il pacco di sigarette e l'accendino dalle mani e li metto nella tasca del mio camice bianco.
"Mi ridia le mie cose dottoressa Jaeger"
"Prima risponda alle domande che le ho fatto precedentemente, poi forse le ridarò le sue cose"
"Se non me le ridà sarà furto"
"Non è un furto, è un ritiro, ora mi spieghi tutto"
Lo vedo sbuffare ancora e dalla sua ennesima tasca estrae un pacchetto di cicche.
Ma quante cose ha in tasca sto tizio?
Prende la sua bellissima e affascinante cicca e se la mette in bocca."Devo proprio spiegarle tutto?"
"Certamente signor Taisho, altrimenti non posso curarla nel dovuto modo"
"Quindi lei deve farsi i cazzi miei"
"Moderi i termini signor Taisho e inizi a raccontare"
Nel frattempo prendo una cartella azzurra e ci scrivo sopra il suo cognome.
Una volta compiuta quest'azione tiro fuori un foglio pronto da compilare.Lui sbuffa per l'ennesima volta e prima di parlare fa scoppiare una bolla da parte della sua bellissima e fastidiosissima cicca in bocca.
"Molto semplicemente dottoressa, stavo andando in moto a prendere la mia ragazza, solo che un coglione ha Attraversato la strada senza guardare ed ho dovuto schivarlo all'ultimo per non causare un cazzo di omicidio.
La moto del menga è caduta e io son finito sotto col braccio storto. Le va bene questa spiegazione o deve rompermi ancora le scatole con le sue domande inutili? Sa non ho tempo da perdere io"Trascrivo ciò che ha detto pochi secondo fa, lo sapevo che aveva fatto qualcosa di stupido e di fatti.
Una volta finito di scrivere alzo lo sguardo e lo fisso, lo guardo in modo severo e che fa capire che è il momento di darsi una calmata.
Tolgo gli occhiali che stavo indossando prontamente per scrivere, si indosso gli occhiali quando devo scrivere, e continuo a guardarlo.
"Senta signor Taisho, le ho già detto di moderare i termini, questo è il mio studio, le regole sono le mie, quando lei avrà uno studio suo, forse, potrà far dire tutte le bestemmie e parolacce del mondo ai suoi pazienti"
Mi sta guardando male, però me ne frego altamente, una cosa che non tollero più ora è il suo essere così maleducato.
"Punto due signor Taisho, io ora sono il suo ortopedico e come tale devo capire in che modo si è fratturato quel braccio per capire se è una lesione grave o meno, e da quel che ha raccontato è solo atterrato storto, ringrazi qualcuno lassù perché poteva andare peggio"
Mi alzo dalla mia sedia e mi avvicino a lui, nel frattempo continuo a guardarlo negli occhi.
Arrivata davanti a lui gli prendo il braccio potenzialmente rotto e lui fa una smorfietta per il dolore.
"Punto tre, deve cambiare la sua alimentazione, basta fumo e basta cicche, più verdura e frutta piene di vitamine che contribuiscono al fal bisogno dell'organismo. Senza alcune vitamine le ossa si indeboliscono."
Gli alzo leggermente la manica e gli faccio stendere il braccio sul lettino che ho portato prontamente vicino a me.
" Le darò una dieta da seguire in questi mesi, così aiuterà l'osso a crescere velocemente e forte"
Gli faccio un bendaggio iniziale per tenere fermo il braccio e successivamente gli metto su il gesso.
"Lei non è mia madre, quindi io non seguirò la sua stupida dieta ed ora faccia in fretta, sto solo perdendo tempo"
Sorrido, si strano, però sto tizio è diventata una sfida da superare, io riuscirò a vincere e far si che anche lo scorbutico davanti ai miei occhi diventi più gentile e più pacato.
Lui mi guarda e per un secondo rimane sorpreso dal mio sorriso, ma ovviamente un secondo, subito dopo ritorna scorbutico.
"Ed ora che ha da sorridere? Le faccio ridere per caso?"
Se fosse per me mi sarei messa a piangere a causa della tua personalità.
"Sorrido perché mi piace il lavoro che faccio e mi piace curare le persone, indifferentemente dal carattere"
"E lo farebbe anche con chi è più debole? Più mal visto dalla società? Sorriderebbe anche a loro? A degli sfigati?"
"Proprio perché sono mal visti, mal conci e tanti altri fattori che gli sorriderei più facilmente"
"Tsk! Certa gente non merita di vivere"
"Io penso che tutti meritano di vivere, ho tanti pazienti e mi ricordo tutte le loro facce, le loro particolarità ed il loro stile di vita, perché me li raccontano. Quindi io sorrido perché mi piace farlo"
Lo vedo sbuffare ed alzarsi poco delicatamente dalla sedia dov'era seduto.
"Arrivederci e a mai più"
Mente esce prende su al volo il foglio della dieta che gli ho strettamente consigliato per far si che il suo osso guarisca in fretta.
Mi ricordo solo ora che ho le sue stupide sigarette nella tasca e corro velocemente verso la porta per potermi esporre con metà Busto e col braccio alzato tenente le sue cose.
"Signor Taisho le sue sigarette!"
Lui si gira e mi guarda con una faccia confusa.
"Non era lei pochi minuti fa a rompermi letteralmente i coglioni che devo smetterla col fumo e fare sta stupida dieta?"
Certo che se non mette una parolaccia nel suo frasario non è felice.
"Oh giusto, bhe allora buona Gionata!"
Rientro in studio e chiudo la porta.
Finalmente l'inferno è finito e per oggi sarà una Giornata tranquilla, il grosso l'ho superato.. Spero.
STAI LEGGENDO
Un amore inaspettato
FantasyQuesta storia parla di come le persone possono cambiare a causa della società, ma anche di come possono tornare loro stesse grazie all'amore . Sicuramente farà schifo :p