chapter sixteen

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Il sole mi batteva cocente sulla schiena, l'acqua salata aveva iniziato a schiarirmi i capelli, alcune ciocche erano già bionde, quel poco acne che copriva un pò la mia fronte era scomparsa, ma nonostante il mio aspetto stesse cambiando, il mio carettere era sempre uguale, proprio come quel rammarico che attorciglia ancora le mie budella. Guardo il mare, il sole lo colpisce creando il solito effetto "brillantinato" , Demon è seduto sotto la veranda con il suo pc sulle cosce, non toglie lo sguardo a esso nemmeno per due secondi, la sua pelle è più scura, abbronzato è ancora più sexy, lui mi guarda , mi mordo il labbro inferiore, lui sorride scuotendo la testa, mi alzo dalla sdraio e vado verso di lui, 《resterai incollato al computer tutto il giorno?》 lui continua ad ignorarmi, gli tolgo con decisione e contemporaneamente delicatezza il computer e lo appoggio sul dondolo, mi siedo sulle sue cosce e gli sorrido, 《ho attirato la tua attenzione finalmente》lui ghigna e mi attira più vicino a lui, mi circonda la vita col suo braccio 《l'hai già attirata prima con questo costume》mi squadra per bene, mi alzo in piedi per poi salire a cavalcioni su di lui, mette le sue mani sul mio fondoschiena, 《quanto cazzo sei eccitante》io sorrido imbarazzata, non sono più abituata a determinate esclamazioni e complimenti, prendo il suo volto tra le mani e lo bacio, piccoli baci a stampo, 《se questo è un metodo per non farmi tonare a lavorare, ci stai riuscendo》 torno a baciargli le labbra, scendo baciandogli la mascella, la clavicola e poi il collo, lui sussurra qualcosa di incomprensibile, continuo a baciargli il collo con intensità, succhio per poco la sua pelle e ci soffio sopra facendolo rabbrividire, lui mi tira i capelli tirandomi indietro anche la testa, si fionda sul mio collo baciandolo e succhiandolo con possessione, mi lascio sfuggire un gemito, 《non dovevi lavorare?》 lui alza la testa e lascia i miei capelli, sento un piccolo dolore al collo, mi bacia sulle labbra, un semplice bacio a stampo, le sue labbra sono rosse e abbastanza gonfie, 《se provochi reagisco, lo sai Emy》io annuisco, appoggio la testa sulla sua spalla, lui mi abbraccia , adoro quando lo fa,  ha un forte odore di vaniglia, sorrido, 《mi lasci lavorare adesso?》io annuisco, mi alzo dalle sue cosce e muovendomi sensualmente vado verso la mia sdraio, la sabbia è bollente ma mi ostino a camminarci con disinvoltura, mi siedo sulla sdraio  e chiudo gli occhi beandomi del calore del sole sul mio volto, 《interrompo qualcosa?》riconosco la voce di Jeff, picchietto il dito sulla sdraio accanto a me, spero che capisca il gesto, sento la sdraio muoversi, 《da quando sei così silenziosa》non è una domanda la sua, 《quando mi rilasso non parlo》è passata una settimana da quel nostro litigio, si è allontanato molto da quando ha capito da solo che io e Demon siamo ritornati insieme e adesso eccolo qua,come se nulla fosse, 《ti serve qualcosa?》lui resta in silenzio, 《 volevo solo scambiare qualche parola, non fraintendere》io sbuffo, 《non fraintendo un bel nulla, sei il fratello del mio ragazzo e un amico per me, ma sei veramente uno stronzo, mi hai evitata in questa settimana》lui abbassa la testa guardandosi le mani congiunte, si alza dalla sdraio e mi guarda incazzato 《non dovevi tornare con lui, ti stai rovinando la vita con le tue stesse mani!》io apro gli occhi di scatto e mi alzo andando di fronte a lui, 《qual'è il tuo problema?!》sento la mano di Demon sulla mia spalla, 《Demon puoi tornare a lavorare, questa è una chiacchierata privata》Jeff usa un tono ironico e contemporaneamente arrogante, 《parli tu al posto di Emery?》sento l'aria surriscaldarsi, 《Demon è tutto ok, stavamo solo parlando con un tono troppo alto per sovrastare il rumore delle onde》gli accarezzo una guancia per convincerlo e farlo restare tranquillo, lui annuisce lasciandomi un bacio sulla fronte e fulmina con lo sguardo suo fratello. Lo vedo allontanarsi e tornare al computer, 《ti ho parato il culo solo perché non voglio che ci siano ancora liti, dobbiamo convivere pacificamente, almeno fin quando tutta questa situazione non sarà finita》lui mi gira le spalle e se ne va, lo guardo andar via, d'altronde non rientra e non dorme a casa da 3 giorni, mi sta facendo davvero preoccupare questo suo comportamento infantile e privo di senso, 《Emery vieni qua!》mi sblocco dai miei pensieri, sono rimasta in piedi a fissare un punto vuoto, mi giro e vado verso di lui che mi sta osservando con aria preoccupata,  mi siedo sulle sue cosce nuovamente, metto le mie mani dietro il suo collo e lo fisso negli occhi in silenzio, 《non prendermi in giro, dimmi cosa sta succedendo?》io rimango in silenzio, 《ognuno ha i propri segreti, e tu ne hai molti che non vuoi rivelami》alludo alla discussione che abbiamo avuto la scorsa settimana, lui sospira, 《ancora con quella storia?》io annisco, 《hai alluso a due questioni completamente differenti, qui si parla di mio fratello e di te, e non mi piace affatto che lui ti alzi la voce come ha fatto prima》io alzo un sopracciglio, 《situazioni differenti, ma entrambe le situazioni hanno qualcosa in comune, entrambi sono segreti》 lui rimane in silenzio, appoggio la mia fronte contro la sua, 《tu mi ami ancora come una volta?》lui mi stringe a se, 《anche di più di una volta》io chiudo gli occhi beandomi di quella pace interiore ed esteriore, 《stasera vieni con me》io apro gli occhi trovando i suoi verde acqua cagianti ad osservarmi il seno coperto ancora dal costume, 《dove?》lui rialza gli occhi ma comincia a parlparmi il seno sinistro, 《devo incontrarmi con certe persone in un locale, ci sono anche le loro compagne, m sembra più che giusto e rispettoso che tu venga con me》io annuisco, cavolo, in passato andare con lui in questi significava solo 2 cose: litigare e mandarci a fanculo o fare a botte, mi vengono ancora i brividi, 《quanto sei silenziosa oggi, giornata riflessiva?》《si abbastanza》 lui annusce, mi siedo a cavalcioni su di lui, 《hai finito al cpmputer?》lui annuisce, 《allora adesso pui dedicarti con me》 ghigno, con l'indice parto dal collo e percorro la linea centrale dei suoi pettorali fino a scendere sugli addominali, lui osserva ogni mio gesto, mi muovo con movimenti circolari facendo scontrare i nostri sessi, lui geme, 《Emery non provocare》io ignoro il suo avvertimento, lo bacio con passione, lui ficca con prepotenza la sua lingua dentro la mia bocca, lo nostre lingue si scontrano, si intrecciano, lui mi stringe ancora di più a sé, mi sposta di lato lo slip del costume e mi penetra con un dito, sento già i muscoli rilassarsi, 《Demon, vuoi davvero fare...qui fuori...》lui mi interrompe 《Emery intorno a noi non c'è nessuno, la recinzione è alta ed è coperta in modo che nessuno possa sbirciare》 torna a baciarmi, lo allontano 《il cancello è aperto, e anche la porta di casa, non abbiamo chiuso niente a chiave stamattina》lui serra la mascella, spazientito dalle mie continue preoccupazioni, 《da quando ti crei tutti questi problemi?》io incrocio le braccia al petto, 《da quando in casa non siamo soli》lui sospira, 《mi hai fatto passare la voglia》io mi alzo sistemandomi il costume, avvolte ciò che dice, mi ferisce, prendo il pacco di sigarette e ne estraggo una portandomela alle labbra, l'accendo e aspiro, gettando il fumo subito dopo, mi siedo sul dondolo e guardo il mare, cosa sono, il suo giocattolo sessuale che deve agire sempre e come vuole?! Sento il suo sguardo addosso, si alza e anche lui si accende una sigaretta, 
《c'è bisogno di comportarti da capricciosa ora》lo ignoro, non mi va proprio di litigare, si siede vicino a me appoggia la sua mano sul mio inguine, gli sposto la mano e continuo a fumare, appoggia la sua mano stavolta sul mio interno coscia premendolo, provo a toglierla ma lui stringe facendomi un po' male, si sta incazzando, odio questo suo comportamento, 《cosa ti ha fatto incazzare? Non ho detto niente di male》io gli getto il fumo in faccia sfacciatamente, 《non sono il tuo giocattolo Demon》lui getta la sigaretta nel posacenere, mi tira dal braccio facendomi quasi bruciare con la cenere della sigaretta, mi prende il volto 《tu non sei il mio giocattolo, sei la mia donna, è diverso, non pensarlo mai più 》io rimango spiazzata da questa sua risposta,  mi allontano ugualmente, continuo a fumare silenziosamente. 《Emery sei pronta?》mi sistemo la coda alta che ho fatto e guardo il risultato allo specchio,《si,sono pronta ti piaccio?》Demon mi guarda da capo a piedi , si avvicina e mi gira intorno, 《è troppo corto》non ha tutti i torti, ma non uso vestiti con una gonna più lunga da quando sono una modella, che poi, la gonna arriva a metà coscia, farò attenzione ai miei movimenti, 《verrà meglio a scoparmi》ammicco sensualmente, lui mi prende dai fianchi e mi tira a sé, 《non posso permettermi di arrivare tardi, ma più tardi》 si avvicina al mio orecchio 《te lo strappo questo cazzo di vestitino》mi morde il lobo dell'orecchio e una scarica di brividi si impossessa della mie pelle,  《attenderò impaziente quel momento》sussuro lasciandogli un bacio veloce sulle labbra, lui mi prende per mano e velocemente prendo la mia giacchetta nel caso più tardi faccia freddo, 《metti il mio cellulare nella borsa》annuisco prendendo il suo telefono e mettendolo nella mia pochette, apre la porta d'entrata e mi fa passare, mi metto subito gli occhiali da sole, lui mi guarda accigliato, si gira e chiude la porta a chiave, si avvicina a me 《perché gli occhiali? Vuoi fatti prendere per pazza?》scoppio a ridere per il suo tono ironico,《ricordati che non sono più una "semplice ragazza", accanto hai un modella internazionale, e per lo più devo stare attenta ai paparazzi, se arrivano a scattarmi una foto con te, succederà un mega ggossip e potrei ritrovarmi qui Andrew》lui serra la mascella e la vena del suo collo diventa sporgente, gli prendo la mano e intreccio le nostre dita, 《tienili e se serve, domani ti porto da un parucchiere e cambi tutto, sarai meno riconoscibile, mia madre faceva così》io annuisco, purtroppo il mio successo avvolte è davvero snervante, 《aspetta qui》Demon va verso il garage e apre il cancello, sento il suono del mio cellulare, lo prendo e vedo vari messaggi, uno è di Andrew, lo apro anche se ero già pronta a cancellarlo, ma ciò che mi ha scritto mi spiazza "sto venendo a prenderti, so che sei a Malibu", mi ha trovata.

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