Chapter Thirteen

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Apro gli occhi sbadigliando sonoramente, mi stiro spostandomi le coperte, la stanza è al buio, faccio fatica a vedere, 《ti sei svegliata》 istintivamente mi copro con il lenzuolo, sento una risata profonda, la luce si accende e un Demon, senza maglietta solo con addosso un paio di pantaloncini grigi, mi osserva divertito, 《come hai fatto ad entrare?!》lui mi mostra una chiave, osserva come stringo il lenzuolo al petto e ghigna, 《ho già  visto cosa si nasconde sotto quel lenzuolo, non sarebbe una sorpresa》alzo un sopracciglio, 《questo non significa che puoi vedermi, anche se conosci il mio corpo》lui si lecca il labbro inferiore, 《mi spieghi cosa ci fai dentro la mia camera?!》lui si siede all'angolo del letto, 《volevo guardarti dormire》mi rilasso un attimo, 《perché?》lui mi ignora guardandosi in giro, mi avvicino a lui tenendo sempre saldo il lenzuolo a me, lui si gira verso di me, appoggio la mia testa sulla sua spalla, 《posso mettermi accanto a te?》mi stupisco, Demon non domanda nulla, agisce fregandosene di tutto e tutti, 《sono nuda》 lui punta i suoi splenditi occhi nei miei azzurri, 《vestiti》 io alzo la testa dalla sua spalla, mi manca avere la sua pelle attaccata alla mia, sentire il suo calore e avere i miei seni appoggiati sul suo petto, mi manca sentire i suoi battiti del cuore e mi manca tracciare con le dita i contorni dei suoi tatuaggi, 《puoi metterti accanto a me》 lui si alza staccando la luce e venendo dall'altro lato del letto, mi stendo coprendomi,  sento il materasso abbassarsi al suo peso e le lenzuola che vengono tirate, cala il silenzio, nessuno dei due si muove, mi giro dal lato sinistro e  chiudo gli occhi, improvvisamente sento il suo braccio circondarmi la vita e tirarmi verso di sé,  il suo petto sbatte contro la mia schiena e mi trattengo dal gemere, siamo pelle contro pelle, sento nella schiena dei punti freddi causati dai suoi piercing ai capezzoli, muove la mano facendola scendere verso la mia coscia, 《Demon smettila》 lui continua ignorandomi, mi giro verso di lui, siamo a 2 centimetri e l'eccitazione si fa spazio in me, 《come se ti dispiaccia》io mi allontano e lui mi torna ad afferrare e ad appiccicarmi a sé, adesso petto contro petto, non resisterò a lungo, 《come sei rigida, paura di cedere alla tentazione Emery?》io inghiotto a fatica, 《n..no》 lui mi afferra una natica stringendola con forza, 《quel pagliaccio non sapeva come prenderti》 io resto in silenzio mentre lui mi passa le dita sulla schiena solleticandomi, 《non sapeva come farti godere》 si avvicina al mio orecchio, 《io si, ti farei venire innumerevoli volte, fino a stremarti》migliaia di brividi mi fanno chiudere gli occhi beandomi di quella sensazione piacevole ed eccitante, 《hai intenzione di dormire? Altrimenti puoi andartene》 ritorno me stessa, lui sospira, 《no, parliamo》 mi copro di più, 《di cosa?》lui si copre anche, 《mi odi?》la sua domanda mi spiazza, 《diciamo che non sei tra le mie persone preferite》lui sospira, 《vuoi uscire?》io mi avvicino di più a lui, 《per andare?》lui mi stringe a sé, 《siamo a Malibù qualcosa si trova sempre 》 nego, 《voglio stare a letto, qui, con te》lui annuisce, 《hai paura?》sospiro, 《che tutto questo finisca tra un paio di attimi》 lui mi stringe di più a sé,  《finirà, ma non ora, non tra un paio di attimi》mi appoggio al suo petto abbracciandolo, amo il calore della sua pelle, 《mi era mancato》 sorrido, 《cosa ti era mancato Demon?》lui sospira, 《abbracciarti, stare così con te》 trattengo la felicità che provo in questo momento, voglio fare l'amore con lui, più di qualunque altra cosa, senza dargli il tempo di prevedere le mie mosse, lo bacio, lui si mette addosso a me reggendosi sui gomiti, le nostre lingue si intrecciano e comincio a strofinarmi verso la sua erezione, lui geme e mi asseconda, sento le farfalle allo stomaco e il clitoride pulsarmi, voglio sentirlo dentro di me, mentre mi scopa con forza come ai vecchi tempi. Si abbassa lentamente baciandomi il collo e successivamente puntando verso  il mio petto, prende in mano il mio seno sinistro e le strizza facendomi gemere, mi lecca i capezzoli facendomi stringere le lenzuola in un pugno per trattenere le urla di piacere, scende verso il mio addome e continua a baciarmi, stringe le mie cosce scendendo verso la mia intimità, alza lo sguardo e arrossisco, gioca con l'elastico dei miei slip e alzo i fianchi, lui ghigna, trattengo il respiro, improvvisamente sento bussare, lui ringhia incazzato, si alza dal letto andando verso la porta, mi copro col lenzuolo, 《Demon non aprire la porta!》lui mi ignora, fa scattare la serratura e apre la porta, Jeff resta impassibile, 《ho sbagliato stanza?》 Demon irrigidisce le spalle, 《chi cercavi?》Jeff corruccia la fronte, 《Emery》 Demon si porta le mani in tasca e sorride, 《 allora sei nella camera giusta 》 lui alza un sopracciglio stupito, 《ah, Emery se mi senti, volevo invitarti ad uscirti》io sospiro, 《il tempo di sistemarmi, aspettami giù》 Demon chiude la porta e accende la luce, 《ti avevo detto di non aprire》 lui alza le spalle, mi alzo dal letto, fregandomene di essere a petto nudo, vado verso il bagno prendendo degli asciugamani e adagiandoli sopra il water, sento la sua presenza dietro di me, 《potresti andartene, devo lavarmi》 lui continua a ignorarmi e vedo la sua tuta buttata a terra, non posso crederci, sta davvero facendo ciò che penso? Lui mi supera entrando nella doccia e accendendo l'acqua, i led si accendono e il bagno si illumina di rosso, prendo un respiro profondo e mi tolgo gli slip gettandoli nella cesta dei vestiti sporchi, entro nella doccia e chiudo la portiera in vetro ci sono due getti d'acqua, apro il mio e mi metto sotto il getto d'acqua, lascio che essa mi scivoli addosso, passo la mia mano sui miei capelli, portandoli indietro, guardo Demon, sembra un dio con quell'acqua che gli scivola addosso e gli solca il volto e i muscoli, 《sembra che tu non mi abbia  mai visto》io continuo a guardarlo, 《non ne so fare a meno》lui mi guarda venendo  verso di me, mi appoggio al muro e la mia pelle al contatto con le piastrelle ghiacciate mi fa gemere e rabbrividire contemporaneamente, lui appoggia la mano sul muro guardandomi fisso negli occhi, 《cosa vuoi》io respiro affannosamente, 《n...niente》 lui sogghigna, con la mano destra mi accarezza il volto, 《si invece, vuoi qualcosa da me》 io trattengo il respiro, mi mordo il labbro inferiore, 《voglio sapere cosa vuoi tu da me, dato che ti diverti molto a giocare con le mie emozioni》 lui toglie la sua mano dal mio volto poggiandola nel mio fianco, mi tira a sé, 《voglio solo scoparti dentro questa fottuta doccia e poi pensarci dopo alle conseguenze, perché sei fottutamente eccitante Emery, e non so per quanto tempo resisto a questo giochetto》 senza pensarci troppo gli rispondo, 《allora fallo, scopami》lui resta bloccato, 《è l'eccitazione e l'adrenalina che ti fa parlare, non lo vuoi veramente》io lo tiro verso di me, 《invece lo voglio,  voglio sentirti dentro di me, rivivere quei momenti in cui eravamo solo io e tu, riaccendere quella fiamma che hai volutamente spegnere》lui prende un grande respiro, 《se ti scopo, ora, in questa doccia, resterà solo una scopata, non succederà nulla fra...noi, non illuderti, perché da te, ora voglio il tuo corpo, non te》e come se mi avessero gettato un secchio di acqua gelata, lo spingo staccandomi da lui, lui mi prende dal polso e io mi divincolo dalla sua presa, 《non toccarmi, stupida io che per un momento ho pensato di... vattene, non voglio più vederti, sparisci》 gli volto le spalle stringendomi le braccia al petto, lui sospira pesantemente ed esce dalla doccia prende un asciugamano e se lo allaccia alla vita, raccoglie le sue cose e se ne va senza voltarsi indietro, chiudo il getto d'acqua e vado dall'altra parte, e inutile piangersi addosso, ormai c'ho fatto una corazza, sono abituata a lui e ai suoi dannati scatti di bipolarismo, prendo lo shampoo e comincio a lavarmi i capelli. 《Ch'ai messo poco》guardo Jeff sorridendogli, Demon è seduto sul divano con un computer sulle gambe, mi guarda, lo ignoro completamente, 《possiamo andare》 lui mi porge la mano e io l'afferro, apre la porta e passiamo insieme, afferro il pomello e chiudo la porta con un grande tonfo, gli lascio la mano, 《andiamo a piedi?》lui annuisce, 《dopo 3 giorni di guida, non voglio proprio rientrarci in un'auto e guidarla》 io rido, 《dove andiamo?》lui sembra rifletterci, 《in un pub, non molto distante tranquilla》 annuisco guardandomi intorno incuriosita, 《ti piace?》《si molto, tutte queste luci, sembra Los Angeles》lui mi sorride, l'osservo , è sempre stato un bel ragazzo, e sicuramente, molto più gentile di suo fratello. 《Tequila per me》 tengo ben saldi gli occhiali da sole e il cappellino in testa, 《Emery sei sicura di sentirti a proprio agio? Se vuoi possiamo andarcene》 io nego, 《no restiamo, devo solo stare attenta a non farmi scoprire》 il cameriere ritorna con il mio drink nel vassoio, lo poggia davanti a me e io lo ringrazio, ne prendo subito un sorso, adoro il suo sapore, 《posso farti una domanda?》Jeff mi guarda, 《si dimmi》 mi passo le mani sulle cosce cercando di tranquillizzarmi, 《come sapevi dove abitavo? E soprattutto, perché adesso sembri meno acido e stronzo rispetto a quando tu...insomma...eri venuto a "prendermi"》 mimo le virgolette, lui beve il suo drink e mi guarda puntato, 《ti tenevamo già sott'occhio da un paio di giorni, non è stato difficile sapere dove stavi, i paparazzi avvolte servono e per quanto riguarda il mio atteggiamento, è solo che, non so, ogni volta che mi stai accanto e come se riuscissi a cambiarmi, ad attenuare quel dolore e quella rabbia repressa, non so se capisci quello che intendo》 annuisco, 《si capisco, capisco perfettamente 》 lui annuisce continuando a bere, 《Jeff, voglio sapere tutto quello che è successo da quando me ne sono andata, fino a quando, Demon mi ha usata come merce di scambio》lui mi incenerisce con lo sguardo, 《credo tu voglia sapere troppo, e chi sa troppo, fa una brutta fine》 io divento tesa, 《bene, allora lo scoprirò da sola, se proprio servirà 》lui sospira, 《Emery non voglio fare lo stronzo con te, ma devi capire, che tutto quello che è accaduto, ci ha segnati profondamente e parlarne, mi è difficile》io mi mordo il labbro inferiore, 《lo capisco, ma puoi fidarti, parlarne può solamente farti bene》 lui fa una risatina nervosa, mi ricorda tanto Demon quando fa così, 《o vuoi saperlo solo per i tuoi scopi》io mi blocco, 《come puoi solamente pensare una cosa del genere, stavo solo cercando...》 mi interrompe, 《di farti i cazzi miei》io corruccio la fronte, 《se la pensi così è meglio che io vada》 lascio una banconota da 20 dollari sul tavolo ed esco fuori dal pub come una furia, come può parlarmi in quel modo conoscendomi? È tale e quale a suo fratello, è davvero un'idiota, stringo la mia pochette e percorro la stessa strada che ho fatto con lui, spero di non perdermi. Guardo la villa che per un po' sarà casa mia, è davvero uno spettacolo, d'altronde i fratelli Mitchell amano il lusso, supero l'abitazione entrando nella spiaggia privata, speriamo che Demon non è in casa, non vorrei che mi vedesse, chiudo il piccolo cancello in ferro battuto, mi siedo su un sasso e mi tolgo le scarpe, le prendo in mano tenendoli dalla linguetta esterna e percorro la spiaggia, voglio sedermi vicino al mare, voglio che mi bagni i piedi, voglio sentire il suo profumo da vicino e...mi blocco non appena vedo che dall'acqua esce Demon, merda, proprio ora che volevo un po' di solitudine, lo supererò come se non esistesse e mi metterò distante, d'altronde la spiaggia è abbastanza grande, mi autoconvinco della mia decisione, e cammino spedita verso l'angolo opposto e distante in cui è lui, sento i suoi occhi addosso, non voltarti, non farlo Emery, sarà come una vittoria personale al suo smisurato ego da alpha, una ragazza mi supera correndo, ma che cazzo? Mi volto bruscamente,  la spiaggia non era privata e di proprietà dello stronzo dietro di me?! La ragazza cinge i fianchi di Demon e io sbatto gli occhi, tutto spiegato, non posso andarmene, se lo facessi penserà che sia infastidita dalla presenza della ragazza dai capelli corvini e il fisico perfettamente bilanciato, mi siedo a terra guardando il mare e la luna ormai alta in cielo, fin quando sento le urla della ragazza, 《oddio tu sei la modella internazionale Emery Borg!!》non ha nemmeno azzeccato il mio cognome, io mi alzo infastidita, mi schiarisco la gola improvvisando una voce stridula e completamente diversa dalla mia, 《oddio dove?!!》la ragazza corruccia la fronte, 《oh scusa, pensavo fossi tu, ci somigli, sai che questa è la spiaggia privata del mio ragazzo? Dovresti andartene, potrebbe seriamente incazzarsi, sai, è un tantino permaloso》 io alzo un sopracciglio, già,  ragazzo, come no, 《oh davvero? Pensavo fosse la spiaggia riservata alle cagne, guardandoti》 lei sbarra la bocca, in preda a una crisi, 《ma come ti permetti spilungona, chi ti credi di essere?!》 Io sbuffo infastidita, 《una ragazza con un cervello》 la supero ormai annoiata, Demon mi guarda, 《cos'hai da guardare?!》lui serra la mascella, in questo momento vorrei sotterrarlo, cammino verso l'entrata della casa e apro la porta, mi pulisco i piedi insabbiati ed entro dentro chiudendo la porta delicatamente, fin troppo, percorro la cucina e il salotto e salgo le scale in vetro fino ad arrivare in camera mia, chiudo la porta a chiave e alzo la tapparella della finestra e della porta che dà sul balcone, chiudo le tende e mi tolgo il cappello e gli occhiali da sole, sospiro, che giornata orribile, mi tolgo i vestiti e mi metto dei pantaloncini corti e un top, mi attacco i capelli in uno chignon disordinato e attacco la musica sullo stereo, mi distendo sul pavimento e inizio ad allenarmi, mi svuota la testa, sento le risate da sotto, mi fermo guardando un punto non specifico, a chi voglio prendere in giro, vedere che non ha perso tempo a cercarsi un'altra, mi ha provocato un'enorme ed incontrollata gelosia, quanto sono stupida. Il rumore del mare mi aiuta a rilassarmi, sono le 3 del mattino e io sono seduta sulla sabbia fredda, nessun rumore, niente, solo io, i miei pensieri fin troppo rumorosi e il mare, esso è buio, quasi cupo, le sue acque sono nere, 《hai intenzione di rientrare?》non mi giro per capire che si tratta di Jeff, si siede accanto a me, 《prima al pub...》lo interrompo, 《è tutto ok, tranquillo》 non voglio parlare di ciò che è successo, non ora, 《non hai mantenuto la parola》 io mi giro verso di lui corrucciando la fronte, 《che vuoi dire》lui mi sorride, 《dovevamo tuffarci in mare non appena saremo arrivati》 io resto in silenzio, lui si alza e si toglie la maglietta che indossava, ha vari tatuaggi sparsi e gli addominali più marcati, Emery non puoi guardare così il fratello del tuo ex, non posso sbavare così,   《allora? Hai intenzione di venire in acqua con me o devo trascinarti con la forza》 io resto seduta, 《vado a mettermi il costume, aspettami qua》 non lo lascio controbattere e corro verso l'entrata della casa, entro pulendomi i piedi e corro all'interno salendo le scale, la porta di Demon si apre, lui esce guardandomi, ha i capelli in disordine, indossa dei pantaloncini rossi, 《fai meno rumore》 io lo ignoro entrando in camera mia chiudendo la porta a chiave, prendo un costume interno verde smeraldo e mi spoglio velocemente, lo allargo entrando prima la gamba sinistra e poi la destra, lo alzo lungo i fianchi, continuo ad alzarlo fin quando non entro il braccio nella manica, essendo un monospalla non ho difficoltà, prendo un telo per potermi coprire, apro la porta girando la chiave, Demon è appoggiato allo stipite della sua porta, 《che hai da guardare?》lui ghigna, 《te》 io alzo gli occhi al cielo, 《ho notato》lo supero, 《dove vai?》io mi blocco, 《non penso siano fatti tuoi, ritorna in camera tua, la tua ragazza non penso ci tenga a dormire da sola》lui ride, 《ragazza? Hai sbattuto la testa o la gelosia ti annebbia le idee》 io divento rossa per la rabbia, 《stai scherzando vero?! Io non sono gelosa, non di uno come te che come sport non fa altro che abbindolare le ragazze e fargli credere di essere la donna della propria vita, e per l'appunto,  è stata lei a dirmelo, non m'importa ciò che dirai, ho da fare》 mi giro andando verso le scale e scendendole, 《vengo anch'io 》 mi blocco di nuovo, 《oh no, tu non vieni!!》la rabbia ormai ha preso il sopravvento, 《si che verrò,  ho bisogno di una bella nuotata, la filippina mi ha tolto tutte le energie, ah e per l'appunto》 marca la parola, 《casa mia, spiaggia mia, regole mie, non comandi tu, non è casa tua, sei un'ospite al momento, quindi》 mi sorpassa, 《vedi di abbassare la cresta Emery, che qui, non sei nessuno》 sento il rumore della porta chiudersi, stasera lo affogo in mare. 《Al mio 3 Jeff》 lui non mi fa finire che mi prende i spalla sbandierando il mio sedere in aria e corre verso l'acqua, al contatto com esso rabbrividisco facendo un piccolo urletto, lui va sott'acqua tirandomi con sé,  la sensazione di spensieratezza mi fa quasi star bene, risalgo prendendo un lungo respiro e spostandomi indietro i capelli bagnati, 《uuuuuh》 Jeff scandisce divertito, 《merda ci voleva, Emery vieni qui》 Demon ci osserva in silenzio, mi avvicino a Jeff, lui senza preavviso mi prende in braccio, 《cos'hai intenzione di fare Jefferson Mitchell?!》lui molleggia con le braccia e ride, 《un bel tuffo》 io sbarro gli occhi, mi lancia in aria e io mi tappo il naso, sprofondo in mare, apro gli occhi cercando di vedere qualcosa, ma oltre vedere appannato e il mare formare bollicine e oscurità, nulla, risalgo in superficie rifacendo il gesto di portare indietro i capelli bagnati, mi asciugo gli occhi e guardo con un grande sorriso Jeff, 《sei uno stronzo, dovevi farmi preparare psicologicamente, adesso ho la testa che mi fa male e il naso che brucia》 lui ride, Demon esce fuori dall'acqua andando a sedersi sulla sabbia, 《che scorbutico》 Jeff guarda il fratello, 《tornerai ad abituarti》 io nego, 《non si torna alle vecchie abitudini, siamo cambiati un po' tutti,  e adesso voglio solo godermi ciò che viene》lui annuisce, 《tra poco il sole sorgerà》 guardo il cielo schiarirsi di poco, comincio a nuotare verso la spiaggia, mi metto in equilibrio e affondo i piedi sulla sabbia, prendo il mio telo e lo avvolgo intorno al mio corpo, prendo la mia piccola pochette da spiaggia e ne estraggo il pacchetto di marlboro, mi metto la sigaretta in bocca e l'accendo, poso tutto e mi siedo, sono accanto a Demon, lo ignoro, anche lui sta fumando, Jeff è rientrato in casa a lavarsi, 《sai che ore sono?》lui mi ignora, 《sei veramente uno stronzo, che ti costa dirmi l'ora 》 lui mi guarda, 《perché non lo chiedi a Jeff,  siete diventati grandi amici improvvisamente, ora fai gli occhi dolci a lui》io corruccio la fronte, 《vedi di smetterla Demon, sai che io e lui abbiamo sempre avuto una grande amicizia, e non faccio gli occhioni dolci a nessuno, non ho bisogno di nessuno accanto a me》resto seduta, non ho voglia di tornarmene dentro, 《non vuoi nessuno accanto a te,  ma vuoi me》io butto il fumo in aria, 《non voglio nemmeno te, sei come tutti gli altri, peccato che io me ne accorga sempre tardi》lui mi prende il viso con forza e lo avvicina al suo, 《non paragonarmi agli altri, sai che non sono come mi hai appena descritto, sei solo accecata dalla rabbia e dal rancore nei miei confronti》 io levo la sua mano con forza, 《dico la verità, tu non l'accetti e io non posso farci proprio nulla》faccio un lungo tiro dalla mia sigaretta, aspiro e getto il fumo, 《sei patetica》 io rido, 《e tu uno stronzo pieno di sé, eppure non non te lo rinfaccio》 lui sorride, è bellissimo vederlo sorridere, finisco la mia sigaretta in silenzio. 《Buonanotte Demon》 lui mi fa un cenno con la testa e se ne va, ho bisogno di una doccia antistress e che mi tolga tutta questa sabbia, accendo l'acqua della doccia puntandola alla giusta temperatura, entro in essa e comincio a lavarmi. Esco dal bagno già asciutta e col pigiama, mi metto sul letto e mi copro col lenzuolo, sono quasi le 6 del mattino, dovrei proprio riposarmi, metto il mio Iphone sotto carica e mi sistemo meglio, chiudo gli occhi e provo a dormire, ma i pensieri mi invadono come sempre, mi siedo sul letto, voglio andare da lui, dormirci, ma non posso, non posso proprio, non dopo che stasera è stato con un'altra, non se ne parla, e poi, sicuramente, lei sarà ancora nel suo letto, mi torno a mettere sotto le lenzuola e sbuffo, vorrei sprofondare, essere a casa mia a sorseggiare della sangria nella mia piscina, insieme a Charl, cazzo, Charl, non la sento da un pò, mi manca mio fratello, poter stare con lui, mi manca già un po' tutto, mi asciugo una lacrima improvvisa, prendo un lungo respiro e stringo i pugni, io sono forte e riuscirò ad affrontare tutto a testa alta, mi giro di lato e chiudo gli occhi, sento il sonno impossessarsi di me,  ho bisogno di dormire.

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