Cari lettori,
Ultimamente cerco di non fare uno spazio lettori a inizio e fine capitolo, un po' per rendere la storia più formale, un po' per avvicinarlo ad un futuro ipotetico libro cartaceo, ma questa volta devo!
Consideratelo un piccolo sfogo da parte dell'autrice...
Non sapete quanto mi scocci rileggere e sistemare tutti i capitoli, modificando eventuali errori e cambiando tutti i tempi verbali.
La mia scrittura quando ho iniziato a pubblicare, era parecchio arcigna, sicuramente da smussare fino alla perfezione.
Arrivata al secondo libro, Relief (10 capitoli pubblicati, ma purtroppo in fase di revisione anche quello. Uscirà dopo la revisione di tutto questo libro) la mia sintassi era molto migliorata e aveva un livello troppo alto rispetto al libro precedente, così ho deciso di rivederlo, per dare alla trama, già molto valida da prima, la sua giusta forma lessicale.
Quest'intento è nato anche per partecipare e vincere più concorsi, in modo da far crescere la mia storia sempre di più.
Nonostante le buone intenzioni e le più che giuste motivazioni, non ho per niente voglia di farlo: scrivere nuovi capitoli e andare avanti con la storia è attualmente il mio sogno.
Il vostro supporto, le vostre richieste bei commenti e la vostra puntualità nel votarli mi aiuta molto e mi motiva ad andare avanti.
Grazie a tutti, di cuore❤️-ImmaThoughtsWriter
(Piccolo aggiornamento dall'autrice: sto scrivendo questo paragrafo dalla Metropolitan Ervin Szabó Library of Budapest! Cercate qualche foto, ne vale la pena!❤️)
***
Mal era impressionata da quante cose la McGranitt sapesse riguardo la magia: cose che nonostante gli anni di ricerca e le centinaia di pagine lette, non si potevano trovare neanche nei libri.
Parlarono per tutta la mattinata, passeggiando per il cortile della struttura, lasciandosi solo ad ora di pranzo, per poi rincontrarsi poco più tardi.
Le disse di fare le valigie, di preparare tutto: non avrebbe passato un altro giorno all'interno di quell'orfanotrofio.Mal si precipitò nella camerata per sistemare le sue cose, pensando a quanto quella visita così repentina e inaspettata, cambiasse la sua vita per sempre.
La stanza era vuota, le ragazze erano tutte a messa e avrebbe potuto prendersi tutto il tempo che voleva, anche se quella di certo non era la sua intenzione. Voleva fare in fretta, preparare tutto nel giro di qualche minuto e lasciare quel posto che l'aveva tenuta prigioniera per anni.
Aprì il suo vecchio armadio dalle spesse ante scorrevoli, e trovando davanti a sè qualcosa di profondamente inaspettato, non poté far altro che imprecare rumorosamente: "Cosa diavolo è successo qui?!"I suoi vestiti, nonostante fossero pochi e tutti dello stesso triste colore, erano stati tagliuzzati e sparsi per tutto il fondo dell'armadio.
Pensò immediatamente alla partenza: come poteva frequentare una nuova scuola con un solo cambio e neanche un soldo in tasca?
Cercò di trattenersi, ma sentiva la rabbia salire: ancora una volta qualcuno che aveva sentito parlare della sua partenza aveva provato a tenerla ancorata lì.
Ma questa volta non aveva intenzione di fermarsi, pur di indossare sempre la stessa gonna e lo stesso maglione infeltrito.Un colpo secco la distrasse dalla sua rabbia.
"Chi c'è lì dietro?"
Disse quasi impaurita, fissando il punto da cui arrivava il tonfo.
Era quasi sicura venisse da dietro la porta, ma pensò fosse impossibile dato che era talmente aperta che tra questa e il muro, non sarebbe entrata nemmeno la ragazza più minuta dell'istituto.
Si chiese se l'avesse immaginato, ma sentì nuovamente un fruscio provenire dalla stessa direzione.
Afferrò una scopa poggiata sul muro per il manico e si avvicinò lentamente: qualsiasi cosa fosse, non sarebbe scappata senza essersi fatta molto male.
Si avvicinò lentamente, quatta come un gatto che caccia un topo, e non appena allungò la mano per chiudere il portone, saltò fuori qualcosa che la fece spaventare come maniera successo.
Un essere del tutto estraneo a Mal, e dall'aspetto grinzoso, iniziò a correre e saltare freneticamente per tutta la stanza.
Era alto circa 50 centimetri e aveva grandi orecchie e occhi chiari e giganti.
Era vestito di stracci.
L'unica cosa che copriva il suo esile corpo rosa era qualcosa di molto somigliante ad un sacco di iuta, con quattro aperture: una per la testa, una per le braccia e una sul fondo per le gambe esili e tremolanti.Per la paura, la ragazza balzò all'indietro e chiuse violentemente la porta, sbattendola per non far scappare la strana creatura dalla stanza.
"Cosa diamine è quel coso?!" si chiese retoricamente, non pensando che egli stesso avrebbe potuto darle una risposta.
"D-Dobby mia signora, sono D-Dobby l'elfo domestico, è un onore per Dobby incontrarla" disse tremolante.
"Oh mio Dio, sai parlare?"
"A-altrimenti non le avrei risposto m-mia signora, è ovvio!" disse saccente, pentendomene a parole pronunciate, come se avesse paura della reazione della ragazza, come se con altre persone avesse dovuto stare attento a ogni singola parola.
Davanti la sua espressione di triste pentimento, Mal si intenerì, e con calma gli chiese: "Dimmi Dobby, cosa cercavi nella mia camerata?"
"Cercavo lei!
P-p permetta a Dobby di avvisarla, mia signora"
"Sai Dobby, qualsiasi cosa tu abbia da dire, non ripagherà mai i miei vestiti!"
"S-si è stato Dobby, m-ma c'è un motivo" si interruppe, guardandola con occhi determinati. Lei lo lasciò parlare:
"La signorina Mal Evans non deve andare ad Hogwarts, per nessun motivo la signorina deve partire.
Cose orribili accadranno s-se lei si trasferirà.
Dobby doveva avvisarla!"Quelle parole, se pur provenienti da un essere alto circa un terzo di lei, la intimorirono. La lasciarono interdetta per qualche secondo, incapace anche solo di pensare a ciò che egli aveva detto.
Non riuscendo a formulare una risposta pensata, fece quello che le veniva meglio: agire d'impulso.
"Non importa cosa succederà. Ho deciso di partire e nessuno, nessuno al mondo mi impedirà di andare via da questo posto."La creatura trasformò l'espressione corrugata in un triste sorriso.
"L-la signorina Malia è ancora più determinata del signor Harry, Dobby pensava fosse impossibile...
D'altronde è questione di sangue!" aggiunse l'elfo, scatenando una violenta reazione di panico e ansia nella mente della ragazza: si chiedeva cosa volesse dire. Quell'Harry era suo padre? Forse suo nonno? O un suo zio?I suoi pensieri vennero bloccati dall'elfo, che immediatamente prese la scopa che la ragazza ancora teneva tra le mani, e cominciò a percuotere la sua stessa testa più e più volte.
"Stu-pi-do-Dobby " disse a suon di bastonate.
"Dobby-ha-qua-si-rivelato-un-segreto"Mal gli tolse immediatamente quella "potenziale arma" dalle mani, e rassegnata gli disse: "Basta Dobby, non ce n'è bisogno. Non so di cosa tu stia parlando, ma so di per certo che mi devi dei vestiti nuovi"
"Ma mia signora, Dobby l'ha fatto per non farla partire, Dobby la sta proteggendo, Dobby..."
Ricominciò a giustificarsi, mortificato, fin quando la porta si aprì e rivelò dietro di lei, l'imponente figura della professoressa McGranitt.
Voleva sincerarsi che la ragazza avesse terminato di preparare le sue cose, essendo inoltre preoccupata per il ritardo che stava facendo a causa dell'elfo. Così Mal lo indicò senza conferire parola, puntò con il dito il retro della porta, ma non appena la donna fece per aprirla, si accorse che lì dietro non c'era nessuno."Qualsiasi cosa ci fosse, sembra essersi polverizzato... proprio come i tuoi vestiti, cara ragazza." Aggiunse scrutando l'armadio a soqquadro.
"Reparo" pronunciò agitando la bacchetta, e in men che non si dica, tornò tutto al suo posto, come se non fosse mai accaduto nulla. I vestiti erano come nuovi, forse anche più belli di prima; tutti in ordine, per capo e taglia.
Con un altro colpo di bacchetta, aprì una piccola ventiquattr'ore e in modo scientificamente inspiegabile, fece fluttuare tutti i vestiti all'interno, nonostante fossero troppi per entrare all'interno di quella minuscola valigia.
A Mal sembrò del tutto irreale e si chiese se la signora McGranitt fosse in realtà Mary Poppins.***
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Distress: Draco Malfoy
FanficUscita dall'orfanotrofio in cui ha vissuto per undici anni, Mal Evans si lascia l'infanzia alle spalle e comincia una nuova vita nella Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Ciò che è successo però, non si può cancellare e il passato travagliato...