Off the table

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Passarono 6 mesi.
Nessuno dei due parlò più.
La laurea era ormai agli sgoccioli; Taehyung iniziò a farsi di droghe e alcool, tornava sembre ubriaco a casa.

Jungkook invece, era rimasto uguale; la sua timidezza si era impossessata della sua anima più di ogni altra cosa, ma a lui non dava fastidio.

-"Hey Taehyung, un altro giro?!"-

Taehyung era insieme ad un suo gruppo di teppisti, in un pub, a bere fino allo svenimento.

-"E me lo chiedi pure Henry?!
CERTOOOOOO!"-

urlò a squarciagola Taehyung.

-"Pago io non preoccuparti!"- Disse a sua volta Henry.

Quel gruppetto nacque per puro caso a scuola.
Si incontravano sempre nelle ricreazioni, parlavano del più e del meno, si fumavano sempre qualche canna di nascosto e bevevano, in piccole quantità degli alcoolici travasati in delle piccolissime bottigline, sempre a portata di mano.

-"Hai visto quante belle ragazze ci sono qui?!"-

disse Logan, un altro membro di quel gruppo, a Tae.

-"Beh si! La scelta è veramente vasta..."-

Lo disse in un tono triste.
Sapeva benissimo in fondo che dopo tutti quei mesi passati insieme a Jungkook, nonostante Jimin, non erano paragonabili a qualsiasi altro rapporto.

Dopotutto perché doveva ridursi così?! Era solo un fatto psicologico, e tra tutti, ha scelto la strada della sua rovina.

In quel momento, guardò fisso un punto vuoto del locale.
Iniziava a sudare, anche perché non erano solo loro e le "ragazze" lì dentro. Quel pub arrivava a contere un minimo di 50/60 persone al giorno e l'area non era molto grande. Il tutto era alimentato da una forte puzza di alcool e di chiuso.

-"Logan, di a Henry che esco qui fuori a prendere una boccata d'aria, ritorno tra 5 minuti!"-

-"Sei sicuro di stare bene Tae?!"-

-"Si si. Ho solo bisogno di prendere una boccata d'aria, perché qui è davvero troppo "viziata"!"-

-"Ok-ok!"-

Taehyung faticò pure ad uscire da lì, in quanto si erano formati calcagne di persone lungo il tragitto.

In quel locale potevi vedere gente che: ballava in mezzo alla pista con una totale perdita dell'orientamento, chi beveva come un turco, chi giocava a poker, chi alle slot machine dove venivano spesi un gran mucchio di soldi; per intenderci, con una sola giocata, si andava a spendere 5 sterline e siccome le slot c'è n'erano a decine, dopo anche solo aver giocato per un ora intera, buttavi quasi un mezzo stipendio!

-"Uff..."-

Taehyung guardò in alto e in basso sbuffando.
Ogni tanto si guardava indietro e poi rivolgeva la vista verso le luci della città.
Ogni tanto si portava le mani ai capelli e si mordeva nervosamente il labbro.
Le appoggiava poi sui fianchi e le incrociava, guardava l'orologio ogni minuto e si domandava ancora il perché di tutto ciò.

-"Non posso continuare a vivere così!"-

Così rientro dentro, prese giacca, occhiali e telefono e lasciò i suoi amici lì, dicendo loro che non si sentiva bene.

Ma lui non andò a casa.
Si diresse verso la spiaggia dove si erano dichiarati 1 anno prima.
Erano le 11 di sera di un maggio quasi giugno; primaverile ma con i primi segni di una calda e lunga estate.

Dopo 10 minuti arrivo nella spiaggia.
Da lontano vide un gruppo di ragazzini seduti intorno ad un falò avvolti da delle coperte, più lontano ancora un ristorante ancora pieno di gente accompagnata da altrettanta musica.

𝐒𝐭𝐮𝐜𝐤 𝐈𝐧 𝐌𝐲 𝐎𝐰𝐧 𝐄𝐮𝐩𝐡𝐨𝐫𝐢𝐚//𝐓𝐀𝐄𝐊𝐎𝐎𝐊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora