tell me the truth

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Erano le 9:30 di mattina, di una domenica piovosa di fine Maggio.
Il telefono di Taehyung vibrava da circa 10 minuti, ma pensando fosse la sveglia, lo spegneva sempre.
In posizione fetale, cercava continuamente di sistemarsi le coperte in modo che tutto il corpo fosse abbastanza avvolto; il sole filtrava dalle sottili tapparelle situate nell'altra parte della stanza e delicatamente, si appogiavano sulla sagoma del ragazzo.
Dopo circa 3 minuti le sue palpebre iniziarono a separarsi dall'attaccatura delle ciglia, dalla sua bocca usciva un verso di come quando ci si sveglia, nel mentre si portava le mani ai capelli per massaggiarli e sistemarli per poi sgranchirsi tutto il corpo.
Apri tutte le tende e le finestre, facendo circolare l'aria.
Per strada non si vedeva molta gente; giusto qualcuno che portava a spasso il cane o chi andava dal panettiere o nei negozietti.

Così prese il telefono in mano e notò svariate chiamate da Jungkook.

«ma che... Jungkook?!»

Sfortunatamente Taehyung non si ricordava niente della sera precedente e di tutto ciò che l'ha portato dritto in camera sua.

Accanto al suo comodino c'era appoggiata una lettera;

"Caro Taehyung,
Sicuramente quando leggerai questa lettera non ti ricorderai molto di ciò che ti è successo, quindi per rinfrescarti la memoria ti dico solo che sono riuscito a riportarti sano e salvo a casa.
Se vuoi sapere di più, rispondi alle mie chiamate che ti farò domani mattina e vedi di rispondermi subito....anche perché mi manca tantissimo la tua voce.

P.s. se noti una puntura sulla tua clavicola era solo un iniezione per farti addormentare; era l'unica cosa che potessi farti!

Chiamami al più presto,
Jeon Jungkook.

«J-jungkook...ma allora...come...accidenti non ricordo nulla....ACCIDENTI»

iniziò a piangere disperato, ma in quel momento avrebbe solo voluto sapere delle risposte al riguardo.

Così chiamo il minore.

|Beeep, beeep, beeep|

-"Pronto?"-

L'esile voce di Jungkook rispose alla chiamata.

-"Jungkook..."-

Taehyung tremava alle sue stesse parole.

-"Taehyung finalmente...mi hai risposto."-

Taehyung senti il minore piangere di gioia.

-"Che bello sentirti...mi sei mancato tantissimo. Immagino che mi hai richiamato perché vuoi sapere delle risposte!"-

-"Si ecco io...si!"-

-"Bene, allora. Ieri sera verso le 11:15 ti ho ritrovato sotto casa mia, ma non eri da solo. O meglio, inizialmente lo eri, ma poi..."-

Riprese a piangere.

-"Ma poi cosa Kook?!"-

-"Ecco... Di punto in bianco ti ho ritrovato per terra sanguinante, eri stato circondato da un piccolo cerchio di teppistelli, sfortunatamente con il buio non sono riuscito ad individuare i loro volti, ma sono riuscito ad origliare mezzo nome di uno di loro"-

-"e...c-che nome era?!"-

-"Sono sicuro di aver sentito il nome Henry!"-

«No...non è possibile...no, non può essere stato veramente lui...noi...noi siamo amici-»

-"Come Taehyung?!"-

-"Emh oh niente, niente. Stavo solo ragionando."-

-"Comunque vedendo quella scena sono subito corso giù. Per fortuna in casa tengo un'enorme mazza da baseball di mio nonno, così sono uscito dalla porta di dietro per coglierli in sorpresa e....PAM!"-

𝐒𝐭𝐮𝐜𝐤 𝐈𝐧 𝐌𝐲 𝐎𝐰𝐧 𝐄𝐮𝐩𝐡𝐨𝐫𝐢𝐚//𝐓𝐀𝐄𝐊𝐎𝐎𝐊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora