"Signor solitudine"

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pov's Louis

Sono al parco, seduto su una panchina mentre osservo il laghetto dove ci sono vari cigni e sto pensando colui che dovrebbe essere sveglio al posto mio...
Penso ai suoi occhi ancora chiusi...
Penso tutto ciò che mi circonda e noto soltanto coppie che mi fanno sentire un fallimento...io ho fallito con Harry.
Mi manca stringerlo...
Mi manca stringere le sue mani...
Mi manca.
Mentirei se dicessi il contrario, sarei soltanto un povero idiota...
Adesso sono solo...sono ‘Signor solitudine’...
Non ho nessuno per me...
Sono così solo...
Mi piacerebbe avere qualcuno da chiamare al telefono...ma quel qualcuno è in coma...
Vorrei poter tornare a casa con lui...ma non posso...
Messaggi...mai un messaggio...non ho ricevuto un messaggio da parte sua perché è in coma.
Sono stato dimenticato, già...dimenticato da lui...
Mi chiedo come io possa aver fallito con l'amore...
Sono un disastro, soltanto un disastro.
Ecco perché sono solo.
Sono ‘Signor solitudine’ ma nonostante tutto spero di poter tornare a casa...a casa con lui...
Dannazione Harry...i tuoi occhi mi tormentano ogni giorno e poi li sogno la notte sono diventati il mio incubo...
La notte scorsa ti ho sognato, sai?
Ti ho sognato mentre ti allontanavi da me con il tuo sguardo pieno di odio e delusione...mi dispiace Harry.
Posso soltanto dire che mi dispiace...so che ti ho deluso...l'ho sempre fatto.
Non capisco perché io debba rimanere ancora in questo mondo se tu non ci sei...mi sento così irrilevante senza di te.
Sai...è buffo da dire ma ogni tanto torno a casa tua, prendo una delle tue felpe preferite e le indosso...
Hanno il tuo profumo addosso...nonché il mio profumo preferito...
Non vedo l'ora di poter annusare questo profumo sul tuo corpo...
Sai, ogni tanto prendo anche la tua chitarra e la suono delicatamente, non so ancora suonare ma quando ti sveglierai mi insegnerai tu qualcosa...
Perché tu ti sveglierai, giusto Harry?
Oh sì che ti sveglierai...tu non puoi abbandonarmi così...non lo farai...certo che non lo farai...io ti amo e senza te non posso farcela...
Ora mi incammino in ospedale, voglio rivederti...mi manchi.
Dopo aver salutato un piccione mi alzo dalla panchina dove mi ero seduto qualche ora prima, e mi incammino nella strada per l'ospedale.
Camminando noto un ragazzo...
Ti somiglia molto, anche lui è riccio ed è alto quanto te...mi avvicino a lui e noto che sei tu...preso dall'emozione e dalla felicità cerco di abbracciarti ma...sparisci tra le mie braccia.
Forse ho le allucinazioni, mi sento così stupido...beh in realtà lo sono...
Nonostante i miei occhi si iniziassero a riempire di lacrime al punto da farmi pizzicare gli occhi, iniziai quasi a correre per raggiungere il prima possibile l'ospedale.
Dopo un quarto d'ora, all'incirca, eccomi qui, seduto sulla sedia accanto al tuo lettino...noto che sei pallido...troppo pallido, così schiaccio il pulsante d'emergenza e subito arriva un'infermiera, appena ti vide diventò pallida anche lei.
Non capivo cosa stesse succedendo ma iniziò a chiamare soccorsi e, dopo averti portato in un'altra stanza, mi dissero di uscire lasciandomi sconvolto.
Io volevo passare soltanto un po' di tempo con te Harreh...

*ore dopo*

Sono ore che aspetto...cosa ti stanno facendo?
Non so cosa fare, sono stra in ansia, voglio vederti...
Ti prego dimmi che stai bene, ti prego Harreh, io so che puoi farcela.
Vedo il dottore che è appena uscito dalla stanza dove ti hanno portato...

“È lei il Signor Tomlinson?”

Mi chiese.

“Sì...sono io...”

“Vede...io non so come dirglielo ma...”

Mi sentii male, avevo intuito qualcosa ma speravo che non fosse ciò che pensavo...

“Vede Signor Tomlinson...il suo amico non ce l'ha fatta...”

Scoppiai a piangere...
Perché mi hai abbandonato?
Perché te ne sei andato senza salutarmi...?
Perché l'hai fatto?
Tu non meritavi di morire...

"noi e solo noi..."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora