QUINTA PARTE

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I'LL BE HOME FOR CHRISTMAS
ATTO QUINTO

WARNING: smut;
Era l'una del mattino, ormai il nuovo anno ero arrivato e il desiderio che espressi quella notte fu quello di avere la felicità che meritavo.

Guardavo le luci di una Roma ancora in festa dalla finestra di camera mia, nel buio della notte. Mia sorella era uscita con gli amici, i miei genitori dormivano, io invece mi limitavo a guardare la serenità degli altri, ammiravo i brindisi dei ragazzi in strada, gli abbracci, le urla... e notai che nella mia testa continuava a presentarsi l'immagine solo e soltanto di una persona. Io ed Harry avevamo legato molto, i suoi amici mi avevano accolto proclamandomi subito membro della loro compagnia, e stesso quel giorno di Natale io ed Harry passammo la notte a raccontarci le cose più segrete della nostra vita. Lo guardavo negli occhi e le uniche cose che riuscivo a vedere erano dolcezza, gioia, amore. Sorrisi quando mi disse che non avrebbe visto l'ora di vedermi di nuovo, che avrebbe voluto tanto non lasciarmi tornare in Italia. Sentivo che stava succedendo tutto troppo velocemente, ma non riuscivo più ad ignorare il mio battito accelerato quando incontravo i suoi occhi.

Il mio cellulare vibrò ripetutamente, facendomi sobbalzare. Il volto di Harry apparse sul display dell'Iphone e non potei fare a meno di sorridere.

"Allora le mantieni le promesse" lo presi in giro appena poggiai il cellulare all'orecchio, accettando la chiamata. Sentivo molto rumore in sottofondo, mischiato tra musica e urla e capii che alla fine si erano organizzati davvero per andare a casa di Mike.

"Avevo detto che saresti stata la prima persona a cui avrei fatto gli auguri, e così è stato" annunciò con voce roca. Abbassai lo sguardo imbarazzata, le farfalle nello stomaco aumentavano sempre di più.

"Come faccio a sapere che è vero?" lo schernii, facendolo ridere.

"Immagino tu debba fidarti" rispose con provocazione nella voce. Strinsi le labbra in un sorriso, poi tornai a guardare fuori la finestra. Ci fu del silenzio che non risultò per niente imbarazzante, anzi mi tranquillizzò.

"Non vedo l'ora di rivederti, Marta" Harry parlò d'un tratto, facendomi piombare nella realtà. Aprii leggermente la bocca al suono di queste parole, non ero abituata a sentirmi dire queste cose. Tantomeno da Harry.

"Anche io non vedo l'ora di tornare" mormorai "saranno solo altri due giorni, credo tu possa resistere" ridacchiai, cercando di alleggerire la cosa.

"Resisterò solo per il nostro appuntamento" ammise con nonchalance. Ci fu un attimo di pausa dove sentii il mio cuore smettere di battere, la mia salivazione smettere di funzionare e la mia testa girare.

"Cosa?" soffiai.

"Il nostro appuntamento, dico... quello che ti chiederò di avere non appena tornerai qui" mormorò piano e, in qualche modo, seppi che stesse sorridendo.

UN ANNO DOPO...

Chiudo la porta della camera alle mie spalle delicatamente, mentre Harry cammina già dal lato del letto che ha categoricamente dichiarato suo. Quello destro. Ho alzato semplicemente gli occhi al cielo accontentandolo, perché so che se avessi opposto resistenza lui avrebbe frignato come un bambino fino a convincermi, come fa da un anno a questa parte.

"È assurdo il fatto che tua madre ci faccia dormire nella stessa stanza, da me non esiste una cosa simile" Harry parla sconvolto, mentre è intento a togliere i suoi indumenti. Il maglione natalizio viene poggiato sulla poltrona della camera, spogliando quel busto di cui ancora devo abituarmi a vederne i tatuaggi. Stringo le labbra, cercando di reprimere ogni tipo di desiderio che so non potrei soddisfare a causa dei miei genitori a qualche camera di distanza.

I'll be home for Christmas || HS.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora