PRIMA PARTE

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I'LL BE HOME FOR CHRISTMAS
ATTO PRIMO

Le labbra di Harry si posano sulle mie in un tocco leggero, mentre il mio esile corpo viene circondato dalle sue braccia. I nostri maglioni natalizi, vergognosamente coordinati, si scontrano facendo combaciare il naso sporgente della sua renna con quello della mia.

"Marta, aiutami a mettere la tavola! Sono quasi le diciannove, dovrebbe essere già tutto pronto!" mia sorella Carlotta urla dal salone con voce stridula, facendomi alzare gli occhi al cielo dalla noia, borbottando un 'arrivo'. Harry sbuffa una risata divertita, prima di spingermi via da lui.

"Non essere così scocciata" mi prende in giro quando io già gli ho voltato le spalle, rivolgendogli un dito medio che lo fa ridere rumorosamente.

"Harry, tu stai lì buono" lo ammonisce mia madre non appena entriamo nella grande stanza imbandita. L'albero di Natale si trova in un angolo vuoto, l'unico posto dove abbiamo avuto abbastanza spazio per posizionare quel treno portatore di regali che mio padre tanto ha desiderato. Dopo numerose liti con mia madre, un giorno l'uomo si era presentato a casa semplicemente con il treno tra le mani, procurando l'ira della donna dai capelli biondo cenere. Col tempo però, mia madre ha iniziato ad amare quel treno... un po' come quando io e mio padre quattro anni fa introducemmo clandestinamente un cane che chiamammo Toby, oggi ancora in vita e migliore amico di mia madre.

"Ma signora—" Harry inizia a parlare per cercare in qualche modo una scusa, ma viene interrotto dalla risata di mio padre.

"Non puoi vincere con lei, Harry, fattene una ragione" scuote la testa arreso mentre i tovaglioli rossi vengono poggiati da lui sul grande tavolo imperiale "ma puoi sempre far finta che non abbia detto nulla, come quella volta del treno—".

"Non ricominciamo questa storia del treno!" mia mamma esclama furiosa "Harry, tu hai già fatto tanto per Marta l'anno scorso, dobbiamo ricambiare il favore" annuncia la donna quando si ferma in mezzo alla stanza. Tra le mani ci sono due candelabri con le candele rosse che di solito sono posti sul camino, ma che mia madre da tradizione poggia ogni Natale sulla tavola come segno di augurio. Lo lesse qualche anno fa su una rivista, una di quelle che producono per le donne in menopausa, mia sorella è solita prenderla in giro per questo motivo ma mia mamma si giustifica tutte le volte con 'tu non capisci la moda'.

Apro la bocca per mettere fine all'ennesima faida tra mia mamma e mio padre su quel famoso trenino, ma fortunatamente qualcosa mi precede. Bussano alla porta facendo illuminare il viso di Harry, che parla con felicità.

"Dev'essere la mia famiglia" annuncia. Mia madre lo guarda entusiasta, mentre si aggiusta i capelli per essere presentabile il più possibile. Vedo mio padre scuotere la testa divertito, mentre Carlotta è l'unica che con velocità aggiusta la tavola nel migliore dei modi. La guarda, inclina un po' la testa, poi cambia la posizione di posate, bicchieri, candele. E tutto si ripete.

"Vieni, andiamo ad aprire" Harry fa il giro della tavola quando mia mamma lo richiama, facendogli segno di seguirla. Il fatto che Harry abbia avuto la possibilità di imparare l'italiano in questi anni ha permesso una buona abilità di conversazione tra lui e la mia famiglia, cosa che sono sicura non avverrà all'arrivo di Anne e Gemma nonostante i miei conoscano abbastanza l'inglese.

Raggiungo Harry e mia madre proprio nell'esatto momento in cui quest'ultima apre la porta, facendo scorgere le due figure sorridenti di casa Styles.

"Gemma, Anne! Che piacere avervi qui!" mia madre esulta, abbracciando poi una e poi l'altra. Guardo la scena con il cuore che mi scalda, nonostante si fossero già conosciute in precedenza, vederle tutte insieme era sempre qualcosa che mi portava felicità.

I'll be home for Christmas || HS.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora