La storia di un allenatore di Pokémon

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Salve followers, oggi torno a recensire fanficition.

In questo caso una breve one -shot di Dega pubblicata su EFP il 2 settembre 2012.

Dega era un utente di EFP un poco attivo tra il 2012 e il 2014, e nei pochi lavori scritti e pubblicati amava inserirsi come self-insert fortissimo e desiderato dalle donne.

No, per fortuna, non siamo ai livelli di un certo "Malvagio AbomiGno", anzi Dega risulta essere molto monotono, motivo per cui analizzerò una sola sua storia.


Dunque, in questa one-shot che prende spunto da Rubino e Zaffiro, cioè la terza generazione dei Pocket Monsters adorati da grandi e piccini, l'autore si immagina come Allenatore di Pokémon.

Un po' tutti si sono immaginati tali d'altronde, quand'ero ragazzino, di essere un Alleantore di Pokémon. Le alternative erano: diventare Super-Saiyan o avere un Digimon come amico.

La storia inizia così:

Mi definisco uno dei "Master" nella classifica ufficiale "Allenatori di Pokémon".
Di certo vi porrete la seguente domanda... "perché Master?".
Beh... per capirlo dovrete leggere la mia storia... solo così troverete la risposta...

Sì, l'autore ha questo vezzo artistico di scandire le sue frasi con i punti di sospensione, anche quando i punti di sospensione non sono necessari...

La mia città natale è "Aosta"... ed è proprio da questa cittadina così tranquilla e pacifica che partì il mio viaggio.

Ah, la Valle d'Aosta esiste anche nello stesso mondo in cui Wade Wilson finisce nel corpo di un Pikachu? Non lo sapevo.

PS: chi ha visto il video parodia del Ridoppiatone sul film Detective Pikachu?

Ricordo ancora il primo giorno... che trauma ragazzi... svegliarsi alle 10.00 del mattino fu veramente un'impresa... ma alla fine ne valse la pena, anche perché dopo la doccia e i saluti alla famiglia, subito mi diressi al laboratorio del prof. Birch il quale era già lì, pronto ad aspettarmi.

Ah sì? Svegliarsi alle dieci de mattino è un'impresa? E allora io che per cinque anni scolastici di fila mi svegliavo alle sei del mattino od anche poco prima per prendere la corriera onde arrivare puntuale prima delle otto del mattino al mio liceo, dato che non abitavo nel capoluogo provinciale, che dovrei dì?

Comunque, il professor Birch invita Dega a scegliere uno tra i seguenti Pokémon: Mudkip, pokémon d'acqua, Torchic, pokémon di tipo fuoco e Treecko, pokemon d'erba.

Non fu un problema... la mia scelta fu Mudkip, pokémon di tipo acqua... e vi spiego anche il perché...

Conoscevo tutto sui pokémon, avevo studiato a fondo conoscendo i minimi particolari... ed è per questo che la mia scelta fu Mudkip...

Analizzando la cosa, subito ho messo in relazione i tre tipi... elemento acqua, fuoco ed erba. Acqua batte fuoco, fuoco batte erba ed erba batte acqua... e fin qui non c'è niente di strano... però, studiando attentamente le evoluzioni, Mudkip ha la particolarità di diventare uno Swampert, apprendendo così mosse di tipo terra, acqua e soprattutto ghiaccio... il che garantisce l'efficacia sul tipo erba rendendoli così "alla pari".

Beh, io non me ne intendo dei Pokémon della terza generazione, essendo cresciuto con la prima generazione e un poco con la seconda, perciò mi fido del giudizio di Dega.

Dunque, il buon Dega comincia il suo lungo viaggio.

In breve ci riassume in una manciata di righe cosa gli accade: sfidò le otto palestre in tutte le cittadine vincendo tutte le otto medaglie; ed inoltre, dopo aver sfidato i "Superquattro" alla Lega Pokémon, si preparò a scontrarsi contro Rocco, il campione dei campioni.

Ora la squadra di Pokémon di Dega è composta da: Swampert (evoluzione di Mudkip), Kyogre, Arcanine, Espeon, Tyrannitar e Lugia.

Ripeto che non conosco questi mostriciattoli, a parte Lugia (grazie al secondo film animato), perciò mi chiedo... come ha fatto il nostro eroe a catturare un tale Pokémon Leggendario?

Dega stesso ce lo spiega mentre ci riassume di come ha ottenuto i suoi Pokémon.

Senza farlo apposta, si perse in una grotta sperduta e mentre cercava una via d'uscita giunse ad un'immensa cascata da dove sbucò l'enorme Lugia che lo attaccò.

Tutti i suoi Pokémon schierati nulla poterono contro Lugia, così Dega lo fronteggiò da solo a parole.

-"Beh..? Vuoi attaccarmi..?"- tentavo di spronarlo.Lui al contrario era fermo e non accennava un movimento.-"Allora..?! Cosa vuoi fare..?! I miei amici sono stati tutti abbattuti e per giunta non abbiamo fatto nulla di grave..! Cercavamo solo di uscire da questo posto..!"- urlai.Dopo aver detto la frase, Lugia si avvicinò e molto delicatamente cominciò a strofinarmi la sua testa come un gesto d'affetto. Preso alla sprovvista e sbalordito da simile gesto, subito cominciai ad accarezzare le sue piume soffici e argentate... le quali resero il palmo della mia mano di un colorito brillante e luccicante.-"Perché..?"- domandai -"...cosa vuoi farmi capire..?".Con "gentilezza" il pokémon sussurrò emettendo un filino del suo verso e, credendo di aver inteso, con delicatezza estrassi una poké-ball dalla tasca interna mostrandogliela.-"Vuoi venire con me..?"- domandai.Il pokémon fece tutto da solo: premendo il bottone della sfera-poké si "auto-catturò" lasciandomi a mozzafiato.Avevo già catturato due pokémon leggendari... e di questo non ci potevo credere.

Effettivamente è questo che distingue Dega da Iacopo: se ci fosse stato quest'ultimo avrebbe risolto lo stallo sfoderando le sue tecniche di arti marziali a cui nemmeno i Pokémon Leggendari potevano tenere testa.

Ma chiudiamo il flashback e torniamo alla sfida contro Rocco (non Siffredi, per fortuna), pronto a stendere il tizio che ha battuto i Superquattro.

Entrambi cominciano mostrando i loro Pokémon e, vedendo Lugia e Kyogre, Rocco rimane di sasso.

-"Cosa... non è possibile..!"- esclamò Rocco rimasto esterrefatto.
-"Qualcosa non va..?".
-"I tuoi pokémon sono spaventosi..! Hai anche Kyogre e Lugia dalla tua parte..!".

Ci sarebbe stato bene il Junior di Cartoni Morti che diceva: "ma è mostruoso!"

-"Si... ci sarà da divertirsi... io Rocco, Campione della Lega Pokémon e miglior allenatore di tutta la regione, sfido te Dega, allenatore dalle grandi doti che a mio avviso potresti già entrare a far parte dei Master..!".
Le sue parole mi emozionarono... il campione mi ricoprì di complimenti classificandomi quasi come uno dei più forti esistenti... ed io, lusingato, avevo intenzione di batterlo per dimostrargli che ero anche più potente di lui..!
-"Fight..!"- urlai cominciando l'incontro.

E così termina la one-shot. In questa maniera inconcludente.


Tolte gli elogi (lievi) al self-insert dell'autore cosa è di fatto questa one-shot? Nulla, dal punto di vista narrativo non è nemmeno una storia: è un riassunto.

So bene che non siamo tutti bravi, ma cercate di seguirmi.

Una one-shot è una storia conclusiva incentrata su un conflitto che viene risolto all'interno di un medesimo segmento. Qui il conflitto c'è ma non è risolto, non sappiamo come andrà lo scontro con Rocco, c'è solo il Dega-personaggio che riassume la sua vita.

Come ho letto in giro, in una one shot il focus dev'essere ben concentrato su un singolo episodio, lo spazio che ha l'autore è limitato e deve concentrare gli sforzi su quello, non su altre cose.
Il fatto che la "storia" sia così riassuntiva non da ragioni per metterla tra le preferite o le ricordate e nemmeno invoglia rileggerla.
E poi non vengono indagati a sufficienza le azioni, i pensieri, le emozioni dei personaggi.

Capisco che l'autore poteva essere inesperto, ma tutte le sue storie sono così, oltre che incomplete; non serve che analizzi anche le altre.

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