FUGA

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Correva. Correva veloce come il vento Federica Ricciardi. Senza voltarsi indietro in un modo coraggiosamente vile. Per la prima volta, però, la sua mente ed il suo cuore erano d'accordo con lei su qualcosa: la meta di quella strana fuga.

Ecco! Era finalmente arrivata di fronte al lungo cancello grigio scuro che estraniava la sua meta dal mondo esterno. Restò lì. Immobile a fissare la scritta "S. Antonio di Padova" indecisa sul da farsi. Poi si decise. Salì i gradoni di marmo triangolari e arrivò davanti al portone di legno massiccio con la maniglia in oro. Aprì il portone e, non essendo un'assidua frequentatrice di chiese, si meravigliò che alle 9 di venerdì mattina si tenesse la messa.

Si accomodò all'ultima panca, quella infondo alla chiesa vicina alla porta, per non essere ne vista ne scrutata assiduamente come erano solite fare le vecchiette curiose e pettegole che vanno in chiesa ad ogni ora del giorno. Inizò a pregare e chiedere scusa con passionale dispiacere per ciò che aveva fatto, e fortunatamente lo stava facendo nella sua testa.

Si femò con uno scatto improvviso, come se avesse preso una piccola scossa.Una bella sensazione fece capolino dentro di lei. Finalmente, dopo tanto tempo in qella mattinata, si sentì serena,al sicuro e protetta; così proseguì ad ascoltare la messa e, stranamente, le piacque. Stava bene lì. Tuttavia era presa da regolari attacchi d'ansia quando sentiva la porta aprirsi; ed ormai era diventato naturale girarsi per scoprire chi, a quell'ora insolita, entrava in chiesa. Era come un gioco. Una sottospecie di " Indovina Chi" solo che nel suo caso era " Indovina Chi Entra In Chiesa".

ANGOLO AUTRICE:

Nuovo capitolo!!! Dopo tanto tempo finalmente sono riuscita ad aggiornare. Se vi piace, votate!

                         || F ||

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