Capitolo 5

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Preso da un'esplosione di pensieri fisso il ragazzo.
Inizio a notare il suo abbigliamento a cui stamattina non ho dato tanto peso: indossa un giacchetto di jeans ed una t-shirt bianca che risalta il colorito della sua pelle, le sue gambe invece sono avvolte da un paio di jeans scuri molto attillati che mettono in mostra la forma dei suoi glutei, mentre invece ai piedi indossa delle semplici vans nere.
Continuo a fissarlo ed inizio a progettare un qualsiasi metodo per parlargli: gli chiedo che ore sono? No, ho il telefono, mi prenderebbe per uno stupido; tutti i metodi a cui penso sono futili fino a quando non noto qualcosa sporgere dalla sua tasca sinistra: un pacchetto di sigarette.
Mi avvicino al ragazzo dagli occhi azzurri cercando di assumere un'espressione seria, quasi menefreghista -Hey, scusa, hai da accendere?- la mia voce roca lo distrae dai suoi pensieri, si gira, mi guarda ed accenna un sorriso -Si, un attimo.- risponde mentre cerca nelle tasche. Dopo una decina di secondi e dopo aver cercato nelle tasche, mi porge un accendino nero opaco; lo prendo ringraziandolo e mi accendo la sigaretta.
Mi guarda per qualche secondo e poi esorta -Mi sembra di averti già visto.. Sbaglio o sei il ragazzo che era sull'autobus?- sento le mie guance arrossire ma faccio finta di niente -Io?- rispondo -Mi hai visto stamattina?- nella mia testa spero solo che la sua risposta sia un "si" -Si, sei proprio te - risponde.
Sorrido e continuo a guardarlo mentre sfila una sigaretta dal suo pacchetto e se l'avvicina alla bocca per poi accenderla con il suo accendino -Ah, comunque io mi chiamo Louis Tomlinson.- mi porge la mano destra aspettando che mi presenti -Ehm, io sono Harry Styles, piacere.- gli stringo la mano -Piacere mio.- risponde sbuffandomi del fumo in faccia.
Continuo a fumare la mia sigaretta in silenzio fino a quando Louis richiama la mia attenzione avvertendomi che l'autobus è arrivato; quasi contemporaneamente gettiamo a terra la sigaretta e saliamo sull'autobus: io scelgo un posto in fondo, lui sceglie un posto nelle prime file.

Sono tornato da poco a casa con impressa nella mente l'immagine di Louis che mi cerca con lo sguardo tra la folla sull'autobus solo per degnarmi di un occhiolino, prima di scendere. La casa è immersa nel silenzio, perciò ipotizzo che Kary sia a lavoro e vado nella mia camera a poggiare lo zaino; la stanza è vuota e silenziosa, quasi fosse disabitata, se solo non ci fossero vestiti sparsi ovunque. Accendo lo stereo e mi sdraio sul letto, la musica inghiotte il silenzio e fa da colonna sonora ai miei pensieri: perché ero così interessato ad un ragazzo? Perché ho sentito un formicolio quando mi ha stretto la mano? Perché è così bello? Perché sto pensando queste cose? I miei pensieri vengono interrotti dal ''bip bip'' della sveglia sul mio comodino che segna le 15:00, così mi alzo dal letto e mi dirigo in cucina.
Sul tavolo c'è un piatto coperto da una pellicola trasparente con sopra un post-it che conferma la mia ipotesi iniziale.
<<Sono a lavoro, torno stasera per le otto, goditi il pranzo!
-Kary>>
Mi siedo al tavolo e "scarto" il piatto dalla pellicola trasparente, mi ritrovo come pranzo pasta al sugo con polpette di carne. Mangio svogliatamente, non ho fame; in venti minuti finisco il pasto e riordino la cucina. La musica dello stereo nella mia camera riecheggia in tutta la casa e mi fa venire voglia di cantare, fino a quando non cedo ed inizio a cantare a squarciagola le mie canzoni preferite.
L'imbarazzante spettacolo viene interrotto dalla suoneria del mio telefono così rispondo senza neanche controllare chi è che mi chiama;
-P..pronto?-
-Harry!- risponde l'interlocutore
-Michael?- chiedo ancora affannato dallo scatto per prendere il telefono
-E chi sennò?- dice ridendo -Comunque, sto arrivando a casa tua così vieni alle prove, ti aspetto tra dieci minuti sotto il tuo palazzo!- e riattacca come se niente fosse.
Vado in bagno a prepararmi: mi riordino i capelli, mi lavo i denti e mi spruzzo del profumo a caso. Mi guardo allo specchio; sono lo stesso di stamattina tranne che per gli occhi rossi che ora non ho.
Esco dal bagno e dopo aver preso il giaccone esco di casa. Sulle scale incontro la signora Patel, una vecchietta simpatica, leggermente gobba che fino a qualche anno fa mi regalava delle caramelle -Buongiorno signora Patel!- dico rivolto alla vicina -Oh, Harry caro, buongiorno a te.- mi rivolge un sorriso sdentato ed entra in casa.
In un minuto sono al piano terra, apro il portone ed esco di fuori: non c'è ancora nessuno se non qualche passante.
Dopo qualche secondo vedo Michael arrivare con passo lento, rilassato, con le cuffie nell'orecchie e con i suoi capelli verdi scompigliati; mi sorride in lontananza e mi chiama, così mi avvicino a lui e a passo calmo ci incamminiamo verso il luogo delle prove.
-Michael, dove fate le prove?- chiedo perplesso ed incuriosito -A casa di Ashton! Anzi.. più precisamente nel garage di Ashton.- dice leggermente imbarazzato accennando un sorriso timoroso, ma le mie domande non sono ancora finite, così gli chiedo chi è Ashton anche se ho un vago ricordo di qualcuno con questo nome -Ma come Harry..- inizia la sua risposta -Non ricordi? A novembre, il mio compleanno, quel ragazzo biondo con la bandana che beveva vodka alla fragola a tutto spiano!- ribatte ridendo, mentre io ripenso ad Ashton, un ragazzo biondo, pieno di riccioli, alto, simpatico ed estremamente vivace che conobbi più o meno tre mesi fa.
Era il compleanno di Michael ed era passata da poco la mezzanotte, eravamo rimasti in quattro: i ''ribelli'' , ovvero il festeggiato, io che rimanevo a dormire da Michael, Luke ed Ashton. Per sconfiggere la noia decidemmo di bere qualcosa, io e Michael ci accontentammo di qualche birra e qualche sigaretta mentre Luke ed Ashton optarono per della vodka alla pesca e alla fragola. Non ricordo bene cosa successe in seguito, ma ricordo che Ashton dopo cinque shot di vodka alla fragola era andato in panne e ci provava spudoratamente con Luke credendo che fosse una fotomodella.
Inizio a ridere insieme al mio migliore amico che comprime la faccia in un'espressione di puro divertimento mentre i capelli verdi ondeggiano ritmati dalla sua risata.
Durante tutto il tragitto scherziamo e ridiamo di Ashton, fino a quando non ci troviamo davanti al suo garage.
Dentro ci sono tutti, c'è Calum che accorda il suo basso e che sembra pronto a suonare ad un concerto, c'è Ashton che si sistema la bandana sulla fronte per tenere i capelli lontani dagli occhi, ed infine c'è Luke che è allegramente avvinghiato ad Alexis.
Il ciuffo biondo di Luke crea un contrasto con i capelli rossi di Alexis; il piercing nero di lui, che gli circonda il labbro inferiore, si incastra quasi perfettamente con le labbra di lei in un bacio pieno di maliziosità e lussuria diretto dall'abilità delle sue labbra (forse è meglio dire ''diretto dal suo testosterone). Le mani di Alexis sono poggiate sulle spalle del biondo invece le mani di Luke stringono la ragazza al suo corpo facendo aderire i loro bacini e palpandole ogni tanto il sedere. Si fermano, si guardano negli occhi con foga, gli occhi celesti del ragazzo cercano con foga gli occhi di lei che dopo averlo guardato con i suoi occhi verdi/nocciola da il via ad un altro bacio. Continuano cosi per qualche minuto fino a quando io, Calum, Michael ed Ashton non ci guardiamo perplessi.
-Vi ricordo che siamo nel mio garage, non nella vostra camera da letto eh!- dice Ashton ridendo; i due si staccano quasi immediatamente, Alexis arrossisce leggermente, Luke sembra abbastanza soddisfatto e si inumidisce le labbra lanciandole un occhiolino. Per quanto ne so Alexis e Luke si conobbero un mese fa ad un pub e lui riuscì a conquistarla così rapidamente da portarsela a letto dopo due giorni, da allora non fanno altro che baciarsi e toccarsi senza pudore.
I quattro ragazzi si appostano ai loro strumenti: Ashton batteria, Calum basso, Michael chitarra e Luke chitarra. Stanno per iniziare quando li fermo -Ragazzi, una domanda.. come si chiama la vostra band?- dopo qualche secondo di silenzio Calum risponde - 5 Seconds Of Summer!- e si prepara per suonare preso dall'eccitazione del momento.
Partono con un ritmo veloce ed allegro e a Micheal va la prima strofa:
''It started on a weekend in May, I was looking for attention, needed intervention, felt somebody looking at me, with a powder white complexion, feeling the connetion!''
Si ferma a prendere fiato e lascia la scena a Calum che canta:
''The way she looked was so ridiculous''
Michael riprende più fomentato di prima:
''Every single step had me waiting for the next!''
Mi lancia un'occhiata per vedere se quello che ho sentito fino ad adesso mi piace, rispondo con un police alzato.
Calum riprende:
''Before I knew it, it was serious!''
Michael conclude la prima strofa:
''Dragged me out the bar to the backseat of a car!''
Stranamente questa prima strofa sembra quello che è successo ad Alexis e Luke, non ci faccio caso, poi cantano tutti insieme quello che credo sia il ritornello:
''When the lights go out, she's all I ever think about, the picture burning in my brain, kissing in the rain, I can't forget my English love affair, today, I'm seven thousand miles away, the movie playing in my head, of her king size bed, means I can't forget my English love affair!''
Ashton e Calum fanno un piccolo coro e insieme ripetono:
''My English love affair!''
E qui Luke inizia con la seconda strofa:
''Next thing we were back at her place, a hideaway in Mayfair all the great and good there, drinking all the way to third base, princess getting naked, falling on their faces''
Noto il modo in cui Luke ha sottolineato la frase ''princess getting naked'' lanciando uno sguardo complice ad Alexis.
Con mia sorpresa Calum canta di nuovo:
''The storyline was so ridiculous!''
Luke prende il posto di Michael:
''Every single step had me begging for the next!''
Il moro riprende il suo pezzo:
''Before I knew it, it was serious!''
E Luke finisce questa strofa prima del ritornello:
''Dragged me up the stairs and it wasn't ending there!''
Insieme cantano il ritornello e stavolta invece di fissare solo la persona che canta, guardo anche gli altri: Alexis è gasata, muove la testa a ritmo e non toglie gli occhi da Luke, Ashton alla batteria si sfoga al massimo senza mai perdere il sorriso, sorride suona e canta, Calum suona estasiato dalla canzone che sta uscendo fuori , Luke ha un'espressione rilassata come se lo facesse da sempre e Michael si sta divertendo come un bambino.
Finito il ritornello è il pezzo di Ashton: alza un braccio,con il pugno verso il cielo e canta il suo pezzo:
''When I got out I knew that nobody would be believing me, I look back now and know that nobody could ever take the memory!''
Calum da inizio a quello che credo sia ormai l'ultimo ritornello:
''When the lights go out, she's all I ever think about..''
Insieme i quattro ragazzi finiscono la canzone con il ritornello e con un ''MY ENGLISH LOVE AFFAIR'' quasi urlato dalla foga. Io ed Alexis applaudiamo, cavolo.. è davvero una bella canzone!
Il pomeriggio continua così, altre canzoni, altre prove, altri applausi ed altri baci da parte di Luke e Alexis.
Dopo quelli che a me sembrano solo minuti guardo il telefono: sono le sette e un quarto del pomeriggio, sono passate tre ore e devo tornare a casa. Mi avvicino a Michael per avvertirlo che devo andare, ma lui mi invita a restare qualche altro minuto: sta arrivando suo padre in macchina e mi accompagna volentieri lui.
In venti minuti sono sotto casa e in altri cinque sono dentro casa. È ancora vuota ed è esattamente come l'ho lasciata. Mi sdraio sul divano al buio e mi lascio invadere dai pensieri: istintivamente ripenso a Louis.

...

Eccomi qui! Sono Simone, ''l''autore '' di questa storia , scrivo questo piccolo... come dire? '' angolo dell'autore'' (?) per spiegare delle cose, innanzitutto mi scuso dell'attesa per il quinto capitolo, ma ho avuto davvero tante cose da fare quindi mi sono fatto perdonare con più di duemila parole di capitolo e poi volevo annotare delle altre cose:
- Alexis è un tributo a lukescakes che mi ha chiesto se potevo inserirla in questa fan fiction e così l'ho accontentata (tra l'altro se vi piacciono i 5sos lei sta scrivendo una fan fiction su di loro davvero carina che si chiama ''Let me be your issue''.
Poi, ovviamente la canzone che cantano i 5 Seconds of Summer nel garage è ''English Love Affair''.
Dulcis in fundo volevo chiedere un vostro parere della storia:
Che ve ne pare? Modifichereste qualcosa? Avete qualche dubbio?

&quot;Goodbye&quot; [Larry Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora