Sono passati solo un paio di giorni da quando sono tornata a Manhattan e adesso mi ritrovo a girovagare per appartamenti con Yates.
L'agente immobiliare ha tenuto per ultimo il più costoso.
È il piano attico di un grattacielo appena ristrutturato. Ogni parete sembra luminosa, sebbene sia vuota.
«Suggerisco di aggiungere un camino, per rendere l'ambiente più confortevole» dice quella donna di mezza età, con la cartellina in mano.
Io e Yates scambiamo uno sguardo. Non c'è neppure bisogno di esprimerci a parole.
«Lo prendo» decido, con voce sicura.
Sarebbe da pazzi non farlo, è un sogno d'appartamento, pieno di luce, con le vetrate che danno su Manhattan.
«Mi complimento per l'ottima scelta» la donna mi stringe la mano. «Lasciatemi sistemare i documenti. Da domani potrà cominciare ad arredare.»
I soldi non mi mancano.
Ho intenzione di andare a cercare comunque mobili economici e pratici, di avere una casa come piace a me.
Con un bel letto matrimoniale a baldacchino.
Scendiamo con l'ascensore dopo aver concluso l'affare e ci ritroviamo in strada.
Raggiungiamo la Ferrari decappottabile rossa fiammante che mi ha costretta a comprare Yates, dicendo che devo ostentare il mio potere e i soldi della compagnia.
Saliamo assieme e metto in moto.
«Si allacci la cintura di sicurezza, signor Yates» gli raccomando.
«La prego, Miss Stevens... Stavolta guidi più piano.»
Rido e non lo ascolto.
Premo l'acceleratore e sfrecciamo via, lasciando una nube di fumo.
Tutti questi soldi, questo potere, danno sicurezza, è inutile negarlo.
Darebbero sicurezza a chiunque.
Ho sempre pensato a studiare, dedicandomi ai miei studi ad Harvard, ma adesso mi sento un'altra persona. Dopo la morte di mio padre, tutto è cambiato: sono la responsabile della New Style Company, il nuovo amministratore delegato, e tutti contano su di me.
Non è un impegno da poco.
Mi sento importante.
E lo sono.
***
Pochi giorni dopo, i mobili che ho ordinato on line sono già arrivati e montati da un sacco di fusti con maglie aderenti che sono una gioia per gli occhi.
Rimango colpita a guardarli, mentre danno gli ultimi ritocchi con i giravite.
«Abbiamo finito, signora» mi fa sapere il capo, un macho di trent'anni con una salopette che fa risaltare il suo torace scolpito.
«Grazie ragazzi, prendetevi una birra in frigo.»
Mi sento soddisfatta del mio modo di pormi.
Sto già imparando a fare la leader, a comportarmi come avrebbe voluto mio padre, anche se non me lo ha mai visto fare.
Noto che alcuni degli operai mi squadrano il sedere e mi sento lusingata.
So di essere una bella donna, anche con questi jeans attillati riesco a fare la mia figura.
Quando tutto è pronto decido di uscire per festeggiare, dopo l'ennesima telefonata di Yates che mi chiede se va tutto bene.
In pochi giorni, ho capito che di lui mi potrò sempre fidare, così come ha fatto mio padre... perché Yates è stato sempre il suo braccio destro, fino alla fine.
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BILLIONAIRE (ESTRATTI)
ChickLit#1 EROTICI SU WATTPAD #1 PASSIONE #1 THRILLER #1 TEENFICTION «Voglio perdermi dentro di te, Angel. Sprofondare nel tuo corpo bagnato e assaggiarlo fino a farti urlare, facendoti sentire quello che non hai mai sentito prima, portandoti oltre ogni lim...