Mi alzo dal letto a baldacchino che ho fatto sistemare nella mia suite, e spero che oggi sia una giornata piacevole.
Ho ancora in testa l'incontro di ieri con quell'uomo affascinante. Stanotte non sono riuscita a chiudere occhio a causa sua.
Mi ha fatto perdere la testa, non lo nego, e non posso neppure negarlo a me stessa.
Non ho mai visto un uomo così bello e così sicuro di sé in vita mia.
Sto ancora sbadigliando quando il mio telefono cellulare suona, e lo prendo con noncuranza. Il numero lo conosco già. «Signor Yates... di prima mattina.»
«Ben alzata, Miss» mi saluta cortesemente come fa sempre. «Le ricordo di leggere tutti i file che ho provveduto a stamparle, visto che domani avremo la riunione con quelli della Harper Corporation Global Group Management.»
«Certo. Ci vediamo in ufficio.» Chiudo la telefonata con Yates e vado a fare una doccia.
Mezz'ora dopo sono in accappatoio, sulla scrivania, a spulciare i documenti che mi ha mandato.
Sbuffo mentre sfoglio quelle maledette scartoffie con i piani aziendali e le strategie di marketing.
Cerco di decifrare quello che posso ma dopo un'ora la mia mente fa fumo da tutte le parti e decido di smetterla. Stacco e mi rilasso, facendomi portare dal servizio in camera un bel gelato al cioccolato con panna.
Mentre sono sul divano, sdraiata a godermi il mio gelato, penso di nuovo a quell'uomo misterioso e mi domando chi sia.
Come mai abbia scelto proprio me.
È una bella giornata e non me la sento di stare chiusa in camera, così mi vesto e decido di uscire, con una segreta speranza nel cuore.
Quella di rivederlo.
***
Cammino per le strade di Manhattan, dopo aver parcheggiato la mia Ferrari e mi sento una diva. Nulla può scalfirmi, anche se ieri la mia sicurezza ha subito vacillato.
Per colpa di quell'uomo misterioso.
Penso ancora a lui mentre passo da Tiffany, indecisa se comprare o no un anello.
Poi scelgo di fare una passeggiata e mi avvio come se nulla fosse, perché quando si hanno i soldi si può scegliere di fare di tutto.
Comprare o non comprare.
È questo il bello.
Rifletto un po' e infine decido: invece di continuare a girare per negozi, preferisco fermarmi in un ristorante a cinque stelle visto che è già ora di pranzo.
Ho voglia di gustare qualcosa di buono.
Sto per attraversare l'incrocio quando scivolo, perché perdo l'equilibrio.
Fortunatamente qualcuno mi trattiene.
Riconosco quelle braccia forti e quando alzo lo sguardo anche quegli occhi verdi. Non riesco a crederci, è proprio lui, è di nuovo davanti a me.
Indossa un completo scuro, giacca e cravatta. Come al solito appare perfetto: ben rasato, sorridente, mascella virile.
Ha una ventiquattrore in mano.
In pochi secondi realizzo che potrebbe lavorare a Wall Street, ne ha tutto l'aspetto.
«Non posso crederci. Ancora... tu?» balbetto, senza rendermi conto che non gli do più del lei, come è lecito che sia, che abbiamo spezzato ogni referenza.
«Buongiorno, bellissima Angel» mi saluta con il suo solito carisma.
Sento il profumo del suo dopobarba di marca, che mi fa girare la testa.
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BILLIONAIRE (ESTRATTI)
ChickLit#1 EROTICI SU WATTPAD #1 PASSIONE #1 THRILLER #1 TEENFICTION «Voglio perdermi dentro di te, Angel. Sprofondare nel tuo corpo bagnato e assaggiarlo fino a farti urlare, facendoti sentire quello che non hai mai sentito prima, portandoti oltre ogni lim...