Capitolo 4 |L'incontro|

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Ad un tratto davanti a me comparve un ragazzo, probabilmente fu lui a parlare.
Non riuscii a vederlo in volto poiché mi dava le spalle.

Quest'ultime erano larghe e muscolose, era particolarmente alto, con una postura impeccabilmente dritta.

Indossava vestiti scuri, come i suoi capelli.
Erano neri come la pece, lisci e lucenti , quel tipo di capelli che ti invogliano a toccarli per tastarne la morbidezza.

Dallo scollo della giacca di pelle riuscii ad intravedere un tatuaggio sulla nuca pallida, ma non capii bene cosa fosse.
<Ho detto che non lo farete> sussurrò minaccioso.

Quando parlò mi resi conto che la voce era la stessa di prima, confermando così la mia ipotesi.
Ero talmente assorta ad analizzarlo che mi accorsi solo dopo di cosa stesse accadendo.

I tirapiedi di Yulian erano in uno stato di trance, gli occhi fissi e spenti guardavano un punto fisso, i loro corpi non si muovevano minimamente, quasi come se fossero paralizzati.

Improvvisamente alzarono la testa, con movimenti meccanici, pari a quelli di un automa.

Un attimo dopo il ragazzo davanti a me si girò di scatto e mi prese per un fianco, allontanando entrambi da quel punto ma l'azione fu talmente brusca che persi l'equilibrio e caddi addosso a lui.

Nel frattempo i sei uomini iniziarono a combattere tra di loro come animali feroci, sembravano essere sotto ipnosi, agivano come marionette mosse da qualcuno.

Tra pugni e colpi di pistola, finirono per ammazzarsi, mi sembrò di vedere un film d'azione dal vivo.
Le urla e i rumori cessarono, lasciando posto al silenzio.

Presa dalla situazione, mi resi conto solo dopo che eravamo ancora per terra e il ragazzo misterioso mi teneva stretta a sé.
Alzai lo sguardo e vidi il suo volto, rimanendo senza fiato.

Occhi blu e profondi dal taglio dritto illuminavano un volto dai lineamenti marcati e i capelli corvini risaltavano la pelle chiara, priva di segni e imperfezioni.

Mi persi per qualche secondo ad osservare la perfezione di quel viso così ipnotico.
<Senti, rimanda la radiografia a più tardi e togliti da sopra di me>.

Ecco. Figurati se oltre ad essere bello poteva essere pure garbato.

Colta nel sacco, mi alzai da lui frettolosamente, rischiando nuovamente di scivolare ma per fortuna evitai anche questa bella figura.
<Ma quale radiografia? Razza di imbecille>.

Si alzò subito dopo di me.
<Razza di imbecille? Non per dire ma ti ho appena salvato il culo>.
Lo guardai sconcertata <Rivaluta per bene il tuo concetto di salvataggio perché scaraventare all'aria le persone non mi sembra il miglior modo per difenderle> precisai.

Mi guardò in malo modo e iniziò ad avanzare verso di me, puntandomi un dito contro.
<Senti,piccola ingrata, non ci metto nulla a fart-> ma non riuscì a finire in tempo la frase poiché qualcuno gli tirò uno schiaffo bello potente sulla nuca.

<Ma io dico, ti sembra modo di presentarsi così ad una ragazza?>.
A prendere le mie difese fu un ragazzo alto e magro, con occhi cerulei e capelli biondo platino, ma data la radice parecchio più scura potei dedurre che non fossero naturali.
Si girò verso di me e mi rivolse un sorriso divertito.

<Perdona questo cafone. Certe volte ha i modi di un cavernicolo> spiegò, ricevendo come risposta uno sguardo feroce dall'amico, che venne completamente ignorato.

𝐀𝐫𝐜𝐚𝐧𝐞 𝐀𝐜𝐚𝐝𝐞𝐦𝐲 | 𝘓𝘢 𝘮𝘶𝘵𝘢𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢 |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora