Capitolo 6 |Benvenuta all'Arcane Academy|

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Quella probabilmente, nonostante fosse durata un millesimo di secondo,fu la sensazione più strana della mia vita.
Per un momento ebbi l'impressione di trovarmi contemporaneamente in due posti differenti.
Avvertii un fastidioso formicolio ai muscoli, le mie gambe sembravano esser fatte di gelatina.
Dimitri si avvicinò e posò una mano sulla mia spalla
<Stai tranquilla, sono solo piccoli effetti collaterali, la prima volta è così per tutti, tra qualche minuto ti sentirai meglio>.
Gli sorrisi per ringraziarlo della premura, ma la situazione sembrò peggiorare.
Sentii le gambe talmente molli che riuscire a rimanere in posizione eretta fu un'impresa ardua, tant'è che persi l'equilibrio.
Fortunatamente due mani forti mi afferrarono per i fianchi e mi sorressero, evitando così che mi schiantassi nuovamente al suolo.
Quel giorno ero caduta così tante volte che ormai avevo perso il conto.
Quando alzai lo sguardo i miei occhi incontrarono quelli glaciali di Xavier, che strinse ancor di più la presa sul mio corpo.
<Cos'è, stare in piedi non ti piace? Oppure è una scusa per cadere tra le mie braccia?> chiese infastidito.
Dopo quella domanda così impertinente mi staccai bruscamente da lui e nonostante il mio scarso equilibrio riuscii comunque a rimanere in piedi.
<No. Sai ci provo gusto a sbattere i denti per terra> risposi inacidita.
Mi guardò con presunzione ma sulle sue labbra riuscii comunque a scorgere un sorrisino divertito.
Distolsi l'attenzione da Xavier e mi guardai in torno per capire dove ci fossimo teletrasportati, ma quando mi girai rimasi di stucco.
Di fronte a me si trovava un grande cancello in ferro battuto, in alto c'era la scritta "Arcane Academy" e il simbolo di una rosa.
Dietro il grande cancello, circondato da cespugli di candide rose bianche, ergeva un palazzo maestoso, dallo stile gotico ma non riuscii a vedere bene i particolari.
Felix si posizionò difronte al cancello, aprì le braccia e con tono gioioso pronunció  <Tesoro, ti do il benvenuto all'unica, sola ed inimitabile Arcane Academy. Scuola piena di talenti e fighi della Madonn->.
<Finiscila somaro> lo interruppe Dimitri.
<E va bene la smetto, chiedo venia per cotanta sfrontatezza vostra maestà> lo prese in giro Felix.
Dimitri non si degnò neanche di rispondergli, l'unica cosa che fece fu alzare gli occhi al cielo, ormai rassegnato dagli atteggiamenti infantili dell'amico.
Io che ero rimasta in silenzio fino ad allora, intenta ad osservare la magnificenza di quel posto, finalmente parlai.
<È...> si girarono a guardarmi incuriositi, aspettando che finissi la frase.
<È bellissima> feci un sorriso a trentadue denti.
Tutti gli altri sorrisero a loro volta, sollevati dal fatto che la scuola fosse di mio gradimento, tutti tranne Mister Presunzione, che parve poco interessato dalla cosa.
Si diresse verso il cancello e senza il minimo sforzo lo aprì, provocando un rumore metallico.
Iniziammo a percorrere il viale in pietra che conduceva all'ingresso del grande palazzo.
Intorno c'erano numerosi cespugli di rose bianche, e riuscii ad intravedere un immenso giardino dalla florida vegetazione.
Vi erano fiori in ogni dove, di ogni tipo e formato.
C'era un'unica particolarità, erano anch'essi tutti bianchi.
Sfortunatamente non fui in grado di analizzare l'intero giardino poiché troppo grande.
Inoltre eravamo già arrivati davanti al portone d'ingresso.
L'intero palazzo era in pietra, c'erano numerose finestre di varie dimensioni e forme, guardando in alto riuscii a vedere le guglie appuntite, riccamente decorate con varie decorazioni architettoniche, così come l'intera struttura.
Le pareti del maestoso palazzo erano coperte in alcuni punti da piante rampicanti di rose e fiori immacolati, in netto contrasto con il colore scuro delle pietre.
Dopo un'attenta analisi dell'esterno della scuola, varcammo l'ingresso.
Vidi di fronte a me due rampe di scale in marmo, ai lati di esse c'erano due candelabri decorati con pendenti in cristallo.
La sala era illuminata da un maestoso lampadario anch'esso con decorazioni in cristallo che brillavano grazie alla luce proveniente dalle ampie finestre.
Nonostante i colori scuri delle pareti e dei vari ornamenti, come ad esempio le spesse tende di un inteso bordeaux, l'atmosfera risultava particolarmente accogliente.
Provai una sensazione di tranquillità, forse finalmente dopo tanto tempo mi sentii al sicuro, lontana da pericoli.
<Bene Soleil, so che vorresti visitare la scuola ma lo farai in un secondo momento, ora devi incontrare la preside Ramona, sicuramente vorrai risposte alle tue domande e nessuno meglio di lei potrà dartene> disse Nathaniel.
<Va bene> sussurrai.
Iniziammo a salire le infinte scale e nel frattempo scaricai la tensione facendo qualche domanda a Dusha, che era rimasta al mio affianco per tutto il tragitto.
<Che tipo è questa preside?> poteva sembrare una domanda banale- quasi sicuramente lo era -ma ero fortemente agitata dalla situazione e per tranquillizzarmi avevo bisogno di parlare con qualcuno.
<Oh è una persona molto gentile, sempre disponibile> si girò a guardarmi <tiene molto a noi alunni, qualora qualcuno di noi abbia delle difficoltà lei sarà sempre pronta ad aiutarci, ma è anche un tipo molto riservato, quindi magari evita di farle domande personali> spiegò.
Annuii e continuammo a seguire Nathaniel per i lunghi corridoi, successivamente salimmo altre scale.
<Per curiosità, quanti piani ha questa scuola?> domandai fiacca.
Non sono mai stata un tipo incline alle attività fisiche, e tutte quelle scale iniziarono a darmi sui nervi.
Dusha se ne accorse e si fece scappare una risata divertita <Sono 4 piani. Come avrai potuto notare però ogni piano è molto ampio, per questo ci sono un sacco di scale>.
<Si, ho notato fidati> dissi col fiatone.
Come se non bastasse ero ancora sotto l'effetto del teletrasporto, ed erano passati più di dieci minuti.
Finite le innumerevoli scale proseguimmo lungo un ampio corridoio, sulle pareti c'erano molti quadri dai toni scuri, con spesse cornici di legno, probabilmente mogano, e sottili dettagli dorati.
Sul pavimento si trovava un elegante tappeto bordeaux, che richiamava il colore delle tende e nell'aria percepii un delicato profumo di cannella.
<Siamo arrivati. Vieni pure Soleil> mi chiamò Nathaniel.
Sorpassai gli altri e raggiunsi Nathaniel che era affiancato da Xavier.
Ci trovammo difronte a una porta in legno piuttosto grande, decorata con eleganti ghirigori.
In alto, intagliata nel legno, c'era la scritta: "Ufficio della Preside".
Xavieri bussò alla porta con tre battiti.
<Avanti>.
A parlare fu una voce femminile, con un timbro calmo e pacato.
Xavier abbassò la maniglia dorata e aprì la porta, successivamente con un cenno del capo mi fece segno di entrare.
Lo guardai un po' insicura, poi mi girai verso Nathaniel e negai energicamente con il capo, chiaro ed evidente segno che non volessi entrare per prima.
Cercò di convincermi con lo sguardo ma il suo tentativo non andò a buon fine.
Piantai i piedi per terra e misi le braccia conserte, decisa a non muovermi da lì.
Nathaniel si abbandonò ad un sospiro.
Guardò prima me e poi lanciò uno sguardo complice a Xavier che di rimando ghignò.
Misero entrambi una mano sulle mie spalle, Xavier alla mia destra e Nat alla mia sinistra e con una spinta decisa mi fecero entrare nell'ufficio, rischiando quasi di farmi inciampare.
<Maledetti infami> mi girai a guardarli, fulminando entrambi con lo sguardo.
Entrarono tutti subito dopo di me, e si posizionarono al mio fianco.
Il primo a parlare fu Xavier.
<Preside, l'abbiamo trovata> si girò a guardarmi, poggiò una mano sulla parte bassa della mia schiena e mi fece fare un passo avanti.
Quando mi girai vidi una signora.
Era posizionata dietro una possente scrivania in mogano, vestita da un'elegante abito vermiglio, in netto contrasto con l'arredamento scuro della stanza.
I capelli mori erano raccolti in uno chignon alto che lasciava scoperto il collo sottile, adornato da un raffinato collier di perle.
Senza dubbio era una donna molto sofisticata.
Quando posò i suoi occhi ambrati sulla mia figura, fece un sorriso gentile e mi parlò

<Ciao Soleil. Benvenuta all'Arcane Academy>.

𝐀𝐫𝐜𝐚𝐧𝐞 𝐀𝐜𝐚𝐝𝐞𝐦𝐲 | 𝘓𝘢 𝘮𝘶𝘵𝘢𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢 |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora