8.

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Hope's pov

Sembravano passate ore da quando uscimmo da quella stanza.
Non sapevo dove stessimo andando, inoltre  il peso morto che portavo dietro non aiutava di certo.

Andrey <Perché?> domandò con un filo di voce
Pian pianino si stava riprendendo
Io <Che cosa?> dissi guardandomi in torno per orientarmi.
Andrey <Perché m-i stai aiutando?> disse
Io <Non farti strane illusioni.. mi servi semplicemente vivo.> dissi secca marcando l'ultima parola 

Dopo vari tentativi nell'aprire alcune porte. Finalmente una di queste decide di aprirsi.
E davanti a me si aprì una sala enorme.
Io <Suppongo che qui.. il tuo parente usi questa sala per le sue cerimonie > dissi tirandolo nuovamente su una spalla
Andrey <vai d-ritto> disse

Guardai la direzione che mi suggerì e vidi una porta piccola infondo la sala.
Stavo per arrivare a quella porta che sembrava portare sul reto quando da lontano si udì una voce fredda
<Fermi!> si senti urlare per tutta la sala
Piano piano mi avvicinai alla porta e di nuovo pronuncio quella frase
<Ho detto Fermi!> disse secco
Mi girai e vidi un freddo, portava un uniforme quindi fa parte della servitù o addirittura una guardia.
Guardai dietro di me e di nuovo lui.
Io <manca così poco> sussurrai vittoriosa
Andrey <Ci penso io> disse
Si alzò leggermente e guardando nella direzione della guardia fece il suo solito ghigno malizioso e schioccò le dita.
Una nube nera Si alzò dal suolo ed è li che lo ripresi in spalla ed uscii dalla porta .

Eravamo sul retro. Non volevo guardare indietro perché avrei perso solo del tempo.
Qui non c'era neve.
Non eravamo in Canada.
Io <Cazzo.> imprecai
Andrey <vai dritto ... c-ci penso i-io> disse a bassa voce
Non so se fidarmi, o no.
Ma tentai.
Chissà come andrà finire questa situazione...


Finimmo in mezzo ad un bosco.
Ed era notte fonda ormai.
Io <L'unica cosa positiva, è che non serve che ti porti io in giro.. ora muoviti> dissi acida
Andrey <Caratterino..> disse il freddo dietro di me
Io <Voglio semplicemente tornare a casa adesso.>  dissi guardandolo in giro.
L'aria era troppo tranquilla, e l'unico rumore che si udiva erano i nostri respiri.

Andrey <Mi puzza> disse ad un certo punto
Io <Ma dai..?> dissi ironica

L'aria si fece più fitta e mille pensieri iniziarono a invadere la mia testa, tanto che dal nulla urlai.
Io <Basta!> puntando le braccia verso il basso alzando un forte vento poco dopo.
Andrey <Quindi è vero..> disse il moro
Io <Che cosa?> dissi girandomi verso la sua direzione
Andrey <Sai non me ne sono mai andato dopo il tuo grande giorno.. son sempre rimasto vicino a te. E non avevo cattivo intenzioni.> disse con un tono quasi sincero
Così lasciai che continuasse a parlare

Andrey <Mi spiace per quello che ti ho fatto.. e per quello che ti è successo..> disse
Io <Ormai è passato, ed io guardo avanti, ed ora.> dissi guardandolo negli occhi
Andrey <Mi spiace per tua madre..> disse infine

E quella fitta al petto tornò.
Io <Tranquillo..> dissi con un tono un po' freddo e distaccato.
Andrey <Sappi che non centro nulla con gli attacchi.. e questo lo sa bene anche il tuo compagno.> disse
Io <Se dietro ci fosse stato il tuo zampino, stai pur certo che ti avrei mangiato vivo piuttosto..> dissi con un tono aggressivo
Andrey <Vivo è un modo di dire..> disse buttandola sul ridere
E mi fece sorridere leggermente
Io <Allora.. adesso che si fa?> dissi
Andrey <Di certo non possiamo andare in città, ci saranno tutte le sue "civette"> disse facendo le virgolette con l'ultima parola
Io <Che vorresti dire..?> domandai curiosa
Andrey <È piena di statue la città, essendo in una città storica, ci sono queste "statue"e lui può vedere attraverso queste. Direi di restare nella fitta vegetazione> disse infine
Io <Però se lo aspetterebbe.. lui di certo avrà pensato esattamente questo. Andremo in città> dissi infine
Andrey <Ma.. mi ascolti quando parlo?> disse il freddo
Io <La tua idea potrebbe anche andare, ma lui di certo saprà di questo, che tu sappia questo particolare.> dissi
Andrey <Moriremo comunque > disse esasperato
Io <Taci, e andiamo> dissi prendendolo per il colletto.

Eravamo quasi in città finché il moro non decide di fermarsi.
Io <Eh adesso che c'è ?> dissi sussurrando
Andrey <È meglio che non "parliamo" a voce alta..> disse guardandomi negli occhi.
Capii le sue intenzioni.
Io <collegamento fatto, contento?> dissi
Andrey <Molto, ma vorrei che ti calmassi.. Prescelta..>
Io <lo sai che ti posso distruggere in due secondi, evita di farmi arrabbiare ancora di più> ringhiai
Andrey <Ahhw quanto è fortunato il tuo compagno..> disse

Guardai bene la città e vidi che parecchie guardie girovagavano alla ricerca di qualcuno..
Andrey <chissà chi staran cercando..> fece la battuta
Io <Allora come ci muoviamo?> chiesi
Andrey <Ah non so, potevamo stare nel bosco tranquilli. Sei tu che hai scelto di andare dritta in gabbia.> disse con tono acido
Sbuffai e guardai di nuovo la città.
Cercai di usare la mia vista da lupo, e potevo vedere anche da vicino.. come se potessi zoomare.
C'era una via senza quelle civette ed una sola guardia..
Io <Direi che possiamo passare da questa parte, da sinistra> dissi
Andrey < puo andare, ma potrebbe avvisare gli altri..> non aveva torto...
Io <Ora che gli avvisa lui è già Morto.> dissi
Mi uscii un tono mai fatto in vita mia.
Questa seconda gravidanza.
Andrey <Già.. sei più acida > lo guardai malissimo
Andrey <Tesoro, hai fatto partire tu il "collegamento" io sento anche ciò che pensi..>
Sbuffai, non volevo più ascoltarlo
Volevo semplicemente tornare a casa dalla mia famiglia, dal mio compagno..
E da mio figlio.



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Ciaooo scusate il ritardo, ho avuto da fare sia per cose famigliari e per motivi di lavoro
Ma eccomi qui con il capitolo n* 8

Chiedo scusa per eventuali errori grammaticali

Vi mando un bacio a tutt*

~Saluti ❤️

 𝐋'𝐈𝐛𝐫𝐢𝐝𝐨 𝐏𝐮𝐫𝐨 𝐒𝐚𝐧𝐠𝐮𝐞 || 𝐁𝐥𝐚𝐜𝐤 𝐌𝐨𝐨𝐧 𝟐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora