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F1news
Shangai International Circuit

F1news Shangai International Circuit

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È in queste vesti che si presenta Gaia Hernandez, pilota della Scuderia Ferrari, al circuito di Shangai poco prima delle prove libere. La Hernandez ha sempre graziato il pubblico con la sua simpatia ironizzando soprattutto su quella che lei chiama la sua "mancata femminilità", oggi invece, la giovane pilota ne ha messa in mostra parecchia di femminilità, lasciando letteralmente a bocca aperta chiunque si trovasse nel paddock al suo ingresso. Che si tratti di una sorta di vendetta per il presunto tradimento da parte dell'ormai ex fidanzato Charles Leclerc di cui si vocifera tanto negli ultimi giorni? Probabilmente lo scopriremo presto, in fondo Gaia Hernandez è solita a riservarci parecchie sorprese.
#staytuned

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Charles_and_gaia_1640 Oddio, ma cosa vuol dire ex fidanzato?! Si sono lasciati? 😳😳

Charlesxgaia_love è impossibile che lui l'abbia tradita, basta accorgersi di come la guarda per capire che non c'è niente di vero in questa storia

Hugmegaia40_ Che queen👑

Lecordialisberledigaia In stile Lady Diana proprio😂👑

Lecharlesss7_ si vede che cerca solo attenzioni🙄

Charles_Charlotte16 difficile quando ci stai tu dall'altra parte, vero?

Utente3 la principessa è caduta dal pisello🤭

Gaiamylove40_ Datemi la sua forza mentale please💆🏻‍♀️

Thehernandezspak__ Ti amiamo ancora di più💁🏻‍♀️👑 @gaiahernandez

Charles' POW
Con le movenze di un felino prosegue spedita a testa alta lungo l'asfalto ardente. Gaia è unica, non lo si può negare, è una vedova nera capace di avvelenarti con un solo guardo e di catturarti nella sua trappola mortale con un battito di ciglia.

Se esistono veramente tipi diversi di bellezza, fra le belle che non ballano e le belle che quando le vedi per strada ti giri a guardarle, Gaia fa parte di quella categoria ristretta di belle che quando le vedi non ti limiti a guardarle, le segui proprio. Ed io non lo nego, in questo momento le andrei dietro come un cagnolino con il suo padrone.

Il vulcano Gaia si è risvegliato ed erutta ad ogni passo distese di lava di seduzione, mentre il mio sangue ribolle fra gli occhi dei tanti che le sono incollati addosso.

Se fosse stata in me, sono sicura che li avrebbe disintegrati l'uno dopo l'altro. È fatta così, è talmente gelosa da sembrare psicopatica a volte. Il peggio? È una cosa che mi piace da morire, e lei ha pensato volessi lasciarla proprio per questo, così mi ha anticipato sui tempi.

Vorrei avere il suo temperamento inesistente, perché anche se non lo do a vedere per via del mio carattere pacifico, in questo momento vorrei cavare gli occhi a chiunque la guardi.

In realtà c'è una bella differenza fra la mia gelosia e la gelosia tossica di molte coppie. Innanzi tutto io mi trattengo un sacco, e soprattutto non ho mai dato la colpa a lei di questo. È bella, bellissima, e mi stupirei io stesso se nessuno la guardasse, ma mi da incredibilmente fastidio.

Basta, mi dico. Inutile starmene qui a rimuginare. Le vado dietro.

«Gaia!» la chiamo ma lei fa finta di non sentirmi. Tipico. «Gaia, fermati. Dobbiamo parlare.»

«Non abbiamo niente da dirci.» nemmeno si volta per poi varcare la soglia della sua motorhome richiudendosi la porta alle spalle, ma io riesco a fermarla, infilandomi insieme a lei nell'abitacolo.

«Fuori di qui.»

«Prima trova il coraggio di guardarmi negli occhi.»

Finalmente si volta e ha gli occhi iniettati d'ira. So che è tentata di mollarmi uno schiaffo in pieno viso, e capisco che si sta trattenendo dal mondo in cui serra le labbra finché non assumono un colorito violaceo.

Avanza col suono degli anfibi che porta ai piedi che rimbomba sul pavimento della motorhome.

«Tu parli di coraggio a me? Prima guardati nel pantaloni e vedi se trovi le palle di ammettere quello che hai fatto.»

«Lo sai anche tu che non ho fatto niente, Gaia. Mi hai visto e poi sei scappata via, perciò non sai nemmeno se ci sono stato con lei.»

«E allora dimmelo tu.»

«Ti ho già detto che non lo so, perché non me lo ricordo.»

Si passa una mano fra i capelli accompagnata da un sonoro sbuffo.

«Non riesco a fidarmi di te.»

Eccola, la coltellata dritta allo stomaco, mi lascia senza fiato come se due mani mi stringessero il collo fino a soffocarmi.

Le sfioro la mano con le dita e avanzo di un passo verso di lei. Non fa nulla, non si ribella, rimane immobile con gli occhi che vacillano indagatori sul mio viso.

Poggio la fronte contro la sua, costretto ad abbassarmi di qualche centimetro.

«Sei tutto quello che mi è sempre mancato e che ho desiderato con tutto me stesso. Non potrei mai tradirti.»

Sfioro le sue labbra in un soffio ma lei si scosta, porgendomi la guancia a testa bassa.

«Scusami, non ci riesco.»

Le carezzo i capelli corvini adesso in parte tinti di biondo e penso che vorrei stare qui per sempre, a sussurrarle all'orecchio quanto sia bella e quanto la ami. Ma devo andare via, devo, per lei.

Abbandono la motorhome chiudendomi lo sportello alle spalle senza trovare la forza neppure di salutarla.

Esito qualche istante per poi allontanarmi con una morsa alla bocca dello stomaco e un tuffo al cuore.

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