Second Chance

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Minuti interminabili questi, ancora pieni della sua assenza. Continuo a voltarmi indietro, precaria per la mia situazione, sperando di vederla tornare da me.

"Dove sei Zulema?"
Dico sussurrando mentre Saray seduta al mio fianco mi aiuta a distendermi e poggiare le gambe su di lei.

"Macarena, ti dobbiamo portare in ospedale!"
Esclama Thérèse.

Lei ed Omar erano qui fuori in macchina.
Qualcuno prima o poi mi dovrà spiegare come tutto questo sia stato possibile.
Castillo... il povero Castillo.
Saray.
Omar e Thérèse...

"Lo... so, ma non... senza di lei!
Devo sapere che... sta bene”

Un flash di un autobus in fiamme, dello sguardo spaventato e poi rassegnato di Monica, si fa spazio prepotente nella mia mente.
Deglutisco terrorizzata all’idea che... non voglio pensarci.
Mi volto ancora una volta verso il casale ormai preda di grosse fiamme e troppo, decisamente troppo fumo.

"Saray...”
la chiamo flebilmente.
“Dove... è finita?
Perché... non torna?”

"Maca, la conosci Zulema...
...le piacciono i colpi di scena.
Arriverà...
Deve arrivare!"

Deve arrivare...
Ripeto tra me e me.
È speranzosa ed anche lei ha timore che possa essere accaduto qualcosa, ma grazie a Dio, proprio in quel momento, scorgo una sagoma scura tra il fumo e la luce rossa del fuoco, camminare verso di noi.
Sta zoppicando e non la riesco ancora ad individuare bene, non so che viso abbia, chi si nasconde dietro a quell'ombra?

"Maca! Guarda!"
Esclama Saray.

Inaspettatamente, le sagome diventano due e più si avvicinano più riesco a scorgere Zulema, che seppur ferita, sta sollevando dalle braccia Diego.

"Lo ha... salvato..."
Dico sorpresa.

Mi lascio andare, tirando l'ennesimo sospiro di sollievo, perdendo totalmente quel briciolo di forza che mi rimane.

Diego crolla a terra, mentre Zulema tossisce per il fumo.
Alza lo sguardo e non appena scorge l’auto corre verso di me.
Non riesco a tenere gli occhi aperti.

"Zule-ma..."
Sussurro leggera.

"Maca, sono qui...
...sono qui!"
Mi dice accarezzandomi il viso con una mano.

“Cazzo stai perdendo troppo sangue, dobbiamo andare in ospedale subito!”

“No!”
Esclamo decisa in un filo di voce sorprendendo sia lei che Saray al mio fianco.

“La bambina Zulema, trova Rosa.
Io e... Saray... L’abbiamo... sentita piangere... è ... qui!”
Sussurro appena, imponendomi di fissare i nostri sguardi per non chiudere gli occhi.

“Davvero?”
Chiede con occhi pieni di speranza guardando prima me e poi Saray.

Annuisco.
“Ti... prego... salvala”

Lei scuote la testa imperterrita e mi stringe una mano per poi baciarne dolcemente le dita.

“No! Non ti lascio Maca!”

Deglutisco a fatica e con la voce appena percettibile la supplico “Devi!
Sono in buone mani con loro, ma per favore... trova... Ro-sa...
Se è ancora nel casale... Io....

Qualche lacrima solca il suo viso, vorrei allungare una mano e potergliela asciugare, ma le forze mi stanno abbandonando e non riesco a muovermi.

“Maca no! Non è lì prima di arrivare da voi.. io e Castillo abbiamo ispezionato tutta la casa.. deve essere qui fuori.. da qualche parte”
Interviene Saray e quella consapevolezza mi fa sospirare di sollievo per un secondo.

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