ℚ𝕦𝕒𝕥𝕥𝕣𝕠

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Yoongi

Yoongi era stravaccato sul divanetto del suo ufficio che guardava le grandi finestre che affacciavano sulla vasta città. era stremato, passava giornate intere dentro quella stanza a lavorare con il computer per ore.

Aveva il compito di controllare le vendite di entrata e di uscita di droga e non era un lavoro semplice, c'erano troppe persone con molti debiti che doveva tenere sott'occhio.

Il suo ufficio si trovava sopra il 'vibe nightclube' una delle discoteche più famose di Seoul. È il posto dove vendono di più e l'idea è stata proprio di Shou, è stato lui ad aprire quella discoteca e con le vendite di droga sono stati in vetta per un po' fino a che non arrivò proprio questo periodo di crisi che stavano attualmente affrontando.

Sentì dei passi veloci e la porta si aprì di colpo. «non esiste più buss-» si girò con il divanetto girevole vedendo il suo collega/amico piegarsi sulle gambe come se avesse appena corso una maratona «cosa ti è successo?» prese la tazza piena di caffè bevendone un sorso «m-mi hanno visto».

L'azzurro tossì per il caffè andatogli di traverso «ti sei fatto beccare?!» il rosso prese dei respiri profondi mettendosi composto «sono riuscito a fuggire, mi hanno rincorso per un pò e poi si sono fermati, credo mi abbiano perso di vista»

Yoongi sbattè la tazza sul tavolo «ti avevo detto di aspettare, cazzo Hoseok perché fai sempre di testa tua?!».

Il nominato abbassò la testa «hai ragione ma l'importante è che non mi hanno preso...no?»

«non è questo il punto, se sanno di che Zona provieni siamo tutti nella merda!»sbattè le mani sul tavolo alzandosi in piedi «dovresti restare qui per un pò» continuò freddamente.

«qui?! Non dovremmo parlarne con Jungkook prima?» disse contrariato. Il suo compito era sempre stato quello di vendere droga in giro per le strade, non era abituato a restare in una discoteca a vendere a delle persone ubriache, probabilmente state lasciate da poco dal proprio partner.

Il verde fece una risata sarcastica «non scherzare, lui ti prenderebbe a calci nel culo e ti rinchiuderebbe al palazzo, e in più verrebbe a saperlo Shou...e lo sai come finirebbe questa storia» Hoseok sospirò sconfitto. Preferiva di gran lunga spacciare in una discoteca che ritrovarsi da un giorno all'altro con una pallottola in fronte. «E va bene, quando inizio?» disse con malavoglia.

«tra due giorni, verrà un bel pò di gente visto che sarà sabato e ci sarà l'evento di Yuna con Dj set».
Yuna era una delle influencer più famose della Corea e avevano davvero faticato per invitarla a fare un evento nella loro discoteca. Più artisti venivano e più persone sarebbero venute e meglio sarebbe stato per i loro guadagni.

Il più basso si diresse verso la finestra con le mani dietro la schiena con fare superiore, nel mentre il rosso si stava incamminiando lentamente verso l'uscita dell'ufficio «ah e...Hoseok?» il richiamato si girò di scatto «Vedi di vendere un bel pò, siamo indietro con le entrate». alzò gli occhi ed uscì dalla stanza.

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Jungkook

Jungkook, appena uscito da scuola, si diresse verso la sua Zona. Era a circa a quindici minuti a piedi e per arrivarci doveva passare anche per qualche vicoli stretti, pieno di drogati e cattive persone a cui nessuno voleva avere a che fare con lui, soprattutto perché sapevano che era il braccio destro del capo di quella Zona.

𝔼𝕝𝕖𝕧𝕖𝕟𝕥𝕙 ℤ𝕠𝕟𝕖 - TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora