day 2.4 ; house ≠ home

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« ragazzo, che fai lí? »
« cosa? »
« ti ho chiesto, cosa fai lí »
« cosa faccio qui? »
« sì, per dio. ti osservo da tre quarti d'ora, e non ti sei mosso di un millimetro. cosa stai facendo? »
« io... guardo la luna »
« ma... cosa stai dicendo? sono le sei, la luna deve ancora apparire »
« io la vedo »
« mah... sará...» il contadino si allontanò di qualche passo, trascinando con sé un secchio e un borbottio,"ai miei tempi non li crescevano cosí strani".
poi, si voltò di nuovo.
« non vieni? »
« cosa? »
« ti ho chiesto, non vieni? guarda che fa freddo » sorrise sotto le rughe.
« non ho un posto dove andare »
« appunto, ti guido io: su, forza, seguimi, andiamo a casa. ai miei nipotini starai simpatico » gli mise in mano un altro secchio e partì alla volta della fattoria.
una parte di jisung lo seguí, l'altra parte (quella sana, per il momento repressa) gli fece notare che quella davanti a lui non poteva essere "casa":

dov'era la targhetta "lee 🐱" ?

merry christmas, mr. lawrence、minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora