Il concetto di normalità è molto soggettivo. Non è detto che ciò che sia anormale per me, sia per gli altri semplice routine,ma... Ci sono cose che vedo fare da altri o che mi capitano e mi chiedo se sono aliena!
Esempio:
Ero ricoverata all' ospedale e l' infermiera mi è venuta a fare l' elettrocardiogramma. Semplice routine per lei. Cosa che faceva ogni giorno...
Arriva l' orario di visita parenti e io sono in corridoio coi miei genitori.
A un certo punto spunta l' infermiera e mi dice :< dobbiamo ripetere l' elettrocardiogramma perché il cardiologo ha detto che è piatto >
Io :< cosaaaa? Tié! Tocco ferro! Sono viva e vegeta!>
Morale... L ' infermiera aveva dimenticato di collegare gli elettrodi!
Essere definita morta quando invece si è vivi è uno spasso!
Ma non è stata l' unica volta che mi succede qualcosa di strano.. Forse in fronte ho scritto fenomeno da baraccone... Boh...
Vado a fare una visita da un osteopata.. NUOVO mai visto sto dottore.
Si presenta, mi fa accomodare e mi chiede il motivo per cui ero lì da lui. Gli presento un papiro megagalattico con tutti i miei dati e la mia anamnesi... Mi guarda e mi fa: < ma tu cammini? Sei in piedi?>
Io con un espressione forse tragi-comica ho spontaneamente risposto : < non mi sembra di essere un fantasma... E non sono neanche trasparente! Certo che cammino! Tié.
Il dubbio forse è sovvenuto perché come ho solo accennato nel primo capitolo,ho parecchi problemi di salute e anche seri che messi insieme fanno pensare male.. E invece....
Grazie al mio medico di famiglia, grazie al mio immunolgo oncologo, grazie al mio neurochirurgo, grazie al mio gastroenterologo e soprattutto grazie ai miei terapisti Manuele, Chiara, Nicola e Manuela che con pazienza e costanza mi aiutano a superare le mie difficoltà motorie e mi spronano a non mollare, a tenere duro e a migliorare i movimenti!
Ma.... Il merito più grande affinché io possa muovermi senza dolori è del mio DOC preferito! Il mio ortopedico! Grazie a lui, alla sua costanza e alla sua santa pazienza nel seguire il mio caso, posso camminare e muovermi senza dolore! Grazie Dr. VV! Number One!
E infine... Se col tempo ho ottenuto questi risultati dopo tanti interventi chirurgici, dopo tanto dolore sopportato e se nonostante tutto ho ancora voglia di sorridere alla vita, lo devo a me stessa! La forza di affrontare le difficoltà viene da sé! A volte è più facile l' avvilimento ma io, da buona aquilotta, ho scelto di lottare continuando a convivere coi miei problemi e accettando le conseguenze che comportano.
Fine!
Spero vi sia piaciuto questo racconto autobiografico.
Se devo darmi ad altro hobby ditemelo pure... Non mi offendo mica!
Attendo i vostri commenti.
Grazie mille per aver dedicato tempo al mio racconto
MDT