Capitolo 7

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Lili

Mi alzo presto, alle 7.00 di mattina ed evito di svegliare Summer visto che ieri è tornata alle 23.30. Vorrei che fosse tutto più semplice, non vorrei aver rincontrato Cole, o per lo meno non così, a volte desidero di non essere così conosciuta e di avere privacy. Impossibile.

Ma sono tante le cose impossibili, ad esempio che Cole si comporti da padre; per fortuna oggi partiamo per tornare a casa e chissà quando Summer rivedrà Cole. A meno che non si faccia vivo lui. Ne dubito.

Chiamo la reception e chiedo la colazione in camera: in questo momento non ho proprio voglia di vestirmi, ne tantomeno di lasciare Summer da sola in camera.

Reception:"...pronto? Pronto?"

L:"oh si si.. mi scusi, vorrei se possibile la colazione in camera, un cappuccino amaro e una brioche al miele, ah e.. sempre se si può tra circa 40 minuti un latte caldo e... mh, biscotti al cioccolato" già che ci sono ho ordinato anche per Summy, per quando la sveglierò.

Reception:" stanza?"

L:"la 214"

Reception:" perfetto, tra pochi minuti arriverà la sua colazione"

L:"buona giornata" e riaggancio il telefono.

Nel mentre sono immersa nei miei pensieri, vestita solo da una camicia da notte di seta e una vestaglia semi trasparente, penso a cosa fare, a cosa voglio in futuro, alla felicità. Il pensiero che mi pervade però è una domanda, ovvero "dico o no a Cole che a distanza di 4 ore dovremo partire?" perchè si e perchè no? No. Basta farsi paranoie inutili. E' inutile, tutto inutile. Tra poco sveglio Summer e ce ne andiamo da New York. Questa città mi fa male.

Bussano alla porta e per un momento penso... penso ovviamente alla colazione in camera, si..

L:"si, entri pure" faccio con cortesia mentre mi copro. Ho dimenticato di vestirmi e sono ancora in mood "ho sonno voglio dormire lasciatemi in pace".

Inizio a stuzzicare la mia brioche e bevo piccoli sorsi di cappuccino mentre osservo dalle mie pareti a vetro la città già del tutto sveglia, a differenza mia.

I 40 minuti passano in fretta e mi trovo costretta a svegliare Summer, che dormiva beatamente.

L:"tesoro sveglia" le bacio dolcemente la fronte reprimendo tutto lo strazio che ho in me per la situazione. Lei lentamente apre gli occhi e già sorride.

Summy:"buongiorno mamma" sorride lei. Io le faccio una carezza e lentamente la porto ad alzarsi e a fare colazione. Lei ormai fa tutto da sola, quindi io colgo l'occasione per vestirmi, ovviamente supervisionandola.

Summy:"mamma, ma tu non fai colazione?"

L:"no tesoro, l'ho fatta prima di svegliarti, stai tranquilla" le porgo un sorriso. Non so come fa a saperlo ma penso che lo sappia... non voglio mai più pensarci.

-

L:"allora, ora mamma ti veste e poi partiamo, ok?"

Summy:"ma viene anche papà?"

L:"emh.. no Summy, no, papà abita qui" dico infine, sperando che il discorso termini qui. Fortunatamente poi torna concentrata a guardarmi mentre scelgo i suoi vestiti.

Alle 9.45 precise, il taxi ci viene a prendere all' hotel e ci porta in meno di un quarto d'ora all' aeroporto. Non so quali scorciatoie abbia preso, ma ne sono felice, o faremo tardi.

In aeroporto faccio passi lunghi e veloci, quasi trascinando Summer per tutto l' edificio. A testa bassa raggiungiamo finalmente la scaletta che ci porta all'aereo. Pensavo fosse molto più faticoso.

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