Capitolo 2

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Lili

L:"Buongiorno! Scusa la telefonata ora... Ma quando dobbiamo partire? Umh.. si... certo certo, capisco.." continuo a balbettare mentre la manager parla di tutto quello che dovrò fare: in tutto ciò ancora non ha risposto alla mia domanda.

L:"e va bene, questo l'ho capito, si... ma quando bisogna partire?"

Manager:"un attimo, ora ci sarei arrivata... comunque avevo pensato tra domani e dopo domani, non vorrei che ci fossero imprevisti o cose varie"

L:"DOMANI O DOPO DOMANI?!" ripeto scioccata.

Manager:"certo, cosa pensavi? L'intervista è tra appena sei giorni!" odio quando da tutto per scontato, per me non lo è!

L:"beh.. hai ragione, ma non ci avevo pensato" rispondo mentre tento di capire come riuscire a respirare in quest'ansia più totale.

L:"okay... a presto" riattacco la telefonata, che stress.

Mi avvicino alla scrivania di legno bianca, e la sfioro delicatamente con due dita mentre vado avanti e osservo le foto della mia bimba e della sua crescita. C'è una foto particolarmente bella dove ci siamo io, Summer, Camila e i suoi due figli Grace e Brian. Sono meravigliosi insieme. In quell'esatto momento mi viene proprio in mente la mia Cami, così decido di farle uno squillo.

Cami:"Lilss! Come stai?"

L:"Ciao Camii! Bene...bene -cerco di convincere più me stessa che lei- Tu? che stai facendo?" improvviso.

Cami:"bah, nulla in particolare, ora finalmente sono un po' più libera anche di passare del tempo con Dyl e... Beh ecco, non me la passo affatto male" ridacchia alla fine. Sono felice che lei abbia trovato qualcuno che le è stata sempre accanto e che la ami fino infondo. Se lo merita. A questo pensiero nasce spontaneo un sorriso sulle mie labbra.

Cami:"Lil? ci sei?" scuoto la testa e borbotto qualcosa.

L:"oh, si certo! Ti va se ci vediamo prima di prendere i bambini? insomma... dovrei parlarti ecco" dico insicura.

Cami:"sei sicura che vada tutto bene?"

L:"certo tesoro... dai ti aspetto" dico con tono dolce e per tutta risposta ricevo un saluto. Ora non mi basta che riflettere sul da farsi.

-

Preparo il tavolo col vassoio e le tazzine da caffè, lo zucchero e i cucchiaini; lo stress mi fa tremare la mano e rovescio un po' di caffè sul piatto dei fornelli.

L:"merda!" impreco. Sbuffo rumorosamente cercando di mantenere la calma, così prendo la pezzetta umida e asciugo la macchia. "ora va meglio" penso tra me e me. Soddisfatta poggio le mani sui fianchi e mi guardo attorno assicurandomi che tutto sia in ordine: Odio le cose fuori posto, ma odio rispettivamente le cose troppo uguali e che vanno di massa. Si, forse sono psicopatica.

Sento il campanello suonare e inarco le labbra salterellando come una bambina fino ad aprire la porta. La apro felice e davanti a me trovo una delle più belle ragazze brasiliane e la abbraccio nell'immediato.

L:"mi sei mancata un sacco questi giorni" dico affondando nella sua spalla, anche se è più bassa di me.

Cami:"anche tu a me, un sacco Lili" dice sincera. Riapro gli occhi e davanti a me trovo il gemello del mio ex. Cosa ci fa lui qui?!

L:"oh, emh ciao Dyl, che sorpresa! Era da tanto che non ci vedevamo" sorrido in modo tirato. Non mi ha fatto niente, ma è alquanto strano vederlo dopo quello che è successo e soprattutto per quello che devo raccontare a Camila. Invito i due ad entrare ed accomodarsi sul divano.

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