Capitolo 38

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Emma< Hope svegliati, rischi di fare tardi al università>

Io< sai che voglia che ho di andarci> dissi ironica mentre mi alzavo dal letto, andai in bagno e una forte nausea mi travolse, credo di aver vomitato anche l'anima nel water. Probabilmente ieri sera ho mangiato troppo oppure il viaggio mi ha scombussolato lo stomaco mi feci una doccia, non devo dire niente ad Emma dato che non è niente, mi fermai in intimo davanti alla cabina armadio, cosa devo mettermi? Fuori fa caldissimo io dei jeans lunghi non li metto!

Io< Emma!! Ho bisogno di una mano!> gridai e lei venne ad aiutarmi.

Emma< si?>

Io< cosa cavolo devo mettermi? Io dei jeans lunghi non li metto con questo caldo!> dissi vedendo lei con i jeans

Lui sbuffò e mi passò una gonna aderente di pelle che arriva a metà coscia bianca, delle calze trasparenti nere e una camicetta, un look molto elegante

Io< troppo elegante per me> mi lamentai

Emma< allora vieni in biancheria intima> disse orami seccata

Io< ok> mi misi tutto e mi passò delle decoltè nere, me le misi e mi truccai con un po di correttore, dato che ho un po di occhiaie, mascara e matita nera, mi pettinai lasciando i capelli morbidi sulle spalle e andai a fare colazione con ovviamente il mio caro amato pane e Nutella, mi lavai i denti e scesi con Emma che mi lasciò davanti ad un edificio impotente, entrai e fui subito accolta da una signora magra, bionda con gli occhi marroni, è vestita con dei banalissimi jeans e una camicia orribile, non che la mia sia più bella.

X< io sono Lucrezia, è un piacere averla qui> mi porse una mano

Io< il piacere è tutto mio> dissi stringendogli la mano però senza togliermi gli occhiali da sole

Lucrezia< vuole un caffè e qualcos'altro?> chiese gentilmente ma a me sta sul cazzo sta qui

Io< una bottiglietta d'acqua se non le dispiace> dissi gentilmente e lei me la porse subito, dopodiché mi accompagnò verso una porta, appena entrai sentì un casino tremendo, vidi una sedia al centro di un palco e un tavolino a destra, la tipa di prima mi porse un microfono dopo aver richiamato l'attenzione di tutti, ad un tratto calò il silenzio e un signore si avvicinò presentandomi alle più o meno cinquecento persone presenti.
Che Dio mi aiuti!

Io< buon giorno> dissi togliendomi gli occhiali da sole e mettendoli nella borsa che appoggiai sul tavolino insieme alla bottiglietta d'acqua

Io< io sono Hope Malik ed è la prima volta che parlo in una scuola, prima di tutto vorrei farvi una domanda> dissi schiarendomi la voce e avvicinandomi alla sedia prendendola e portandola vicino al tavolino, se lo scordano che mi siederò li in mezzo a tutti

Io< allora come fate a svegliarvi così presto tutte le mattine? Sono le otto e dieci e per arrivare puntuale mi sono dovuta svegliare alle sei di mattina> dissi facendo ridere tutti

X< ci si fa l'abitudine> disse un ragazzo che non riesco ad individuare, questa dovrebbe essere una lezione in cui si mette in pratica l'inglese

Io< per favore si alzi la persona che ha parlato> dissi per poi vedere un ragazzo in piedi

Io< ottima affermazione, prima o poi ci si abitua a tutto, chi non è d'accordo con me?> dissi per poi vedere il ragazzo i piedi sedersi

Io< non abbiate paura, tanto per,io non sono d'accordo con la mi affermazione, ad esempio io mi sveglio a tutte le mattine verso le sei o sette e non mi sono mai abituata> dissi guardando i ragazzi e le ragazze che sembrano colpiti dalla mia affermazione

Io senza di te non vivo||one direction||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora