Di solito la chiamava "l'ottava meraviglia del mondo", alla sua bambina. Sarebbe rimasto lí a guardarla per ore, la notte, per allontanare i suoi incubi. Avrebbe continuato a spingerla sull'altalena, mentre la sua gonna azzurra diventava una parte di cielo, e i capelli suoi, quelli della sua mamma, si scioglievano dal "tuppo" sbarazzino. E la bambina sua, era anche buona. Odorava tutta di latte: le mani e i piedi e le guance. La piccola rideva anche. La mamma sua non rideva mai. Forse aveva pianto quando aveva capito di non poter piú accarezzare i capelli della bambina sua. Quando aveva capito di non poter conoscere il suo piú grande sogno. Quando si era resa conto che l'odore della bambina sua non le avrebbe impregnato i vestiti. E tenendola in braccio per l'ultima volta, appoggio il naso alla piccola testa e prese un respiro, riempendosi di lei. Del suo piú grande amore. Le accarezzo la fronte con le labbra e poi appoggiò la testa della piccola accanto alla sua, cosí da passarle i suoi pensieri. Il mattino dopo esalò il suo ultimo respiro e se ne andò aggrappata alla luna, lasciando la bimba sua.
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~Raccolta Di Brevi Storie E Racconti~
Ficción GeneralBrevi storie e racconti su argomenti tristi, moderni, fantasiosi, romantici...per tutti. Per chi deve rialzarsi o chi si sente solo, per chi vuole trovare un pò di conforto o vuole semplicemente dilettarsi a leggere brevi storie...buona lettura🌙❄️❤️