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Un piccolo forellino era al centro della pallina, che, però, non si era mossa di un millimetro.

Yaku la guardó con occhi sgranati. Si giró verso Lev, che si guardava intorno soddisfatto.

<Porca puttana...> mormorò staccando la pallina arancione. <MI VUOI SPIEGARE COME CAZZO HAI FATTO!?> gli urló, infine, avvicinandosi minaccioso.

Haiba appoggió l'impugnatura del fucile a terra, usando la canna come appoggio per il suo braccio. <Bravura? Ti dice niente?>

<'Fanculo.>

<Allora? Quando comincio?>

Quel sorrisetto soddisfatto faceva voglia di prenderlo a schiaffi, e Yaku avrebbe voluto farlo in quel momento, ma se da quel giorno sarebbe diventato un suo collega si sarebbe dovuto trattenere.

Lo afferró per la camicia tirandolo verso la sua faccia <Ti conviene seguirmi in silenzio.> sibilló dopo una rapida occhiataccia.

Lo lasciò e scese la rampa raggiungendo la macchina seguito dagli "Yey" di Lev.

<Posso... posso davvero salire?> domandó felice come non mai il mezzo russo.

<Vuoi seguirmi di corsa? Avanti, sali e non fare storie!>

Appena il più alto salì premette sull'acceleratore, non lasciando neanche il tempo ad Haiba di allacciarsi la cintura, sfrecciando verso il quartier generale della Nekoma.

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<Wow> l'unica espressione che usó Lev prima di entrare nel condominio d'angolo su un'incrocio stradale: il famoso quartier generale. <Beh sai, mi aspettavo qualcosa di più... maestoso. Per essere un'organizzazione che vuole combattere la mafia siete modesti.>

<Almeno così i poliziotti non sanno dove siamo, e soprattutto questo posto è sicuro. Nessuno sa che siamo qui, a parte chi vi lavora.> Yaku estrasse dal tascone del giubotto una chiave che uso per aprire il portone, guidando poi il mezzo russo su per le scale, illustrandogli il funzionamento del Nekoma.

<Kuroo ti darà un'appartamento poco lontano da qui, li ho visti, non sono molto grandi, ma abbastanza da viverci. Verrai qui solo quando sarai richiesto, quindi non azzardarti a venire se non ti ho chiamato io o Kuroo. Sono stato chiaro?>

<Chiarissimo.>

<Perfetto, allora, ti presento i tuoi nuovi colleghi.> Morisuke spalancó la porta rivelando Kuroo e Kenma che pomiciavano su una scrivania dell'ufficio, con tutte le carte, che precedentemente erano su di essa, per terra. Richiuse immediatamente la porta.

<Non... non era quello che mi aspettavo vedessi... ahem... ti dispiace stare qui fuori un attimo? Un secondo solo.> si fiondó nell'ufficio gridando ai due di non farlo più, come gli aveva già detto, e di mettersi a posto velocemente perché doveva presentare loro una recluta.

<ORA PUOI VENIRE!> sentì urlare da dentro l'ufficio.

Lev aprì lentamente la porta per ritrovarsi un ufficio totalmente diverso, le carte ordinate e impilate sulle scrivanie, Yaku girato di schiena a braccia conserte, Kenma seduto su una scrivania ad angolo, a giocare con un videogioco e Kuroo che, come se prima non fosse successo niente, si alzó per dargli il benvenuto.

<Quindi sei tu il famoso cecchino! Sembri diligente, e sei anche molto carino! Magari fai sciogliere il cuore di ghiaccio di Yakkun!> disse Testuro passandogli un braccio sulle spalle e facendo l'occhiolino a Morisuke, il quale sbuffó chiudendosi un quella che sembrava l'altra ala dell'ufficio, separata da una porta.

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