Immagina Harry Potter

Harry Potter

Osservo il paesaggio dei campi che scorrevano fuori dal finestrino del treno dell'Hogwarts Exspress: le nuvole grigie e il paesaggio sembra più scuro, nonostante i Babbani non avevano cambiato assolutamente niente del paesaggio. È triste, cupo, tetro senza i miei amici, soprattutto Harry. Non lo vedo dal matrimonio di Bill e Fleur, mi avevano invitata visto che sono una grande amica di Ginny e di Fred e George, poi sono arrivati i Mangiamorte e hanno scatenato il panico e Harry con Ron e Hermione sono dovuti scappare. Harry mi piace? Altroché! Ginny lo sa, all'inizio mi teneva lontana, sapevo che aveva una cotta per Harry, poi si è scusata e ha scoperto che era solo una cotta passeggera e io l'ho perdonata. Ma la mia cotta non si è spenta, anzi, ha continuato a crescere sempre di più, credo di essere perdutamente innamorata di lui, non ho mai avuto il coraggio di dichiararmi a lui, ma credo che non li interessi, credo che mi ritenga solo un'amica.

-*Tuo Nome*? -

Interrompo i miei pensieri e distolgo lo sguardo da fuori la finestra per rivolgerlo a Neville, che si trova seduto sulla panca di fronte alla mia ma all'esterno, accanto a Ginny.

-Tutto bene? - mi chiese Neville, quasi in un sussurro.

Annuisco distrattamente, anche se non sto per niente bene, mi sento morire dentro a pensare a tutte le cose che sono successe in un solo mese, dal matrimonio di Bill e Fleur a ora.

-Hai avuto notizie di Harry, Ron o Hermione? - mi chiese invece Ginny.

Scossi la testa, non guardavo nessuno dei due, all'improvviso il tavolo di legno era diventato piuttosto interessante. Passavo l'unghia del dito medio della mano sinistra su una piccola crepa formata da poco, cercando di non pensare ad altro che a quella piccola crepa.

-*Tuo Nome*, andrà tutto bene- mormorò Ginny, ma dalla sua voce capii che non era affatto sicura di quello che aveva detto, forse lo diceva per convincere solo me.

Annuii, più per convincere me stessa che sarà andato tutto bene che per "rispondere" a Ginny o che mi fidassi realmente di quello che aveva detto. Mi voltai di nuovo verso la finestra e riposi ancora una volta lo sguardo sui campi tristi fuori, per staccarmi dal triste mondo reale dove siamo immersi tutti adesso, staccarmi dalla guerra che c'è al di fuori di questo treno.

Il treno ondeggiò per qualche secondo per poi fermarsi subito dopo di colpo, facendo quasi cadere i bagagli posti sopra le nostre teste.

Non possiamo essere già arrivati, pensai, mancheranno si o no cinque o addirittura sei ore per arrivare ad Hogwarts.

-Che succede? - chiese uno studente ad alta voce, seguito da molte altre voci che facevano la stessa domanda ai propri amici.

-Lo vorrei sapere anche io- mormorai tra me e me.

Guardai fuori attentamente, appoggiando le mani al vetro della finestra per vedere se riuscivo a scorgere qualcosa.

-*Tuo Nome*, vedi qualcosa? - mi chiese Ginny preoccupata, intanto Neville si era alzato dal suo posto e cercava di far mantenere la calma agli studenti nel vagone con noi, anche se non era facile in quel momento.

All'inizio scossi la testa alla domanda di Ginny, ma poi vidi qualcosa: delle sagome con dei lunghi mantelli neri stavano salendo sul treno. Non riuscivo a vederli in faccia, erano troppo lontani, ma riuscivo a contarli, erano circa una dozzina. Una dozzina di uomini misteriosi stavano salendo su un treno pieno di ragazzini, minorenni e non, per fare chissà cosa.