Cerise

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Ti berrei tra il vetro di un bicchiere
Fra le bollicine al suo interno,
Bagnerei il palato,
Assaporerei il sorso di ogni attimo.
Ti scioglieresti come ghiaccio
Sei aspra bevanda
Ed il leccarsi dolce sulle labbra.
E son gocce che iniziano
Che cadono sul petto,
Sul ventre finire.
Sei l'acido che brucia in gola la sera
E la sete del mattino presto.
Parlami piano, ma cantami forte
Ricordati dell'alba,
Fissando l'orizzonte.
È il desiderio che urla
Da questa notte insonne.
Fammi bere un'ultima volta
Prendi una ciliegia
Ascolta,
Il galleggiare di essa
Fra le maree di quest'ultimo bicchiere
Lasciati cullare dalla mia bocca,
Mordi il frutto posato carminio,
Impregnalo del tuo profumo.
Ricordati la mia ubriachezza
Fino all'ultima goccia di questo martini
A meno che non riempia il bicchiere
Con il liquido torbido del mio vedere
Così dal rimandare l'addio
E consumare il piacere del gusto
Per sempre.












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