Novembre

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Supera gli spifferi, non avverte
Piomba sulle strade e nelle case
Pervade i sensi, e li fa tacere
mi nutre d'amaro la bocca, non è la prima
Nè l'ultima volta.
Lento e incontrollabile, solitario
Pioggia adirata sui vetri colpisce,
La goccia che scorre più veloce
ha la sua Vittoria
Il resto son lacrime vuote
Accettano una sconfitta
Nel frattempo mi riparo
chiedo elemosina,
Ad un tempo passato.
Cospargimi di sole per rimembrare il mare
Corpo cullato dai raggi, ricorda
La tua pelle va da bianca a vermiglio
Ricordo, il sale molesto sulla fronte
E il rumore del cielo ad oggi discorde.
È gelido inverno, aria cupa giorno e notte
Le mie mani rifugiarsi nel cotone spesso
Fremono di uscire allo scoperto
Per poter assaporare il tatto
Delle cose ormai remote, ora
Tutto a luci spente, per non guardare
Sotto le coperte per dimenticare.

Les Poèmes De La CeriseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora