Anatomia

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Ti ho conosciuto fugace,

come l'attimo che attraversa il sospiro,

Nonostante i lembi di derma sparsi

Come sigarette consumate dal piacere 

E gettate sui polmoni con indifferenza 

           Come fossero marciapiedi.

Mi parlavi fra l'iride,

Ed io rispondevo col tatto, 

Ritraevi il quadro del mistero,

Lo intuivo anche se astratto.

Pensava fosse un contrasto

Mostrarmi fegato e cuore insieme

Ma per amare ci vuole coraggio.

L'orgoglio prevalse, ricadde in uno sbaglio,
 

Ed io ne uscì sgualcita e labile
Dal suo rinnegare costante.

Ad ogni verso si ruppero le ossa,

Dicesti di esser mia colonna,

E ti portasti le vertebre.

Da gravida di sensazioni, ne divenni sterile.

Immaginavo i grappoli d'uva,
Invece fù utopia.

Les Poèmes De La CeriseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora