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Venne il giorno,
Dal tuo ventre nacque la vita
Tua, vera, più che sincera
Il fiore sbocciò e i petali caddero
Una vita emersa fra gioia e dolore
Ma sotto la luce del sole il suo divenire
Per infondere calore.
La vita mosse i primi passi avanti
E tu sempre lì a contarli,
Facendo un passo indietro
Pur passassero veloci i tuoi anni.
Miravi la vita più dell'oro
ignara del giorno in cui tua
Non sarebbe più stata.
La vita crebbe,
Funge da specchio al tuo riflesso
E la felicità illumina il tuo viso ferito
Dai sacrifici e la paura
Di un abbandono previsto.
I piatti traducono i giorni,
Saranno amari oppure dolci,
La vita riconosce il tuo odore
Ti rifugi nei suoi occhi,
È il cullarsi dei sensi.
Dall'amore all'odio come
L'acqua bollire sul fuoco.
Rompi il silenzio e la vita lo ricuce
Siete due corpi in collisione
La fai sembrare un'agonia
Ma senza il male non c'è il bene.
"Ma cosa vedi in questa vita,
Cosa spinge a dar via la tua anima
In cambio ottieni vasi di lacrime e cicatrici"
Lei rispose,
"Sono una madre, questa vita è mia figlia."

Les Poèmes De La CeriseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora