Cold Spring, Putnam
22 settembre, 10:52 AMLOUIS Tomlinson è molte cose.
È, innanzitutto, un ragazzo minuto - nonostante sia molto contrariato a questa definizione perché dateci un taglio, sono enorme - con gli occhi di un blu elettrico lunatico, quasi cangiante, e un sorriso a trentadue denti, non proprio perfettamente allineati - grazie Max! -, che può scivolare in diverse sfumature di sarcasmo e volgarità o, addirittura, cattiveria, a seconda da chi gli sta di fronte.È poi un agente operativo, per la precisione appartenente al team di Paul Higgins, e ama il suo lavoro. Letteralmente.
È un combattente, lo è sempre stato: al liceo, quando ha dovuto insistere con gli scimmioni della squadra di calcio finché i frocio, stai inseguendo le palle sbagliate! non erano sbiaditi nel vento che gli sferzava sui polpacci; in casa, quando aveva assistito alla sfilata della vergogna degli uomini che si erano indegnamente accompagnati a sua madre per poi lasciarle a carico una prole infinita quasi quanto la tristezza; in accademia, quando con sangue e sudore si era guadagnato un posto in prima fila, un riconoscimento dopo l'altro, prima di uscirne a pieni voti.Come tutti, è spaventato. Conosce esattamente il modo in cui la paura può diventare paralizzante, filtrare nel profondo del tuo corpo e bloccarti dall'interno. Louis ha paura di poche cose, in realtà, ma per quelle potrebbe seriamente compromettere il suo già danneggiato apparato respiratorio.
È un amante, Louis Tomlinson, nel più autentico significato della parola.
È abituato ad amare come se ogni secondo fosse l'ultimo, a godere dell'adrenalina e dell'entusiasmo che si rincorrono nelle vene e mozzano il respiro, aumentano i battiti cardiaci, fino a ridurti in ginocchio con gli occhi lucidi e la consapevolezza di star vivendo la tua vita nel modo giusto.
Ama chiudere gli occhi e farsi invadere dalle note di Chopin, Schubert e Vivaldi; ama cantare a voce alta, stonando, i classici intramontabili dei Pink Floyd, dei Queen, degli Aerosmith, degli AC/DC; ama affondare i cucchiai nel cioccolato fuso e sporcarsi di farina i capelli; ama correre a perdifiato e ama passeggiare lentamente, il silenzio da sottofondo, le urla nella mente placate per un meraviglioso attimo. Ama poi le felpe larghe, di quelle in cui ci potresti annegare, e ama la sensazione avvolgente di quando sente il calore dell'abbraccio di sua sorella penetrare fino al suo cuoricino rinsecchito; ama il suono sordo degli scarponi che schiacciano la neve soffice - l'ha sentito solo una volta, in vita sua, eppure l'ha adorato - e ama tirare fuori la lingua e lasciare che qualche fiocco gli si posi sopra - non ama chi poi puntualmente lo rimprovera perché sembra essere una pratica poco salutare. Pff. Come se contasse sul serio.
Ama gli scaffali delle librerie, quelli in cui ti ci perdi per ore senza mai stancarti - e Louis sa che è preziosa, quell'emozione, perché pur essendo così giovani a volte la vita è davvero estenuante; ama i commessi gentili che sorridono e annuiscono agli anziani, pur con una punta di impazienza negli occhi. Ama il sapore pungente delle sigarette, ama il modo silenzioso che Zayn ha di consumarle, e ama la tranquillità che li ricopre come una bolla, un fortino di lenzuola dietro cui rigenerarsi per un po'. Ama il gusto di un piatto nuovo sulla lingua, ma ama soprattutto il sorriso infantile sul volto di Niall quando ne provano qualcuno insieme. Ama essere sé stesso e ama lo sguardo esasperato di Liam, che, lo sa, si addolcisce in uno pieno d'affetto dopo appena due minuti.
Ama la risata sguaiata di Eleanor e la semplicità sconvolgente di Stan, e ama la morbidezza che invade il viso di Paul ogni volta che si incontrano.E, quel ventidue settembre, Louis Tomlinson ha visto la morte.
L'ha guardata negli occhi, le ha quasi sorriso beffardamente, pochi pensieri a galleggiargli dietro lo sguardo determinato di chi non ha ancora intenzione di arrendersi. Louis Tomlinson ha visto la morte e, quando pensava che tutta la sua vita, tutto quel concentrato di amore e risate e battaglie che si era costruito con fatica, stesse davvero per finire, un'immagine nitida gli si è disegnata di fronte.Perché forse nessuno se n'è accorto, ma Louis ama ricci lunghi e gambe interminabili e fossette profonde e occhi verdi. Louis ama lunghe chiacchierate al chiaro di luna, l'alcool in circolo, schiocchi di labbra tranquilli che ricordano i pomeriggi afosi passati ad oziare sotto il sole cocente e, allo stesso tempo, sere gelide trascorse con una tazza fumante tra le mani e chiacchiere futili a sgorgare senza filtri.
Perché Louis l'ha ammesso molto tempo fa, di amare Harry.
Okay, quindi... che puntualità.
In questo capitolo andiamo a scoprire, finalmente, chi c'è dall'altro lato della porta e, per la prima volta, vediamo un po' le cose dal punto di vista di Louis.
Lo so che per ora rispetto ad Harry sembra un sottone cuor di panna, ma aspettate di vedere come si evolvono le cose.Non sono molto sicura riguardo la forma di ciò che ho scritto, anche perché attenendosi al principio "una sola scena per capitolo" ho praticamente dovuto lasciarla intatta, voi che ne pensate? L'avete trovato noioso, ridondante?
Lasciatemi i vostri pensieri nei commenti, s'il vous plait.Detto questo, ci vediamo alla prossima. La stesura dei capitoli procede in maniera regolare e non ci dovrebbero essere ritardi, ma lo sapete che con me non si sa mai :)
Voi come state?Vi mando tutto il mio amore come sempre,
| Mir
STAI LEGGENDO
Goodnight New York, Goodnight | L.S.
FanfictionSimon rivolge poi un'occhiata distratta ad Harry, che è troppo intelligente per non intuire immediatamente come nella mente dell'uomo si stia stilando con il pilota automatico la lista di casini da sistemare nelle prossime due ore. "Adam ti aspetta...